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testi di studio per MIBAC_397 posti di "Assistente alla Vigilanza..."

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    Dubbioso, penso proprio che farò esattamente come te! Forse farò un'eccezione solo per l'istituto nazionale per la grafica e l'opificio delle pietre dure, vista l'afferenza. Ma unicamente in relazione ai compiti che svolgono... già è un miracolo se riuscirò a leggere questo, figurarsi se andrò a consultare i rispettivi regolamenti! Al di là dello studio matto e disperato, a me è proprio questa aleatorietà che mi fa incancrenire il fegato... alla fine nessuno toglie che possono andarmi a chiedere proprio un istituto, per quanto obiettivamente siano usciti pochissime volte e sempre per un motivo preciso... ad esempio, mi pare di ricordare che ad Economista l'Opificio delle Pietre Dure è stato chiesto come domanda di ARTE e non di ORDINAMENTO... ma questo perché annesso all'Opificio c'è un Museo molto importante (sbaglio Economista?). Quindi immagino che lui abbia risposto in questo senso e ricordando le funzioni di scuola di restauro, non certo sciorinando composizione, bilancio e regolamenti vari.
    Lo stesso che a noi potrebbe venir chiesto per l'Istituto Nazionale per la Grafica (sede del gabinetto nazionale delle stampe e dei disegni e della calcografia), ad esempio.

    Quanto al diritto, amministrativo e privato se la giocano alla pari, dai. Il penale mi secca tantissimo perché non so cosa tagliare (di certo non lo farò tutto, quanto alla parte speciale) e il comunitario mi innervosisce perché comunque è bello lungo e non è stato quasi mai chiesto (me lo terrò per ultimo). L'amministrativo, forse, è un attimino più discorsivo e fluido, ecco perché appare meno disgustoso, pur essendo molto complicato. Alla fine presenta sei grandi aree (pubblico impiego, attività della P. A., procedimento amministrativo, contratti della P. A., tutela patrimoniale e tutela giurisdizionale... le altre cose uno se le fa dal costituzionale), mentre il privato presenta una infinità di categorie e sottocategorie ad incastro, ciascuna con la sua definizione stringentemente tecnica. Quindi, almeno per me, è davvero atroce! In più mi sono reso conto che il mio volumetto non contempla i tipi di contratti e le imprese e le società (grazie Eli) e quindi dovrò integrare (MA IL COMMERCIALE NON ME LO FACCIO, SPIACENTE!)

    Ma il diritto di famiglia???????? Mai uscito? Ve lo fate?

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      Originariamente inviato da Kat77 Visualizza il messaggio
      io penso che qualsiasi lavoro onesto fatto con passione diventi un bel lavoro...
      Molto impegnativa, la tua proposizione! Pulire i gabinetti in una stazione è un lavoro? Se non lo è, dovremo trovare un termine per definire che cosa è quella cosa: pulire i gabinetti di una stazione. Schiavitù?

      Se invece lo è, visto che il tuo asserto è universale (c'è quel "qualsiasi", che ha la valenza logica di un "ogni"), allora delle due l'una:
      - o non è possibile fare con passione il lavoro di pulitore di gabinetti di una stazione. E allora esce fuori che ci sono dei lavori che non è possibile fare con passione, cioè proprio con quella cosa, la passione, che garantirebbe la trasformazione di qualsiasi lavoro in un bel lavoro. Bella sfiga, dunque, un lavoro del genere.
      - oppure è possibiile fare con passione il lavoro di pulitori dei gabinetti di una stazione. Allora dovremmo dire che questo lavoro, fatto con passione, si trasforma in un bel lavoro. Diciamolo pure, perché da un punto di vista logico non fa una grinza. Però attenti a dirlo a chi quel lavoro lo fa, perché potremmo per lo meno essere mandati a quel paese (poi, certo, potremmo sempre dire che la loro rabbia è dovuta al fatto che essi non puliscono i gabinetti della stazione con passione).

      Originariamente inviato da Kat77 Visualizza il messaggio
      Sarà un sogno utopistico, ma credo che se una persona vale qualcosa, non resterà a fare il custode per tutta la vita, ma troverà una mansione ancora più gratificante all'itnerno della soprintendenza.....
      Altra proposizione impegnativissima! Poniamo: "se una persona vale qualcosa, allora non resterà a fare il custode a vita". Te la sentiresti, allora, di andare a dire a quelli che a vita sono rimasti nella posizione in cui sono stati assunti, che è falso che valgano qualcosa, cioè che non valgono niente?

      Scusa se mi sono permesso di fare l'analisi logica dei tuoi enunciati. E' che le frasi edificanti, ottimistiche, che alludono ad un bene che sarebbe garantito a tutti etc., nascondono sempre la fede, la speranza etc., ma non hanno mai quella necessità che invece vorrebbero avere.

