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Concorso per 855 funzionari in Agenzia delle Entrate

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    Originariamente inviato da Ettore86 Visualizza il messaggio
    Proviamo a superare un secondino i "meglio Lombardia o Molise?" e i "meglio Simone o Maggioli", e magari anche i "conte ti amo/ti odio", e vediamo di fare una domanda costruttiva:
    Sbaglio nel dire che se l'amministrazione emana un atto contrastante con un suo parere espresso in virtù di interpello ex art. 11 Statuto Contribuenti questo è inevitabilmente nullo, mentre in caso il contrasto sia con un parere espresso (nelle materie di riferimento) tramite interpello ex art. 21 l.413/91 non si ha una nullità insanabile ma semplicemente una inversione dell'onere della prova in eventuale fase di contenzioso?

    Il testo in questo punto era leggermente confuso, e non ho capito bene se la differenza tra i 2 interpelli, oltre che il diverso presupposto, è anche la differente conseguenza che ho esemplificato sopra, oppure se l'interpello generalizzato è solo una estensione di materia di quello ex art. 21 ma con identiche conseguenze.

    Sono due tipi di interpello! Il primo è quello generale previsto dall'art. 11 dello statuto dei contribuenti. Nella maggior parte dei casi, a seguito del predetto interpello, l'Agenzia emana delle risoluzione che possono valere "erga omnes".

    Viceversa, l'interpello c.d. disapplicativo ex art 21 della legge da tè citata,riguarda, pertanto, casi e situazioni in cui possono trovare applicazione le disposizioni antielusive contenute negli articoli 37, comma 3, e 37-bis del Dpr n. 600/1973, e quando si tratta di classificare determinate spese tra quelle di pubblicità/propaganda o di rappresentanza. In questo caso l’Amministrazione finanziaria si pronuncia in ordine "alla natura ed al relativo trattamento tributario dell'operazione", rendendo un parere che necessariamente dovrà tenere conto dei presupposti richiesti dalla norma ai fini della disapplicazione.

    Cmq se vuoi avere una visione più ampia ti consiglio di cliccare qui, scaricare e stampare.
    http://www.agenziaentrate.gov.it/wps...dfbbc065cef0e8

    P.s. Ma studi sul maggioli o sul simone? io sono indeciso...Cmq credo che sia meglio lombardia piuttosto che l'umbria!

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      Conte su tutto quello che hai detto non avevo dubbi, sono i diversi presupposti sulla base dei quali si ricade in uno o nell'altro interpello.
      Il mio unico dubbio è: nella normativa per l'interpello antielusivo si parla, come conseguenza di un mancato rispetto del parere fornito, semplicemente di conseguenze sull'onere della prova, mentre per l'interpello ordinario si parla, in caso di uguale mancato rispetto del parere, di "atto nullo" in quanto tale.

      E' effettivamente così, oppure mi sono confuso io in qualcosa?

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        Errata corrige.
        Mi è scappata una parola nella prima fase del prec. mess. Sono due tipi completamente diversi di interpello!

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          [QUOTE=sonia.antonini;583478]C'è qualcuno che pensa di fare domanda in Toscana?
          anche io vorrei sapere qlc sulla Toscana
          !!!

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            [QUOTE=Ettore86;586013]Conte su tutto quello che hai detto non avevo dubbi, sono i diversi presupposti sulla base dei quali si ricade in uno o nell'altro interpello.
            Il mio unico dubbio è: nella normativa per l'interpello antielusivo si parla, come conseguenza di un mancato rispetto del parere fornito, semplicemente di conseguenze sull'onere della prova, mentre per l'interpello ordinario si parla, in caso di uguale mancato rispetto del parere, di "atto nullo" in quanto tale.

            Esatto è cosi. Mi spiego in parole povere.
            Un azienda vuole conoscere l'interpretazione di una norma fiscale (che si presuppone generica e ancora non trattata sufficientemente dall'amministrazione finanziaria) al suo caso concreto.
            Manda instanza di interpello prospettando la sua soluzione. L'agenzia risponde e pertanto è vincolata alla sua risposta. Quindi qualsiasi atto contrario a quanto da lei assertito è nullo . Quindi se io chiedo delucidazioni in merito a una detrazione e l'agenzia mi dice che la mia interpretazione va bene (relativamente al mio caso) allora non può emettere un avviso di accertamento/rettifica se io applico quella detrazione.

