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Idonei Entrate - AGENZIA DOGANE

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    Vincitori non assunti

    Nella Pubblica Amministrazione ci sono 70.000 vincitori non assunti in attesa da anni che hanno fatto un regolare concorso. Il motivo è sempre stato il blocco delle assunzioni per risparmi di spese, inserito nelle varie Finanziarie.Anche questi sono in attesa di un posto di lavoro. E poi ci sono chissà quante migliaia di vincitori di concorsi interni che rivendicano una giusta progressione di carriera e sono padri e madri di famiglia che aspettano un piccolo aumento per arrivare a fine mese. Il problema deve essere affrontato globalmente e i politici dovrebbero occuparsi della difesa dei diritti dei lavoratori. Ma in questo paese regnano le lobby.

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      Martedì il d.d.l. di conversione va in aula dei deputati con gli emendamenti approvati...speriamo che l'emendamento che ci interessa (Bernardo 17.68) salvi la nostra situazione...
      Mi rivolgo soprattutto a magomerlino e peppeferrux, cosa ne pensate di questo emendamento?
      se il D.L. così come modificato venisse convertito in legge, noi rientreremmo nella nuova definizione?
      Per me (e non solo per me, da quello che ho letto), esclusi i corpi di polizia, i preposti al controllo delle frontiere non possono che essere i dipendenti delle dogane!
      Ultima modifica di ARES74; 18-07-2009, 15:55.

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        Perdonami se mi intrometto, spero però di esserti d'aiuto. Ti riporto il testo di tutti gli emendamenti che ci riguardano e che ho trovato sul sito della camera dei deputati. Sembrerebbe piuttosto chiaro che si parla di noi. A mio modesto parere tutto starebbe nel pregare che vengano approvati e che il Governo non decida di chiedere la fiducia.


        Al comma 7, dopo le parole: degli enti di ricerca, aggiungere le seguenti: del personale dell'Agenzia delle dogane, le cui procedure concorsuali di reclutamento risultano concluse alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nonché.
        Conseguentemente: a) all'articolo 7, dopo il comma 7, aggiungere il seguente:
        7-bis. Alle minori entrate derivanti dal comma pari a 7 milioni di euro per l'anno 2009 ed a 10 milioni di euro per l'anno 2010, si provvede, quanto a 2 milioni di euro per l'anno 2009 mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1240, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, quanto a 10 milioni di euro per l'anno 2010 ai sensi dell'articolo 22, comma 3.
        b) all 'articolo 22, apportare le seguenti modificazioni:
        1) al comma 2, sostituire le parole: «pari a 800 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010» con le seguenti: «pari a 790 milioni di euro per l'anno 2010 e a 800 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011»;
        2) al comma 3, sostituire le parole: «Il fondo di cui al comma 2 è alimentato» con le seguenti: «Alla copertura di quota parte degli oneri di cui all'articolo 17,


        Pag. 231

        comma 7, e alla dotazione del fondo di cui al comma 2 si provvede con le risorse derivanti».
        17. 7. Vincenzo Antonio Fontana.
        Al comma 7, dopo le parole: degli enti di ricerca, aggiungere le seguenti: del personale dell'Agenzia delle dogane, le cui procedure concorsuali di reclutamento risultano concluse alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nonché.
        17. 8. Vincenzo Antonio Fontana.
        Al comma 7, dopo le parole: degli enti di ricerca, aggiungere le seguenti: del personale del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e degli enti di previdenza obbligatoria, da impiegarsi nei servizi ispettivi e di vigilanza, le cui procedure concorsuali di reclutamento risultano concluse alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nonché.
        17. 78. Vincenzo Antonio Fontana, *****la, Lorenzin, Di Biagio.
        Al comma 7, secondo periodo, dopo le parole: degli enti di ricerca, aggiungere: delle agenzie fiscali.
        * 17. 83. Di Pietro, Borghesi, Cambursano, Paladini, Porcino.
        Al comma 7, secondo periodo, dopo le parole: degli enti di ricerca, aggiungere: delle agenzie fiscali.
        * 17. 142. Del Tenno.

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          peto venia...mi correggo da solo. ero rimasto un passo indietro e non mi ero ancora accorto dell'avvenuta approvazione dell'emendamento (tuttavia ancora in fase referente). Putroppo a mio avviso l'emendamento così formulato potrebbe creare non pochi problemi interpretativi, anche perchè il termine "frontiere" potrebbe essere restrittivo circa le sedi..mi associo alla richiesta di delucidazioni espressa da ares74.

