Un anno fa, nel pomeriggio, sostenevo l'esame orale del concorso da viceassistenti: un'idoneità preziosa, che mi porterà tra qualche settimana a cambiare vita. Non l'avrei mai detto, ma ci siamo quasi!!!
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
Assunzione di 40 vice assistenti Banca d'Italia
Comprimi
X
-
Originariamente inviato da sidney Visualizza il messaggiociao a tutti!!!
purtroppo non vi seguo da un pò perchè mi son dovuta dedicare ad altro.
dal momento che mi sto mangiando le mani per non aver partecipato a questo concorso...non è che si hanno notizie in merito all'indizione di questo stesso concorso (viceassistente) in un futuro prossimo?
graziegoo.gl/H1NmPT
Commenta
-
Originariamente inviato da falbi-confsal Visualizza il messaggioSicuramente dal 2016 in poi ne verrà indetto un altro
grazie...avrò tempo per prepararmi
Commenta
-
Mi ero incuriosita, e ho scoperto questo:
"PALAZZO MANDELLI, PIACENZA
Il grande edificio, sede della Banca d’Italia dal 1913, occupa l’intera via Mandelli, tra via S. Marco e via Borghetto, ed è organizzato attorno a due cortili. La facciata principale, che si sviluppa per ben 75 metri nella stretta via, è a tre ordini di fitte finestre, abbellite al piano nobile da timpani con mascheroni e volute, per cui lo scorcio la percezione prospettica deve avvenire agli angoli, come invitano i due possenti balconi angolari con colonne diagonali, secondo la regola bibienesca; la finestra del balcone posto sopra l’ingresso è siglata con lo stemma dei Mandelli. L’atrio, di pianta rettangolare, è il più vasto tra quelli dei palazzi piacentini e si annuncia attraverso un complesso gioco di alte colonne binate, con alto stilobate che reggono le volte costolonate e stuccate. Da un piccolo vano rettangolare si accede al cortile d’onore.
Sulla destra si apre lo scalone nobile a due rampe parallele, separate da una balaustra in marmo pregiato scuro in un arioso vano con una doppia serie di finestrature con ricche cornici e cimase rococò, che costituisce uno degli ambienti meglio conservati dell’edificio. Il palazzo, progettato da Gian Andrea Boldrini e costruito da Francesco Tomba, padre di Lotario, tra il 1745 e il 1755; estintasi nel 1827 la dinastia con Bernardino Mandelli, filantropo e grande benefattore degli Ospizi Civili, divenne sede ducale di Maria Luigia nel 1831 con trasferimento del governo da Parma a Piacenza per un semestre e poi sede della Prefettura nei primi anni dell’ unità italiana."
wow!!!!
Commenta
-
Originariamente inviato da qfwfq Visualizza il messaggioMi ero incuriosita, e ho scoperto questo:
"PALAZZO MANDELLI, PIACENZA
Il grande edificio, sede della Banca d’Italia dal 1913, occupa l’intera via Mandelli, tra via S. Marco e via Borghetto, ed è organizzato attorno a due cortili. La facciata principale, che si sviluppa per ben 75 metri nella stretta via, è a tre ordini di fitte finestre, abbellite al piano nobile da timpani con mascheroni e volute, per cui lo scorcio la percezione prospettica deve avvenire agli angoli, come invitano i due possenti balconi angolari con colonne diagonali, secondo la regola bibienesca; la finestra del balcone posto sopra l’ingresso è siglata con lo stemma dei Mandelli. L’atrio, di pianta rettangolare, è il più vasto tra quelli dei palazzi piacentini e si annuncia attraverso un complesso gioco di alte colonne binate, con alto stilobate che reggono le volte costolonate e stuccate. Da un piccolo vano rettangolare si accede al cortile d’onore.
Sulla destra si apre lo scalone nobile a due rampe parallele, separate da una balaustra in marmo pregiato scuro in un arioso vano con una doppia serie di finestrature con ricche cornici e cimase rococò, che costituisce uno degli ambienti meglio conservati dell’edificio. Il palazzo, progettato da Gian Andrea Boldrini e costruito da Francesco Tomba, padre di Lotario, tra il 1745 e il 1755; estintasi nel 1827 la dinastia con Bernardino Mandelli, filantropo e grande benefattore degli Ospizi Civili, divenne sede ducale di Maria Luigia nel 1831 con trasferimento del governo da Parma a Piacenza per un semestre e poi sede della Prefettura nei primi anni dell’ unità italiana."
wow!!!!