            Viceversa, nell'interpello antielusivo chiedo all'amministrazione di conoscere il parere (e dunque di ottenere l'assenso dell'Amministrazione finanziaria) in merito ad alcune specifiche operazioni che potrebbero essere considerate
            elusive.
            Cito testualmente "La mancata comunicazione del parere da parte dell’Agenzia delle entrate entro 120 giorni e dopo ulteriori 60 giorni dalla diffida ad adempiere da parte del contribuente equivale a silenzio-assenso.”
            ancora: "Sul piano tributario, infatti, la norma citata prevede soltanto l'inversione dell'onere della prova, a carico della parte che non si e'uniformata al parere."
            In sintesi, nell'interpello ex art.21, posso tranquillamente disattendere il parere dell'amministrazione. Se mi accertanto possono far valere le mie ragioni in sede contenziosa.
            Viceversa, con il primo interpello, se l'amministrazione concorda con la mia soluzione allora non può accertarmi

            Sono stato Claro?
            Ultima modifica di ilconteee; 16-07-2011, 18:20.

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              Ciao in quale regione 6 adesso?
              Bella immagine, in bocca al lupo.

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                Originariamente inviato da tiziana253 Visualizza il messaggio
                sono laureata in Giurisprudenza (Purtroppo!!!)
                ho iniziato a studiacchiare anche se volendo provarli entrambi c'è un sacco di roba da fare...
                riguardo il secondo bando anch'io ero indecisa tra Lombardia (e Emilia) ma temo che in Lombardia ci sarà una richiesta stratosferica quindi prediligo una regione media (anche se nessuno t assicura niente)
                tra l'altro è la prima volta che ci provo
                Ma perchè vuoi venire in emilia a farlo?? non è meglio la lombardia?? si vive male in emilia credimi....
                e poi lì lo farò io.....eheheh
                scegli la lombardia dai !!!

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                  Ciao, molti miei amici hanno superato il concorso studiando dal simone e senza struggersi + di tanto e lavorano in emilia e in toscana. Credo che la fortuna giochi un ruolo fondamentale.
                  Io non ho ancora deciso la regione, perchè persone con il mio stesso punteggio in altre regioni son entrate ed nel lazio son rimasta fregata.
                  In bocca al lupo a tutti.

                  Commenta


                    Originariamente inviato da sissi76 Visualizza il messaggio
                    Ciao, molti miei amici hanno superato il concorso studiando dal simone e senza struggersi + di tanto e lavorano in emilia e in toscana. Credo che la fortuna giochi un ruolo fondamentale.
                    Io non ho ancora deciso la regione, perchè persone con il mio stesso punteggio in altre regioni son entrate ed nel lazio son rimasta fregata.
                    In bocca al lupo a tutti.
                    Bravaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

                    Commenta


                      [QUOTE=ilconteee;586020]
                      Originariamente inviato da Ettore86 Visualizza il messaggio
                      Conte su tutto quello che hai detto non avevo dubbi, sono i diversi presupposti sulla base dei quali si ricade in uno o nell'altro interpello.
                      Il mio unico dubbio è: nella normativa per l'interpello antielusivo si parla, come conseguenza di un mancato rispetto del parere fornito, semplicemente di conseguenze sull'onere della prova, mentre per l'interpello ordinario si parla, in caso di uguale mancato rispetto del parere, di "atto nullo" in quanto tale.

                      Esatto è cosi. Mi spiego in parole povere.
                      Un azienda vuole conoscere l'interpretazione di una norma fiscale (che si presuppone generica e ancora non trattata sufficientemente dall'amministrazione finanziaria) al suo caso concreto.
                      Manda instanza di interpello prospettando la sua soluzione. L'agenzia risponde e pertanto è vincolata alla sua risposta. Quindi qualsiasi atto contrario a quanto da lei assertito è nullo . Quindi se io chiedo delucidazioni in merito a una detrazione e l'agenzia mi dice che la mia interpretazione va bene (relativamente al mio caso) allora non può emettere un avviso di accertamento/rettifica se io applico quella detrazione.

                      Viceversa, nell'interpello antielusivo chiedo all'amministrazione di conoscere il parere (e dunque di ottenere l'assenso dell'Amministrazione finanziaria) in merito ad alcune specifiche operazioni che potrebbero essere considerate
                      elusive.
                      Cito testualmente "La mancata comunicazione del parere da parte dell’Agenzia delle entrate entro 120 giorni e dopo ulteriori 60 giorni dalla diffida ad adempiere da parte del contribuente equivale a silenzio-assenso.”
                      ancora: "Sul piano tributario, infatti, la norma citata prevede soltanto l'inversione dell'onere della prova, a carico della parte che non si e'uniformata al parere."
                      In sintesi, nell'interpello ex art.21, posso tranquillamente disattendere il parere dell'amministrazione. Se mi accertanto possono far valere le mie ragioni in sede contenziosa.
                      Viceversa, con il primo interpello, se l'amministrazione concorda con la mia soluzione allora non può accertarmi

                      Sono stato Claro?
                      Si, è come avevo capito io allora.
                      Per ringraziarti, ti do un consiglio: studia sul Simone, è meglio del Maggioli

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