annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Concorso per 855 funzionari in Agenzia delle Entrate

Comprimi
Questa è una discussione evidenziata.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

    Il controllo formale (36 ter) delle dichiarazioni:
    1) Si può fare per tutte le imposte
    2) Non si può fare per l’IVA
    3) Si può fare solo per le imposte indirette

    Scusate l'ignoranza, ma quale sarebbe la norma equivalente del 36-ter per l'iva?...Il 54 bis decreto iva si riferisce solo alla prima parte del controllo previsto per le dirette ossia il 36 bis.... ?????

    Commenta


      Via pensavo peggio.....
      Vi saluto stiamo aprendo e ci stanno invadendo.....

      Commenta


        Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
        Il controllo formale (36 ter) delle dichiarazioni:
        1) Si può fare per tutte le imposte
        2) Non si può fare per l’IVA
        3) Si può fare solo per le imposte indirette

        Scusate l'ignoranza, ma quale sarebbe la norma equivalente del 36-ter per l'iva?...Il 54 bis decreto iva si riferisce solo alla prima parte del controllo previsto per le dirette ossia il 36 bis.... ?????
        Hai ragione il 54 bis si riferisce alla sola liquidazione (controlli automatizzati 36 bis), quindi la risposta corretta è la B.

        Commenta


          Grazie mille ANDREAAAAAAAAAAAAAAAA
          Ho gia risposto alle domande
          A quando le soluzioni?
          Michela

          Commenta


            Originariamente inviato da Micasas Visualizza il messaggio
            Grazie mille ANDREAAAAAAAAAAAAAAAA
            Ho gia risposto alle domande
            A quando le soluzioni?
            Michela
            Non mi ero accorta che sono gia state postate
            Grazie milleeeeeeeeee
            Michela

            Commenta


              Originariamente inviato da Micasas Visualizza il messaggio
              Grazie mille ANDREAAAAAAAAAAAAAAAA
              Ho gia risposto alle domande
              A quando le soluzioni?
              Michela
              ciao micasas ben tornata
              volevo chiederti : vista la collaborazione di christian , potresti inviare a lui, le domande di commerciale o altre di cui avevi parlato? così poi le gira agli altri?
              grazie
              mille a tutti coloro che collaborano
              christian ti ricordo la mia mail
              rosablu.x@tiscali.it

              Commenta


                Originariamente inviato da Christian_Funzionario_AE Visualizza il messaggio




                Il controllo formale (36 ter) delle dichiarazioni:
                1) a) Si può fare per tutte le imposte

                2) b) Non si può fare per l’IVA

                3) c) Si può fare solo per le imposte indirette


                Il controllo formale è il primo esame della dichiarazione dei redditi presentata dal contribuente: l’Agenzia delle entrate provvede alla verifica di quanto indicato e al controllo degli oneri e detrazioni.
                Il sistema di gestione delle dichiarazioni, prevede quindi due fasi:
                • la prima è una semplice procedura automatizzata di liquidazione sulla base dei dati e degli elementi che sono direttamente ricavabili dalle stesse dichiarazioni dei redditi e da altri elementi già in possesso dell'Anagrafe Tributaria;
                • la seconda è il riscontro dei dati con i documenti, limitatamente a quelle dichiarazioni individuate dall’apposito Centro di servizi.
                La prima attività viene eseguita a tappeto su tutte le dichiarazioni, mentre la seconda è limitata ai soggetti che emergono da criteri selettivi definiti a livello centrale, a Roma.


                ERRATA CORRIGE!!!


                la risposta esatta è la 2) b) Non si può fare per l’IVA. in quanto il DPR 600 titolato " DISPOSIZIONI COMUNI IN MATERIA DI ACCERTAEMNTO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI" esclude che quanto in esso statuito valga per le imposte indirette (IVA) che necessita di ESPLICITE' NORME, come ad esempio la 54-bis/633, che riprende la norma del 36-bis/600, o il 52/633 richiamato dal 33/600).

                La risp. 1, era inizialmente sostenuta corretta in quanto leggendo le ricerche in tal senso ho inteso (errando) che il controllo 36ter si potesse fare per tutte le dichiarazioni (tra cui quella IVA).

