Re: Senato della Repubblica - Assistenti Parlamentari (SCADENZA PROROGATA AL 15 MAGGIO)
<table border="0" align="center" width="90%" cellpadding="3" cellspacing="1"><tr><td class="SmallText">java6 ha scritto dom, 06 maggio 2007 14:15</td></tr><tr><td class="quote">
<table border="0" align="center" width="90%" cellpadding="3" cellspacing="1"><tr><td class="SmallText">rossifumi ha scritto dom, 06 maggio 2007 12:26</td></tr><tr><td class="quote">
ecco perchè dopo mi è sorto naturale domandarmi ma cosa vado a fare al concorso??? una gita appunto [img]images/smiley_icons/icon_razz.gif[/img] ciao buona domenica
</td></tr></table>
Se andate a fare un concorso con questo spirito, è inutile andarci... Capisco il vostro punto di vista, perché anch'io la pensavo così, prima di vincere un concorso pubblico senza avere alcuna raccomandazione. Se avrete la fortuna di superare le prove preselettive, vi accorgerete che le modalità di svolgimento di un concorso al Senato sono molto rigorose; persino agli orali, le domande non sono libere, ma vengono scritte prima in buste sigillate estratte a sorte dai candidati. Dico questo perché credo che studiando (e con un pizzico di fortuna, che serve sempre...) sia possibile per tutti vincere un concorso, senza aver bisogno di nessun aiuto esterno, e credo che solo se ci si convince di questo si possono trovare le giuste motivazioni per farcela.
</td></tr></table>
Java6 ha scritto una risposta... da persona che probabilmente ha assistito ai concorsi del Senato.
Io al Senato ci lavoro, in quanto VINCITORE di concorso, non posso dire quale, non un concorso da assistente comunque. Nessuno mi ha spinto a scrivere qui, né per difendere l'istituzione che non ne ha bisogno, né per null'altro. Posso solo dire che sono giovane e non avrei mai pensato, senza conoscere nessuno, senza nemmeno aver mai fatto un concorso pubblico di nessun genere, di passare il concorso del Senato, e premetto che ci avevo provato buttando lì la domanda, ne ho sentito parlare all'ultimo, e c'ho provato senza alcuna tattica pregressa, o altro, solo e semplicemente lo studio.
Posso rendermi utile però a tutti voi nel dirvi più o meno come sono solitamente i concorsi, che sono svolti in maniera serissima, forse troppo seria, vista la sorveglianza e l'estrema attenzione e meticolosità dei concorsi del Senato. E credo di poter dire che i concorsi del Senato e quelli della Camera sono in assoluto fra i più seri e qualificati d'Italia, a cui tutte le altre amministrazioni guardano e chiedono, per cercare di strutturarli allo stesso modo.
1) Tanto per cominciare le prove preselettive constano di quesiti a risposta multipla. Potete anche comprare libri e librucoli tipo Simone o AlphaTest... ma solo per allenarvi e per simulare il test. Non serve che imparate a memoria 4000 o 10000 domande. Ce ne saranno sempre altre di nuove nel test. Più che altro dovete domandarvi se sapreste rispondere in pochi secondi ciascuna a 80 domande di cultura generale e farle tutte e 80 giuste (perché se volete passare questo concorso il punteggio da raggiungere, ovviamente sarà questo, vista la mole delle domande).
Quando passate le prove preselettive avete già superato uno scoglio importantissimo e fondamentale. Diventate molto molto inferiori di numero e dovete mettervi sotto moltissimo con lo studio. Solo così potete far fronte alle prove scritte. Dovete essere preparati su ogni argomento perché le tracce possono vertere anche su singoli eventi, questioni, eccetera, pur considerando che comunque sono domande aperte, quindi qualcosa da scrivere lo dovreste trovare... se non siete proprio digiuni.
Agli orali infine, con la massima e perfetta serietà, estrarrete VOI le domande a cui dovrete rispondere: le leggerete a voce alta davanti all'intera commissione esaminatrice.
Questo fa sì che le possibilità di essere raccomandati o tutte le altre sciocchezze che finora ho letto sono nulle. Nessuno da un urna di vetro o di cartone può pescare fra centinaia la domanda giusta, né può studiare poco: bisogna per forza studiare tutto e essere preparati su tutto per estrarre una domanda a caso e saperla illustrare bene alla commissione.
