Cavolo ragazzi, durante tutte le prove (scritte e orali) aprivo il forum e scoprivo info utilissime ma per il resto era sempre la solita solfa di sfigati che non nulla da fare se non continuare a lamentarsi del fatto che la terra gira intorno a se stessa, basta! Uscite di casa, non state sempre davanti al pc a fare cose losche, toglietevi quegli occhiali da Nerd e godetevi la vita e che cavolo!
Ci si vede a settembre e spero proprio di non avere colleghi sfigati come certi di questo forum!
ragazzi,
cerchiamo di mettere da parte diatribe mistiche del tipo ottimisti-pessimisti e vincenti-sfigati.
a me pare che lo scenario sia sattovalutato nella sua drammaticità; poichè io e presumo moltissimi di voi non campiamo di rendita, non ci si può permettere di essere chiamati a fine anno con un nuovo contratto atipico a meno dello stipendio pieno, senza contributi previdenziali e soprattutto senza un contratto di lavoro stabile, perchè analizzando freddamente i dati questo è ciò che si prospetta.
Nel 2004 c'è stato analogo concorso, analogo provvedimento (blocco delle assunzioni e proroga del tirocinio) e il governo era lo stesso di oggi.
io non sono tranquillo
ragazzi,
cerchiamo di mettere da parte diatribe mistiche del tipo ottimisti-pessimisti e vincenti-sfigati.
a me pare che lo scenario sia sattovalutato nella sua drammaticità; poichè io e presumo moltissimi di voi non campiamo di rendita, non ci si può permettere di essere chiamati a fine anno con un nuovo contratto atipico a meno dello stipendio pieno, senza contributi previdenziali e soprattutto senza un contratto di lavoro stabile, perchè analizzando freddamente i dati questo è ciò che si prospetta.
Nel 2004 c'è stato analogo concorso, analogo provvedimento (blocco delle assunzioni e proroga del tirocinio) e il governo era lo stesso di oggi.
io non sono tranquillo
Ciao Pencil,
a proposito del 2004, ti ricordi cosa fecero, nel senso che la proroga riguardò solo i vincitori? o tutti gli idonei? o addirittura tutti i tirocinanti?
grazie c.
Ciao Pencil,
a proposito del 2004, ti ricordi cosa fecero, nel senso che la proroga riguardò solo i vincitori? o tutti gli idonei? o addirittura tutti i tirocinanti?
grazie c.
ciao,
guarda io ho trovato un documento che parla di sta cosa su internet.
da quanto ho capito la proroga del tirocinio riguardò i vincitori, ossia quelli che avevano superato tutte le prove, quindi pure l'orale, e dovevano essere assunti a tempo indeterminato e invece non lo furono, almeno subito.
se qualcuno conosce personalmente persone che fecero in prima persona quell'esperienza sarebbe buona cosa chiedere, io non ho conoscenza diretta
ciao,
guarda io ho trovato un documento che parla di sta cosa su internet.
da quanto ho capito la proroga del tirocinio riguardò i vincitori, ossia quelli che avevano superato tutte le prove, quindi pure l'orale, e dovevano essere assunti a tempo indeterminato e invece non lo furono, almeno subito.
se qualcuno conosce personalmente persone che fecero in prima persona quell'esperienza sarebbe buona cosa chiedere, io non ho conoscenza diretta
Grazie. Chiederò agli ex colleghi in Agenzia se si ricordano di quell'anno e poi posterò sul forum.
Se non erro, i tirocinanti vincitori del 2004 stipularono un contratto tramite Italia Lavoro anzichè un contratto a tempo indeterminato. Ciò proprio per eludere il blocco delle assunzioni.
Non ricordo i dettagli della faccenda.
Per conoscenza diretta confermo quanto detto da Giallodv:
Dopo 1 anno di tirocinio è stato proposto ai vincitori un contratto di 6 mesi con Italia Lavoro.
Dopo i 6 mesi sono state fatte le assunzioni..
Ma almeno era un cnt a t.indeteminato, quì addirittura si parla di tirocinio!!
La condizione di circa 600 tirocinanti dell'Agenzia delle Entrate Dopo aver vinto un concorso,
vogliamo almeno il contratto di lavoro Troppi giovani vengono tenuti lontani dalla professione per cui si sono preparati
Gentili Signori, vi scriviamo per sottolineare la quantomeno incresciosa situazione in cui versiamo.
Siamo circa 600 giovani laureati in Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, partecipanti ad un concorso bandito nell'ottobre 2002 dall'Agenzia delle Entrate per l'assunzione a tempo indeterminato di 950 funzionari area C1, che prevedeva l'effettuazione di due prove scritte, otto mesi di tirocinio con borsa di studio pari al 70% dello stipendio previsto per la qualifica professionale per cui si concorreva, e una prova finale orale (prevista dal bando come colloquiale, ma poi trasformatasi in una sorta di esame universitario) su una notevole quantità di materie: diritto tributario, diritto civile e commerciale, elementi di diritto amministrativo, elementi di diritto penale, contabilità aziendale, organizzazione e gestione aziendale, scienza delle finanze, elementi di statistica.
Durante il tirocinio siamo stati sottoposti al giudizio di direttori e tutor, per dimostrare la professionalità acquisita. Abbiamo cambiato due Uffici Locali all'interno della regione per cui abbiamo concorso, il che per molti di noi ha significato cambiare casa e città con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Abbiamo avuto da più parti promesse, comprensione per il nostro stato, manifestazioni di soddisfazione per il nostro operato durante l'esperienza formativa; in molti all'interno dell'Agenzia delle Entrate ci hanno incoraggiato e chiesto fiducia perché stavano facendo il possibile per risolvere i nostri problemi.