                Morale: mai fermarsi alla "prima impressione";
                quattro occhi meglio di 2 (grazie Rol);
                meglio provare e sbagliare (e poi imparare) che restare sempre fermi al palo.

                Commenta


                  Originariamente inviato da mari3 Visualizza il messaggio
                  ciao micasas ben tornata
                  volevo chiederti : vista la collaborazione di christian , potresti inviare a lui, le domande di commerciale o altre di cui avevi parlato? così poi le gira agli altri?
                  grazie
                  mille a tutti coloro che collaborano
                  christian ti ricordo la mia mail
                  rosablu.x@tiscali.it

                  a disposizione

                  Commenta


                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                    Ai fini Irpef, per i redditi di capitale è previsto che:
                    1) Nessuna deduzione è consentita dal reddito prodotto
                    2) Sono consentite le deduzioni dal reddito prodotto
                    3) Sono consentite le deduzioni ma nel solo caso di utili da partecipazione (dividendi)



                    Il contratto di assicurazione sulla vita costituisce un eccezione al principio generale (nessuna deduzione dal reddito prodotto)…infatti art 45 comma 4 “…..costituiscono reddito per la parte corrispondente alla differenza tra l’ammontare percepito e quello dei premi pagati….”

                    L’assicurazione sulla vita di un soggetto:
                    1) È un’operazione soggetta a tassazione separata
                    2) Appartiene alla categoria dei redditi diversi
                    3) Appartiene alla categoria dei redditi di capitale
                    Cosa significa "L’assicurazione sulla vita di un soggetto"? i premi pagati? o i "capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assciurazione.."? ovviamente è la seconda... ma era per farvi notare che spesso le domande che inventate non sono precise, non si capisce proprio il contesto...

                    Commenta


                      Ai fini Irpef, non è residente in Italia:
                      1) a) Il cittadino italiano residente in un paese black list, sempre e comunque (è l'esatto opposto di quanto prevede la diciplina)
                      2) b) Il cittadino italiano che si è cancellato dalle liste dei residenti per trasferirsi la propria residenza in un bungalow (a casa della fidanzata) nelle Isole Cayman e con la quale gestisce un locale chiamato “Da Gennarino - la Vera Pizza Napoletana”. (ihihihi)

                      3) c) Il cittadino italiano che ha un parente in linea retta residente in uno stato a fiscalità privilegiata

                      sono indecisa mi tornano entrambe!!! però accendo la c) visto l'onere della prova gravante sul cittadino italiano credo sia più facile dimostrare la residenza di un genitore (o figlio) che l'esercizio di un'attività economica con il carattere della stabilità....!!


                      La questione della residenza in uno stato estero, per di più a fiscalità privilegiata, è di difficile dimostrazione.

                      In base all’art. 2, comma 2 TUIR sono considerate residenti le persone fisiche che per la maggior parte dell’anno, ossia per un periodo di almeno 183 giorni (184 per gli anni bisestili) anche non continuativi, rientrano in una delle seguenti ipotesi:
                      - soggetti iscritti nelle anagrafi della popolazione residente per la maggior parte del periodo di imposta;
                      - soggetti non iscritti nelle anagrafi, che hanno nello Stato il domicilio (inteso come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi anche di carattere affettivo familiare) per la maggior parte del periodo di imposta;
                      - soggetti non iscritti nelle anagrafi, che hanno nello stato la residenza (inteso come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale) per la maggior parte del periodo di imposta.

                      Basta che si verifichi anche una sola di queste ipotesi, perchè il soggetto sia considerato residente in italia: di conseguenza, per dimostrare il contrario, ossia la residenza in un paese estero, è necessario che non si verifichi NESSUNA di queste ipotesi.
                      Per risultare non residenti, è dunque necessario che si verifichino entrambe questi requisiti:
                      1) il cittadino italiano deve cambiare la residenza nello stato estero, iscrivendosi all'AIRE;
                      2) deve dimostrare di non avere il domicilio in italia (inteso come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi anche di carattere affettivo familiare), nè la residenza (inteso come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale);
                      Se non riesce a dimostrare questi due elementi, è considerato residente fiscalmente in italia, dunque è tenuto a presentare dichiarazione dei redditi e pagare le imposte in italia. RISPOSTA 2

                      Commenta

                      Sto operando...
                      X