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        Originariamente inviato da ECONOMISTA73 Visualizza il messaggio
        anzi fate bene ad amare questo mestiere se è l'ambizione della vostra esistenza..sineceramente le mie ambizioni erano ben altre in passato..purtroppo mi prenderei a calci da solo per avere fatto sta fine...ma pazienza doveva andare cosi
        non mi piace questo senso di superiorità che vuoi esprimere... non credo che questo posto sia "l'ambizione dell'esistenza" di nessuno, ma può essere un'ottima soluzione per avere un po' di tranquillità e la possibilità di concentrarsi su cose che ci interessano di più e alle quali si ambisce senza avere la possibilità di farne la base remunerata della propria esistenza.
        L'avversione per gli ordini (direi comq che un ministero non è una caserma) e l'avranno in tanti, ma è pure difficile vivere mettendosi sempre contro, e a volte per una buona collaborazione ci vogliono compromessi, a casa come in famiglia (vivendo ancora con i tuoi ne saprai qualcosa..) Cmq, non capisco perchè fai questi commenti dall'alto di quello che sembra voler essere superiorità. Una mia amica non più giovanissima lavora come ricercatrice all?istituto superiore di sanità da 15 anni, ma quando è passata dal precariato alla stabilizazione, le ha preso il panico, le sembrava la fine di ogni possibilità futura.
        Sarà un po' così anche per te? Certo, è un bel cambiamento: cambiare città, casa etc..... auguri, ti divertirai!

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          Originariamente inviato da angae Visualizza il messaggio
          siiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!

          nella capitale, plz!!!

          Oh yesss! Con la presente mi impegno formalmente (cos'è, già negozio giuridico unilaterale??) a trovare luogo e data per l'aperitivone nella splendida capitale!!!!

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            Originariamente inviato da Lisergy Visualizza il messaggio
            Dubbioso, penso proprio che farò esattamente come te! Forse farò un'eccezione solo per l'istituto nazionale per la grafica e l'opificio delle pietre dure, vista l'afferenza. Ma unicamente in relazione ai compiti che svolgono... già è un miracolo se riuscirò a leggere questo, figurarsi se andrò a consultare i rispettivi regolamenti! Al di là dello studio matto e disperato, a me è proprio questa aleatorietà che mi fa incancrenire il fegato... alla fine nessuno toglie che possono andarmi a chiedere proprio un istituto, per quanto obiettivamente siano usciti pochissime volte e sempre per un motivo preciso... ad esempio, mi pare di ricordare che ad Economista l'Opificio delle Pietre Dure è stato chiesto come domanda di ARTE e non di ORDINAMENTO... ma questo perché annesso all'Opificio c'è un Museo molto importante (sbaglio Economista?). Quindi immagino che lui abbia risposto in questo senso e ricordando le funzioni di scuola di restauro, non certo sciorinando composizione, bilancio e regolamenti vari.
            Lo stesso che a noi potrebbe venir chiesto per l'Istituto Nazionale per la Grafica (sede del gabinetto nazionale delle stampe e dei disegni e della calcografia), ad esempio.

            Quanto al diritto, amministrativo e privato se la giocano alla pari, dai. Il penale mi secca tantissimo perché non so cosa tagliare (di certo non lo farò tutto, quanto alla parte speciale) e il comunitario mi innervosisce perché comunque è bello lungo e non è stato quasi mai chiesto (me lo terrò per ultimo). L'amministrativo, forse, è un attimino più discorsivo e fluido, ecco perché appare meno disgustoso, pur essendo molto complicato. Alla fine presenta sei grandi aree (pubblico impiego, attività della P. A., procedimento amministrativo, contratti della P. A., tutela patrimoniale e tutela giurisdizionale... le altre cose uno se le fa dal costituzionale), mentre il privato presenta una infinità di categorie e sottocategorie ad incastro, ciascuna con la sua definizione stringentemente tecnica. Quindi, almeno per me, è davvero atroce! In più mi sono reso conto che il mio volumetto non contempla i tipi di contratti e le imprese e le società (grazie Eli) e quindi dovrò integrare (MA IL COMMERCIALE NON ME LO FACCIO, SPIACENTE!)

            Ma il diritto di famiglia???????? Mai uscito? Ve lo fate?


            si l'opificio delle pietre dure ...ne ho parlato sia come museo che dal punto di vista giuridico ho parlato dei suoi organi del presidente ...ho avuto una mezza discussione con l'esperta perche sosteneva fosse un istituto ad autonomia speciale mentre io ho detto che era centrale....( ed è centrale ma ho dovuto dire il contrario per non irritarla)

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              Originariamente inviato da mark973 Visualizza il messaggio
              Molto impegnativa, la tua proposizione! Pulire i gabinetti in una stazione è un lavoro? Se non lo è, dovremo trovare un termine per definire che cosa è quella cosa: pulire i gabinetti di una stazione. Schiavitù?