Per tutti questi motivi, consiglio a chi si sente preparato in cultura generale, ovvero persone che leggono quotidiani tutti i giorni, capiscono un po' di informatica, hanno fatto delle buone scuole superiori, hanno nozioni di diritto e amano la storia, di provare questo concorso. Solo la sfortuna vorrà che magari arrivino a 78 domande giuste su 80. Chi ne fa 80 su 80 sarà ammesso agli scritti, e da lì solo lo studio deciderà chi potrà arrivare alla fine, così come è accaduto a me. Non ci sono trucchi, né imbrogli in nessun momento del concorso.
Anzi, vi accorgerete che fin dalle prove preliminari, ci sarà una sorveglianza pressatissima su di voi, da parte del personale, per far sì che nessuno parli con un altro per suggerirsi le domande, né che possa consultare qualche fonte, né altro. Sarete sorvegliati a vista uno per uno con sentinelle avanti e indietro per le vostre file di banchi. E non potrete, dall'inizio della prova, più accedere ai servizi igienici, in modo da non poter più comunicare con l'esterno (ovviamente cellulari e qualsiasi altra cosa dovrete depositarli all'inizio, in modo da arrivare completamente senza nessuna cosa al banco delle prove preselettive).
Posso solo incoraggiarvi quindi a provarci, perché è fra i pochissimi concorsi rimasti seri e ultra seri in Italia, e che ha tempi di assunzione molto brevi.
Per chi critica tanto i parlamentari etc etc etc... dico solo questo: in parte può anche avere ragione, su 315 persone ci sono persone più o meno competenti. Ma questo c'è dappertutto. Troverete persone di altissima levatura morale e cultura, e persone con meno. Ma il vostro lavoro è degno di orgoglio, perché rappresenterete degnamente l'Istituzione con la vostra sola presenza. Potrete ricoprire ruoli operativi, ma anche cerimoniali, eccetera. E dovrete sempre essere degni di servire un'Istituzione così prestigiosa, e così ben organizzata al proprio interno.
Se investite il vostro tempo e parte dei vostri soldi su questo concorso, e ne sarete capaci, non sbaglierete. Il Senato vi ripagherà lautamente (e non solo finanziariamente) degli sforzi da voi affrontati.
Un caro saluto, Rainbow
<table border="0" align="center" width="90%" cellpadding="3" cellspacing="1"><tr><td class="SmallText">java6 ha scritto dom, 06 maggio 2007 14:15</td></tr><tr><td class="quote">
<table border="0" align="center" width="90%" cellpadding="3" cellspacing="1"><tr><td class="SmallText">rossifumi ha scritto dom, 06 maggio 2007 12:26</td></tr><tr><td class="quote">
ecco perchè dopo mi è sorto naturale domandarmi ma cosa vado a fare al concorso??? una gita appunto [img]images/smiley_icons/icon_razz.gif[/img] ciao buona domenica
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Se andate a fare un concorso con questo spirito, è inutile andarci... Capisco il vostro punto di vista, perché anch'io la pensavo così, prima di vincere un concorso pubblico senza avere alcuna raccomandazione. Se avrete la fortuna di superare le prove preselettive, vi accorgerete che le modalità di svolgimento di un concorso al Senato sono molto rigorose; persino agli orali, le domande non sono libere, ma vengono scritte prima in buste sigillate estratte a sorte dai candidati. Dico questo perché credo che studiando (e con un pizzico di fortuna, che serve sempre...) sia possibile per tutti vincere un concorso, senza aver bisogno di nessun aiuto esterno, e credo che solo se ci si convince di questo si possono trovare le giuste motivazioni per farcela.
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Java6 ha scritto una risposta... da persona che probabilmente ha assistito ai concorsi del Senato.
Io al Senato ci lavoro, in quanto VINCITORE di concorso, non posso dire quale, non un concorso da assistente comunque. Nessuno mi ha spinto a scrivere qui, né per difendere l'istituzione che non ne ha bisogno, né per null'altro. Posso solo dire che sono giovane e non avrei mai pensato, senza conoscere nessuno, senza nemmeno aver mai fatto un concorso pubblico di nessun genere, di passare il concorso del Senato, e premetto che ci avevo provato buttando lì la domanda, ne ho sentito parlare all'ultimo, e c'ho provato senza alcuna tattica pregressa, o altro, solo e semplicemente lo studio.