Commenta
-
Originariamente inviato da bludsak Visualizza il messaggioBeh il "molto meglio" riguarda l'ambiente di lavoro: massimo rispetto, ovviamente, per chi considera prioritario il chi/come vengono spostati i ballettoni.
Personalmente, ritengo non di buon gusto le tue considerazioni sul Monopoli, ma la mia è un'opinione quanto la tua e quindi siamo pari .
Apprezzo, invece, molto il tuo spirito di ricerca degli aspetti positivi del lavoro/città/etc.
Commenta
-
Originariamente inviato da giando.ing Visualizza il messaggioovviamente la tua affermazione è suffragata da dati e riscontri sulla produzione delle altre STC a cui solo tu hai avuto accesso
caro Strider, ti invito a Foggia a giocare a monopoli con noi.. così vedrai come è divertente andare in prigione senza passare dal via !!
Oh ragassi, siam qui a giocare a Monopoli, mica a mettere i Ray-ban ai girasoli...
Commenta
-
Ritengo siano d'uopo alcune precisazioni.
Originariamente inviato da Strider Visualizza il messaggio
Ma quale bolgia piacentina? Non mi sembra proprio che ci sia questo clima da inferno dantesco.
1-Cominciamo dalla struttura. Innanzitutto lavoriamo in un palazzo del 1700, appartenuto a Maria Luigia d'Austria, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla e moglie di Napoleone Bonaparte. Un palazzo storico con una stupenda facciata lunga circa ottanta metri, non proprio una miniera cilena! Già questo, a mio parere, è una grande fortuna ed è motivo di orgoglio.
2-Sotto l'aspetto della produzione, siamo la migliore Stc d'Italia; abbiamo superato anche Roma, che pure ha una Bps in più di noi ed abbiamo anche ricevuto ufficialmente i complimenti del Cassiere centrale. In confronto a noi, le altre Stc praticamente giocano a monopoli!
3-Il Titolare e la Direzione procedono di comune accordo e senza particolari contrasti e mi pare si stiano comportando in modo equilibrato e corretto anche verso i dipendenti.
4-Al di fuori della Banca, posso dire che Piacenza è una città molto carina, elegante, pulita, in cui i servizi funzionano, una città vivibilissima ed a misura d'uomo. Certo il clima non è dei migliori, per usare un eufemismo, ma io sono abituato male, vengo dalla Sicilia e praticamente tutto il resto dell'Italia ha un clima peggiore.
5-E' vero, praticamente la contazione è quasi l'unica attività, ma se si chiama Stc ci sarà un motivo e lo sapevamo già prima di metterla tra le preferenze. In alternativa c'erano Potenza e Catanzaro che sono sedi regionali o Sondrio, Varese e Como che sono specializzate nei servizi all'utenza! Ma diciamoci la verità, Piacenza ha una posizione geografica invidiabile, che le altre sedi si sognano e questo, oltre all'aspetto economico ed alla circostanza che dà un punteggio superiore nelle graduatorie dei trasferimenti, ha influenzato molto anche la nostra scelta. Comunque io sono soddisfatto e quasi sicuramente, se tornassi indietro, sceglierei nuovamente Piacenza
6-Quanto alle missioni addestrative, lamentarsi di andare in missione per cinque settimane appena assunti, mi sembra davvero una bestemmia...
1-Non comprendo come l'estetica mirabolante dell'edificio in cui operiamo possa rappresentare un argomento che scardina il mio giudizio sulla Filiale per quanto afferisce al suo essere "luogo di lavoro".
2-L'essere "mostri della produzione" al punto di aver attratto i complimenti del Cassiere centrale non mi inorgoglisce quanto il sapere di aver svolto al meglio i compiti che mi sono stati assegnati.
3-Che il Titolare e la Direzione procedano di comune accordo nel rispetto della dignità dei dipendenti dovrebbe rappresentare la normalità, non un motivo di particolare vanto.
4-Piacenza è una città sì "precisina", ma un po' monocorde e non trabocca di fermenti culturali o movida.
5-La scelta della destinazione-Piacenza, nel mio caso specifico, costituiva un "prendere o lasciare -del tutto-".
6-Non sputo sulle diarie, ma di nuovo non capisco cosa c'entri questa tua affermazione con la mia critica al non completo raggiungimento delle finalità della "missione addestrativa per addetti alle STC". Aggiungo, per evitare fraintendimenti, che a Forlì, filiale della mia missione, mi son trovato fin troppo bene, tanto da aver maturato un'idea compiuta di cosa mi perderò della Banca negli anni di vincolo.