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            qualche coordinata in più per ritrovare il succitato emendamento...

            index:
            Camera dei Deputati - XVI legislatura - Documenti - Progetti di legge - Progetto di legge numero 2561


            Emendamenti ed articoli aggiuntivi approvati:
            http://www.camera.it/_dati/leg16/lav...on&commis=0506

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              non vorrei essere pessimista ma mi sembra che per come stanno le cose e gli emendamenti approvati e domani passano in approvazione definitiva alla camera quindi non cambiera nulla rispetto a d oggi , noi idonei e cfl non siamo affatto tutelati anzi forse la situazione sembra peggiorata in quanto mette ancora più dubbi di prima il ddl del 1 luglio .
              quindi mi pare che non sia cambiato nulla e bisogna sperare solo nella interpretazione della fp ,e come al solito i politici se ne sono fregati altamente e pensano solo ai loro interessi o quelli di alcuni da come si evince dagli emendamenti
              che schifo questa italia

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                Assunzioni Agenzie fiscali
                Ecco l'emendamento approvato alla Camera Ma non basta !





                Nella serata del 16 luglio le Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato l'emendamento che pubblichiamo relativo alla deroga per le assunzioni nelle Agenzie fiscali.



                Emendamento Bernardo su assunzioni Agenzie fiscali



                Il testo dell'emendamento è sicuramente insoddisfacente per i tirocinanti delle Entrate che vedono confermato il blocco delle assunzioni fino al 31/12/2009, con il contentino della proroga del tirocinio.
                Per i CFL delle Dogane sia da "convertire" che da assumere, vi è una formulazione della deroga per i "preposti alle attività di frontiera."
                Vogliamo sperare che dietro questa astrusa frase si celi la volontà di derogare, anche se in modo criptico, per l'Agenzia delle Dogane al blocco delle assunzioni.
                Continueremo comunque il pressing a livello governativo e Parlamentare affinchè venga affermata in modo definitivo, sia per le Entrate che per le Dogane, la deroga al blocco delle assunzioni.
                L'AC 2561 è ora in aula alla Camera e poi dovrà andare al Senato in seconda lettura.
                Certo ò che questa vicenda dimostra in modo chiaro quale sia l'attenzione di questo Governo e della maggioranza nei confronti della macchina fiscale e della lotta all'evasione.
                Un notevole passo indietro rispetto anche a quanto avvenuto, già di per se in modo assolutamente negativo, con il famigerato DL 112 dell'estate scorsa.

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                  Lavoratori del Fisco: Forum / Decreto anticrisi e blocco delle assunzioni nelle Agenzie fiscali / Conversione CFL Dogane- Esaurimento della GN idonei AE

                  Dal forum Uil agenzie fiscali, il coordinatore Roberto Cefalo, interviene così:

                  "Non è che voglia essere buonista a tutti i costi, e tantomeno evitare discussione anche forti nel nostro forum.
                  Del resto mentre solitamente ognuno si parla e si scrive addosso, esasperando la comunicazione di "rappresentanza", in cui ci si rassicura a vicenda in discussioni e comunicati che riguardano pezzi di Amministrazione, di Agenzie, di settori rappresentati, noi della UIL Agenzie fiscali tentiamo un'operazione oggettivamente difficile ed ambiziosa.
                  Quella di mettere a confronto idee e persone che non sono accomunate spesso neanche dall'iscrizione allo stesso sindacato.
                  Una "contaminazione" che sarà anhe non rassicurante, ma che speriamo stimoli al massimo la discussione;
                  Un confronto però che deve essere sempre propositivo...
                  Perchè crediamo alle differenze. ma non agli egoismi, alle specificità ma non ai corporativismi...
                  Per quanto concerne invece gli emdamenti, quelli che preferivate ( Ferrux e altri) sono stati o bocciati o ritirati, per cui all'attualità l'unico esistente è quello pubblicato, in quanto approvato in sede referente e quindi portato all'esame dell'Aula.
                  Quello che mi stupisce non è solo l'atteggiamento della maggioranza, che mette in discussione una interpretazione assunta l'ano scorso, ma la stessa opposizione.
                  Latitante, o troppo debole su argomenti così rilevanti come il rafforzamento della macchina fiscale.
                  Ma forse è vero.. E' l'altra faccia della medaglia del depotenzimanto delle Agenzie.
                  Tagliano le risorse del salario accessorio e a differenza di come qulacuno pensava, in luogo dei prepensuionamenti forzxati, vogliono anche bloccare le assunzioni..
                  Lo scenario quindi rischia di divenire anche diversio da quello che Pegaso ipotizzava... meno risorse, meno personale e meno assunzioni..."