              Se invece lo è, visto che il tuo asserto è universale (c'è quel "qualsiasi", che ha la valenza logica di un "ogni"), allora delle due l'una:
              - o non è possibile fare con passione il lavoro di pulitore di gabinetti di una stazione. E allora esce fuori che ci sono dei lavori che non è possibile fare con passione, cioè proprio con quella cosa, la passione, che garantirebbe la trasformazione di qualsiasi lavoro in un bel lavoro. Bella sfiga, dunque, un lavoro del genere.
              - oppure è possibiile fare con passione il lavoro di pulitori dei gabinetti di una stazione. Allora dovremmo dire che questo lavoro, fatto con passione, si trasforma in un bel lavoro. Diciamolo pure, perché da un punto di vista logico non fa una grinza. Però attenti a dirlo a chi quel lavoro lo fa, perché potremmo per lo meno essere mandati a quel paese (poi, certo, potremmo sempre dire che la loro rabbia è dovuta al fatto che essi non puliscono i gabinetti della stazione con passione).



              Altra proposizione impegnativissima! Poniamo: "se una persona vale qualcosa, allora non resterà a fare il custode a vita". Te la sentiresti, allora, di andare a dire a quelli che a vita sono rimasti nella posizione in cui sono stati assunti, che è falso che valgano qualcosa, cioè che non valgono niente?

              Scusa se mi sono permesso di fare l'analisi logica dei tuoi enunciati. E' che le frasi edificanti, ottimistiche, che alludono ad un bene che sarebbe garantito a tutti etc., nascondono sempre la fede, la speranza etc., ma non hanno mai quella necessità che invece vorrebbero avere.

              beh questa è un ottima analisi del mio pensiero solo che tu l'hai espressa in un ottimo italiano io, da matematico, no... ma è esatatmnete quello che cercavo di far capire a chi sta stendendo petali di rose ....bravo .....

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                Originariamente inviato da suzy Visualizza il messaggio
                non mi piace questo senso di superiorità che vuoi esprimere... non credo che questo posto sia "l'ambizione dell'esistenza" di nessuno, ma può essere un'ottima soluzione per avere un po' di tranquillità e la possibilità di concentrarsi su cose che ci interessano di più e alle quali si ambisce senza avere la possibilità di farne la base remunerata della propria esistenza.
                L'avversione per gli ordini (direi comq che un ministero non è una caserma) e l'avranno in tanti, ma è pure difficile vivere mettendosi sempre contro, e a volte per una buona collaborazione ci vogliono compromessi, a casa come in famiglia (vivendo ancora con i tuoi ne saprai qualcosa..) Cmq, non capisco perchè fai questi commenti dall'alto di quello che sembra voler essere superiorità. Una mia amica non più giovanissima lavora come ricercatrice all?istituto superiore di sanità da 15 anni, ma quando è passata dal precariato alla stabilizazione, le ha preso il panico, le sembrava la fine di ogni possibilità futura.
                Sarà un po' così anche per te? Certo, è un bel cambiamento: cambiare città, casa etc..... auguri, ti divertirai!

                nessuna superiorita'......se mi fossi sentito superiore a qualcuno nemmeno avrei presentato domanda la mia è purtroppo una costrizione ad accettare o accetto o mi ammazzano...beh cambiare a 36 anni non è la stessa cosa che farlo a 26 ...un po di differenza ce
                Ultima modifica di ECONOMISTA73; 15-12-2009, 17:40.