Posso rendermi utile però a tutti voi nel dirvi più o meno come sono solitamente i concorsi, che sono svolti in maniera serissima, forse troppo seria, vista la sorveglianza e l'estrema attenzione e meticolosità dei concorsi del Senato. E credo di poter dire che i concorsi del Senato e quelli della Camera sono in assoluto fra i più seri e qualificati d'Italia, a cui tutte le altre amministrazioni guardano e chiedono, per cercare di strutturarli allo stesso modo.
1) Tanto per cominciare le prove preselettive constano di quesiti a risposta multipla. Potete anche comprare libri e librucoli tipo Simone o AlphaTest... ma solo per allenarvi e per simulare il test. Non serve che imparate a memoria 4000 o 10000 domande. Ce ne saranno sempre altre di nuove nel test. Più che altro dovete domandarvi se sapreste rispondere in pochi secondi ciascuna a 80 domande di cultura generale e farle tutte e 80 giuste (perché se volete passare questo concorso il punteggio da raggiungere, ovviamente sarà questo, vista la mole delle domande).
Quando passate le prove preselettive avete già superato uno scoglio importantissimo e fondamentale. Diventate molto molto inferiori di numero e dovete mettervi sotto moltissimo con lo studio. Solo così potete far fronte alle prove scritte. Dovete essere preparati su ogni argomento perché le tracce possono vertere anche su singoli eventi, questioni, eccetera, pur considerando che comunque sono domande aperte, quindi qualcosa da scrivere lo dovreste trovare... se non siete proprio digiuni.
Agli orali infine, con la massima e perfetta serietà, estrarrete VOI le domande a cui dovrete rispondere: le leggerete a voce alta davanti all'intera commissione esaminatrice.
Questo fa sì che le possibilità di essere raccomandati o tutte le altre sciocchezze che finora ho letto sono nulle. Nessuno da un urna di vetro o di cartone può pescare fra centinaia la domanda giusta, né può studiare poco: bisogna per forza studiare tutto e essere preparati su tutto per estrarre una domanda a caso e saperla illustrare bene alla commissione.
Per tutti questi motivi, consiglio a chi si sente preparato in cultura generale, ovvero persone che leggono quotidiani tutti i giorni, capiscono un po' di informatica, hanno fatto delle buone scuole superiori, hanno nozioni di diritto e amano la storia, di provare questo concorso. Solo la sfortuna vorrà che magari arrivino a 78 domande giuste su 80. Chi ne fa 80 su 80 sarà ammesso agli scritti, e da lì solo lo studio deciderà chi potrà arrivare alla fine, così come è accaduto a me. Non ci sono trucchi, né imbrogli in nessun momento del concorso.
Anzi, vi accorgerete che fin dalle prove preliminari, ci sarà una sorveglianza pressatissima su di voi, da parte del personale, per far sì che nessuno parli con un altro per suggerirsi le domande, né che possa consultare qualche fonte, né altro. Sarete sorvegliati a vista uno per uno con sentinelle avanti e indietro per le vostre file di banchi. E non potrete, dall'inizio della prova, più accedere ai servizi igienici, in modo da non poter più comunicare con l'esterno (ovviamente cellulari e qualsiasi altra cosa dovrete depositarli all'inizio, in modo da arrivare completamente senza nessuna cosa al banco delle prove preselettive).
Posso solo incoraggiarvi quindi a provarci, perché è fra i pochissimi concorsi rimasti seri e ultra seri in Italia, e che ha tempi di assunzione molto brevi.
Per chi critica tanto i parlamentari etc etc etc... dico solo questo: in parte può anche avere ragione, su 315 persone ci sono persone più o meno competenti. Ma questo c'è dappertutto. Troverete persone di altissima levatura morale e cultura, e persone con meno. Ma il vostro lavoro è degno di orgoglio, perché rappresenterete degnamente l'Istituzione con la vostra sola presenza. Potrete ricoprire ruoli operativi, ma anche cerimoniali, eccetera. E dovrete sempre essere degni di servire un'Istituzione così prestigiosa, e così ben organizzata al proprio interno.
Se investite il vostro tempo e parte dei vostri soldi su questo concorso, e ne sarete capaci, non sbaglierete. Il Senato vi ripagherà lautamente (e non solo finanziariamente) degli sforzi da voi affrontati.
Un caro saluto, Rainbow
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