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                    Polizia di frontiera - Wikipedia

                    Polizia di frontiera
                    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
                    Vai a: Navigazione, cerca

                    La polizia di frontiera è un servizio ed una specialità di polizia consistente nel controllo di chi transita presso un varco di confine nazionale e nella tenuta in sicurezza della relativa frontiera. Il servizio si affianca in genere ad attività militari [1] di difesa dei confini territoriali nazionali, ed in alcuni paesi gli stessi enti gestiscono l'insieme delle attività; l'attività si affianca inoltre a generici compiti di dogana, sebbene in questo caso lo stralcio della competenza in favore di enti o corpi specializzati sia più frequente. In genere, però, i corpi di polizia preposti alle frontiere hanno competenze di polizia giudiziaria sufficienti a coprire tutte le fattispecie previste dalla legge penale e non è raro il caso di deleghe anche di mero fatto per talune funzioni.

                    I corpi che si occupano dell'attività di polizia sono a volte detti guardia di frontiera, e questa è anche la definizione formale che attribuisce loro l'Unione Europea nei suoi atti.

                    Poiché per "frontiera" si intende qualunque varco dal quale lo straniero possa accedere ad un paese, o il cittadino uscirne, oltre alla classica frontiera stradale, si hanno altre frontiere relative a tutti quei punti geografici attraverso i quali possa essere varcato un confine.

                    Si hanno pertanto servizi di:

                    * Polizia di frontiera terrestre, per quelle frontiere il cui confine è costituito da una separazione politica di un territorio emerso. Fa parte di questa branca anche l'attività di polizia ferroviaria espletata su convogli a percorso internazionale.
                    * Polizia di frontiera aerea, per quelle frontiere costituite da aeroporti, eliporti, aviosuperfici ed altri scali nei quali lo straniero possa atterrare al fine di entrare in un paese.
                    * Polizia di frontiera marittima, per quelle frontiere costituite da porti ed approdi in genere sulla riva del mare, dai quali lo straniero possa accedere al paese o il cittadino uscirne; a questi effetti si considerano incluse in questa specialità, o al più condivise con le specialità terrestri, le frontiere lacuali ed in genere tutte quelle rivierasche su acque interne, anche di fiume, quando le rive non appartengano ad un solo stato.

                    La polizia di frontiera di San Marino durante la seconda guerra mondiale
                    Indice
                    [nascondi]

                    * 1 Il controllo dei viaggiatori
                    * 2 Il controllo delle merci
                    * 3 Le esigenze di sicurezza
                    * 4 Requisiti ordinari del personale
                    * 5 Lo sconfinamento
                    * 6 La polizia di frontiera all'interno dell'Area Schengen
                    * 7 La polizia di frontiera in Italia
                    * 8 Voci correlate
                    * 9 Note

                    Il controllo dei viaggiatori [modifica]

                    Il controllo frontaliero dei viaggiatori fornisce la verifica della regolarità dei transiti dei viaggiatori sotto diversi aspetti.

                    Sotto l'aspetto dell'emigrazione e dell'immigrazione, si verifica che i viaggiatori posseggano i requisiti soggettivi per il transito, ma anche che non vi siano condizioni ostative all'ingresso nel paese di destinazione. Sono in genere richiesti per l'ingresso in un paese documenti di accreditamento del paese d'origine riconosciuti in quello di destino: è fra questi il passaporto, cui a volte è necessario affiancare uno specifico visto e che ha proprio la funzione di garantire che il paese di origine non ha impedimenti da opporre al trasferimento, oppure la carta d'identità, sufficiente ad esempio [2] fra i paesi dell'Unione Europea.

                    Possono ostare all'espatrio motivi legati al diritto penale [3], al diritto di famiglia [4], o ad altre norme interne. E possono esserci ragioni di ordine politico ad impedire ingresso od uscita del viaggiatore, raramente generalizzati, più spesso per provenienze o destinazioni fra due o più specifici paesi.

                    I varchi di frontiera sono anche un importante punto di controllo per il rintraccio di persone ricercate; le polizie di stati aderenti ad organizzazioni internazionali, come ad esempio l'Interpol, eseguono la cattura di soggetti per i quali siano stati spiccati mandati che i rispettivi ordinamenti considerano mutuamente vincolanti. La polizia di frontiera è inoltre addetta all'esecuzione di operazioni di estradizione e sovintende ad alcune operazioni relative alla richiesta ed eventuale concessione dell'asilo politico.
                    Controlli di frontiera al confine fra Laos e Thailandia

                    Il controllo delle merci [modifica]

                    Rispondente classicamente a funzioni doganali o daziarie, il controllo delle merci fornisce la verifica della regolarità delle importazioni e delle esportazioni di merci.