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                  A me pare che in tutto questo GRAN parlare di ambizioni, decoro, realizzazione personale e compagnia bella si perdano di vista alcuni elementi BASILARI che questo concorso ha dimostrato e che fanno riflettere non poco. Il più rilevante è chiaramente quello delle problematiche inerenti il pessimo stato in cui versano i beni culturali e forse val la pena ricordare che l'unico modo per operare nell'ambito è quello di entrare dalla porta di servizio, trattandosi di un Ministero. Cioè, ma fatemi capire.. volete diventare subito direttori, curatori, responsabili???? Spiegatemi come, sono proprio curioso...Altri modi per operare decorosamente in questo ambito??? Laurearsi nel relativo corso di laurea! Certo, come no!!! Comincia la serie interminabili di tironici e collaborazioni, il più delle volte manco remunerate... e se non hai professori e operatori del settore coscienziosi e che prendono a cuore le tue sorti, l'ambizione e il valore individuale te li puoi pure mettere nel ****, visto che pochi settori come questo, in Italia, sono numerus clausus e soggetti a baronie e clientelismi. Che altro??? Storico dell'arte, perché no... Ma serve la specializzazione, coronata da corso di formazione ad hoc. Se uno vuole investire altri soldi e altro tempo, può essere un itinerario percorribile.
                  Ma vorrei riportarti su un dato che per me è MOLTO significativo: ma avete visto la media delle date di nascita dei concorsisti e, soprattutto, dei finalisti giunti all'orale (e quindi anche dei vincitori fino ad ora)???
                  O credete che sia un dato insignificante e CASUALE???? Cari miei, è un dato da strabuzzare gli occhi: la stragrande maggioranza di noi ha più di trent'anni!!!! Ci sono non poche punte sui quaranta... ed è mooooooolto raro andare a pescare classi precendenti il 1986!!!! Che cosa significa questo??? Vuol dire eventualmente che ALLA NOSTRA ETA' con le ambizioni ci riempiamo la bocca, forse perché esistono ALTRE PRIORITA'. Come mai i ragazzini, i neo-diplomati... ovvero QUELLI PER I QUALI, A RIGORE, QUESTO CONCORSO E' STATO APPRONTATO - lo hanno affrontato con sufficienza, venendo bocciati in successione o proprio non si sono cimentati?????? Forse perché hanno un'età che ancora non ha tarpato le cosiddette ambizioni??? O forse perché sono nichilisti e menefreghisti (leggeveti il libro di Garimberti), non hanno chiaro il drammatico quadro socio-lavorativo attuale, e vivacchiano sperando di diventare imprenditore e che il paparino ci metta la buona parola? (senza generalizzare, ovvio). Ma è questo il vero dato significativo e significante. per questo concorso si sono battuti trentenni, quarantenni e ventenni agli sgoccioli degli "enti" (passatemi il neologismo). Si sta battendo gente sposata e con figli, si sta battendo gente con anni di precariato alle spalle, si sta battendo gente che - per IMPERDONABILI errori personalI (e nella categoria mi ci metto io per primo) - si trova a 32 anni ancora senza una laurea e senza aver avuto un'esperienza professionale e che quindi, se dovesse affidarsi ai "curricula", con una laurea in lettere passerebbe una vita intera a leccare le alette delle buste!

                  Eco si sarebbe preso a calci??? Per me è diverso: io rimpiango terribilmente il fatto che i MIEI non mi abbiano mai preso a calci... e pure a pugni!

                  Non perdiamo di vista l'onda lunga dei tempi.. che poi ognuno abbia ambizioni o meno mi pare un discorso soggettivo che poco ha a che vedere con il concorso.

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                    Originariamente inviato da Lisergy Visualizza il messaggio
                    Eco si sarebbe preso a calci??? Per me è diverso: io rimpiango terribilmente il fatto che i MIEI non mi abbiano mai preso a calci... e pure a pugni!

                    perchè?
                    Da uova e da latte

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                      Originariamente inviato da ECONOMISTA73 Visualizza il messaggio
                      beh questa è un ottima analisi del mio pensiero solo che tu l'hai espressa in un ottimo italiano io, da matematico, no... ma è esatatmnete quello che cercavo di far capire a chi sta stendendo petali di rose ....bravo .....
                      Ho una formazione logico-filosofica, per cui conosco le supreme vette del pensiero matematico.

                      Se penso a tutti i miei errori, alla profondità di certe mie passioni intellettuali, al mio aristocratico sentimento di repulsione verso il mondo borghese del lavoro etc., anch'io dovrei mangiarmi le mani, visto che non è certo questo il concorso che "avrei dovuto" fare, ma, come si dice, è ben altro quello che "avrei potuto" fare, a livello di posizione socialmente riconosciuta. E' altrove che "dovrei" essere, non lì, a dire "il bagno è a destra, prego" o "prego, dottoressa soprintendente, si accomodi" oppure "ehm, no, dottoressa dirigente, il caffé in punto alle 10.00 non glielo posso portare perché ex art. n del codice X è vietato adibire un lavoratore ad una mansione inferiore a quella nella quale è stato assunto. Come?? Mi sta dicendo che la mansione nella quale sono stato assunto prevede, alla voce 'servizi', che io le porti il caffè??"
                      (sempre che mi ci mandino, a svolgere questa mansione).

                      MA SE SI SBAGLIA, ALLORA SI E' SBAGLIATO. Dunque poche chiacchiere e pedalare.

                      P.S.
                      Ti sarai accorto come le femminucce, che poi in genere sono quelle che spargono i petali di rose che dici, stiano oramai facendo un solo boccone di noi maschietti, nel campo della competizione sociale (per non parlare di quella sessuale). Se riescono a farlo, è proprio perché spargono quei profumati petali di rose. Lo chiamano ottimismo della volontà. Tu hai i soldi per fare il Leopardi a vita? Se no, allora, e di nuovo, pe-da-la-re (vale per lo scrivente innanzituto, of course).

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