Originariamente inviato da Strider Visualizza il messaggioOvviamente la mia era una battuta! Chiaramente ho enfatizzato un pò, ma sono stanco di sentire parlar male di Piacenza. Io sono stato accolto molto bene ed in filiale mi trovo perfettamente a mio agio e credo che lo sia anche la maggior parte di noi neo-assunti (qui siamo arrivati in sei). A Monopoli giochiamo anche noi, siamo il Parco della Vittoria delle Stc!
Commenta
-
Ritengo siano d'uopo alcune precisazioni.
Originariamente inviato da Strider Visualizza il messaggio
Ma quale bolgia piacentina? Non mi sembra proprio che ci sia questo clima da inferno dantesco.
1-Cominciamo dalla struttura. Innanzitutto lavoriamo in un palazzo del 1700, appartenuto a Maria Luigia d'Austria, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla e moglie di Napoleone Bonaparte. Un palazzo storico con una stupenda facciata lunga circa ottanta metri, non proprio una miniera cilena! Già questo, a mio parere, è una grande fortuna ed è motivo di orgoglio.
2-Sotto l'aspetto della produzione, siamo la migliore Stc d'Italia; abbiamo superato anche Roma, che pure ha una Bps in più di noi ed abbiamo anche ricevuto ufficialmente i complimenti del Cassiere centrale. In confronto a noi, le altre Stc praticamente giocano a monopoli!
3-Il Titolare e la Direzione procedono di comune accordo e senza particolari contrasti e mi pare si stiano comportando in modo equilibrato e corretto anche verso i dipendenti.
4-Al di fuori della Banca, posso dire che Piacenza è una città molto carina, elegante, pulita, in cui i servizi funzionano, una città vivibilissima ed a misura d'uomo. Certo il clima non è dei migliori, per usare un eufemismo, ma io sono abituato male, vengo dalla Sicilia e praticamente tutto il resto dell'Italia ha un clima peggiore.
5-E' vero, praticamente la contazione è quasi l'unica attività, ma se si chiama Stc ci sarà un motivo e lo sapevamo già prima di metterla tra le preferenze. In alternativa c'erano Potenza e Catanzaro che sono sedi regionali o Sondrio, Varese e Como che sono specializzate nei servizi all'utenza! Ma diciamoci la verità, Piacenza ha una posizione geografica invidiabile, che le altre sedi si sognano e questo, oltre all'aspetto economico ed alla circostanza che dà un punteggio superiore nelle graduatorie dei trasferimenti, ha influenzato molto anche la nostra scelta. Comunque io sono soddisfatto e quasi sicuramente, se tornassi indietro, sceglierei nuovamente Piacenza
6-Quanto alle missioni addestrative, lamentarsi di andare in missione per cinque settimane appena assunti, mi sembra davvero una bestemmia...
1-Non comprendo come l'estetica mirabolante dell'edificio in cui operiamo possa rappresentare un argomento che scardina il mio giudizio sulla Filiale per quanto afferisce al suo essere "luogo di lavoro".
2-L'essere "mostri della produzione" al punto di aver attratto i complimenti del Cassiere centrale non mi inorgoglisce quanto il sapere di aver svolto al meglio i compiti che mi sono stati assegnati.
3-Che il Titolare e la Direzione procedano di comune accordo nel rispetto della dignità dei dipendenti dovrebbe rappresentare la normalità, non un motivo di particolare vanto.
4-Piacenza è una città sì "precisina", ma un po' monocorde, e non trabocca di fermenti culturali o movida.
5-La scelta della destinazione-Piacenza, nel mio caso specifico, costituiva un "prendere o lasciare -del tutto-".
6-Non sputo sulle diarie, ma di nuovo non capisco cosa c'entri questa tua affermazione con la mia critica al non completo raggiungimento delle finalità della "missione addestrativa per addetti alle STC". Aggiungo, per evitare fraintendimenti, che a Forlì, filiale della mia missione, mi son trovato fin troppo bene, tanto da aver maturato un'idea compiuta di cosa mi perderò della Banca negli anni di vincolo.
Originariamente inviato da Strider Visualizza il messaggioOvviamente la mia era una battuta! Chiaramente ho enfatizzato un pò, ma sono stanco di sentire parlar male di Piacenza. Io sono stato accolto molto bene ed in filiale mi trovo perfettamente a mio agio e credo che lo sia anche la maggior parte di noi neo-assunti (qui siamo arrivati in sei). A Monopoli giochiamo anche noi, siamo il Parco della Vittoria delle Stc!
Commenta
Commenta