                    Sulle importazioni si applica la tutela dell'ordinamento avverso l'introduzione nel paese di materie non consentite; sono fra queste principalmente la droga e le armi, ma ve ne sono di molti generi. In tempi recenti si è, ad esempio, accresciuta l'esigenza di controllare il traffico di materiali radioattivi, di pietre preziose, di organi umani o di animali protetti.

                    Per le importazioni consentite, si eseguono le opportune operazioni fiscali [5].

                    Sulle esportazioni si verifica invece che quanto esce dal paese possa legittimamente essere trasferito. Per l'Italia, ad esempio, è di crescente rilievo il contrasto al traffico di opere d'arte, di provenienza furtiva o comunque ricadenti nella normativa di tutela nazionale. Un elemento di descrescente attenzione, ma tuttavia sempre presente, è rappresentato invece dall'esportazione di informazioni e documenti riguardanti la sicurezza nazionale; la funzione di controspionaggio resta uno dei compiti più delicati della polizia di frontiera.

                    Sulle esportazioni consentite si verifica l'eventuale disciplina premiale che molti ordinamenti attribuiscono a quei soggetti che esportano per commercio.

                    La diversa imposizione fiscale fra paesi confinanti (nel caso di frontiere marittime o aeree, però, sono confinanti tutti i paesi dai quali sia possibile rispettivamente provenire ed introdursi), può rendere di particolare criticità la verifica di eventuali tentativi di elusione o vera e propria evasione di obblighi tributari.
                    Frontiera tra Slovenia e Croazia

                    Le esigenze di sicurezza [modifica]

                    Le frontiere, oggi in special modo quelle aeree, sono anche luogo di espatrio o rimpatrio o mero transito di personalità cui gli ordinamenti assegnano special protezione; è il caso ad esempio di capi di stato, di governo o altri individui sottoposti a particolari tutele.

                    Nel passaggio fra le diverse giurisdizioni internazionali va quindi assicurata la regolarità del transito dell'eventuale personale armato che accompagna a titolo di scorta il soggetto protetto, così come ovviamente delle armi e delle tecnologie trasferite con questo.

                    Requisiti ordinari del personale [modifica]

                    Il personale addetto a compiti di polizia di frontiera deve avere adeguata competenza in materia di diritto internazionale, segnatamente sugli ordinamenti dei paesi eventualmente confinanti, di diritto tributario e di diritto amministrativo in genere.
                    Un reparto di polizia di frontiera alpina della Guardia di Finanza in parata

                    Per quanto attiene alla frontiera aerea, da alcuni decenni si richiedono nozioni sulle tecniche operative di contrasto al terrorismo (sono già molti ormai, infatti, gli atti di terrorismo perpetrati all'interno di scali o su aeromobili).

                    Lo sconfinamento [modifica]

                    Il personale della polizia di frontiera, specialmente di quella terrestre, nell'adempimento dei propri compiti d'istituto può trovarsi costretto ad introdursi nel territorio dello stato limitrofo. Ciò può accadere ad esempio nel protrarsi dell'inseguimento di catturandi i quali oltrepassino il confine.

                    Accordi bilaterali o trattati di più vasto respiro prevedono in genere queste eventualità, accordando all'inseguitore la facoltà di proseguire con ragionevoli limitazioni l'inseguimento, per lo più condizionando tale facoltà a determinate condizioni di flagranza e nel principio generale di collaborazione fra gli enti omologhi dei paesi interessati e di subordinazione alla forza domestica [6]. Ciò costituisce un'eccezione rispetto al principio generale per il quale è vietato alle forze armate [7] di entrare in armi in paesi stranieri.

                    Per ragioni di praticità, in genere i valichi bilaterali dispongono di una zona neutrale, detta "terra di nessuno", che consente di risolvere la maggior parte dei casi concreti dando il tempo agli operatori del paese ricevente di organizzarsi per il trattamento cui sottoporre chi sconfina.

                    Lo sconfinamento non autorizzato è in molte legislazioni causa legittima di uso delle armi da parte degli operatori di polizia.

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                      attività di frontiera...è un tarlo che mi frulla in testa...

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