Ma, sorpresa delle sorprese, lo scorso anno l'Agenzia delle Entrate ha indetto un altro concorso per l'assunzione con contratto formazione lavoro di altri 1000 funzionari area C1 sempre con tirocinio teorico pratico, questa volta di sei mesi, ma con stipendio pieno, e tutti i diritti che noi non abbiamo mai avuto: contributi previdenziali, straordinari, riposi compensativi e premi di produttività.
Durante lo scorso mese di luglio abbiamo svolto l'esame finale, abbiamo sostenuto il colloquio su tutte le materie previste dal bando e si è conclusa la procedura concorsuale, in base ai risultati della quale avremmo maturato il diritto all'assunzione a tempo indeterminato.
Se le stranezze riscontrate fino a quel momento ci avevano impensierito, quello che è successo da allora ha cominciato davvero a preoccuparci.
Ci è stato detto che per il 2004 la legge finanziaria aveva imposto il blocco delle assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato, e così nonostante avessimo diritto alla stipula di un contratto a tempo indeterminato dovevamo avere pazienza. Dopo averci lasciato a casa senza lavoro e stipendio per 4 mesi, ci è stato proposto un nuovo contratto della durata di circa 6 mesi (dal 15/9/2004 al 28/02/2005), dalla natura non ben definita (post-tirocinio o completamento formativo?), ma che in concreto prevede un progetto formativo con Italia Lavoro, organo del Ministero del Lavoro: stipendio al 90%, ancora niente contributi previdenziali (che se per i lavoratori sono un diritto ormai per noi sono una specie di utopia), nessun diritto sindacale, disciplina del tutto peculiare delle assenze, ecc. Però una cosa era chiara: il contratto era solo un escamotage in attesa della Finanziaria 2005 che avrebbe sbloccato le assunzioni.
E ora che la Finanziaria ha confermato il blocco per il 2005 e che il provvedimento è destinato ad essere ulteriormente prorogato, che cosa sarà di noi?
Siamo stanchi, finora abbiamo fatto il nostro dovere e adesso che chiediamo delle risposte dall'Agenzia ci viene detto: "non dipende da noi, purtroppo sono scelte politiche". Ok, sono problemi comunque dovuti a scelte governative, su cui l'Agenzia può (forse) ben poco. A tutt'oggi la nostra situazione è più che precaria, lavoriamo da più di 12 mesi senza aver mai avuto alcun contributo previdenziale, senza un vero contratto di lavoro, senza una parvenza di diritto, e dal 28-2-2005 saremo mandati a casa, arrivederci e grazie, nonostante abbiamo diritto ad un contratto a tempo indeterminato.
Non siamo un costo ma un investimento! Siamo tutti giovani laureati. I nostri curricula sono notevoli, con esperienze professionali o di studio di altissimo livello. Abbiamo scelto questa strada perché, come recitava il bando di concorso, "orgoglio di servire lo Stato in una delle sue organizzazioni più prestigiose ed importanti" (stante la funzione a cui l'Agenzia adempie) può davvero fare la differenza rispetto ad un altro impiego, pubblico o privato.
Ora vorremmo che l'Agenzia onorasse il suo sinallagma nei nostri confronti, prospettandoci almeno un contratto a tempo determinato, in attesa di quello a tempo indeterminato. Si, perchè i problemi politici possono pure impedirle di stipulare quest'ultimo, ma certamente non possono vietarle di assumerci a tempo determinato, con tutti i diritti degli impiegati tout court, e non solo gli obblighi. La formazione va bene, e tanta buona volontà di formarci è addirittura lusinghiera. Ma qui non si sta più parlando di formazione. Si sta parlando di lavoro. Di obiettivi da raggiungere. Di piani di ferie da concordare con gli altri colleghi, per colmare eventuali vacanze di personale. Insomma, il progetto formativo con Italia Lavoro poteva pur essere un escamotage già difficilmente digeribile in prima battuta, ma riproporcelo sarebbe davvero umiliante. Vogliamo un contratto di lavoro quanto meno a tempo determinato. Lo vogliamo subito. Riservandoci di tutelarci nelle sedi legali più opportune, qualora l'Agenzia perseverasse nel suo atteggiamento, e rifiutasse di stipularlo pur continuando a bandire altri concorsi e ad assumere, pur con altre procedure, altri funzionari.
I tirocinanti di Italia Lavoro
vincitori del secondo concorso tirocinio
per 950 funzionari Cat.C1
In una comunicazione alla Federazione Confsal-Salfi da parte del leader dell’IDV, che di seguito riportiamo integralmente, si evince che in Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, non è passata, per il momento, la proposta emendativa elaborata dal Salfi ed inviata in data 9.07.09 a diversi esponenti della maggioranza e dell’opposizione, che prevedeva l’esclusione delle Agenzie Fiscali dal blocco delle assunzioni previsto dall’articolo 17, comma 7 del D.L. n. 78/09 in corso di conversione parlamentare.
E’ stato ottenuto, per il momento, solo un risultato parziale, ma continueremo la nostra battaglia su tutti i fronti per evitare che le nuove norme abbiano ricadute negative sul comparto e danneggino le aspettative di tanti giovani e tanti lavoratori.
Dalla nota dell’IdV “In particolare, l’Italia dei Valori è intervenuta poi presso le Commissioni presentando un emendamento finalizzato all’esclusione delle Agenzie fiscali dal blocco delle assunzioni previsto per le pubbliche amministrazioni. Le Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera hanno preso in considerazione la richiesta del Gruppo dell’Italia dei Valori, che ha specificatamente segnalato, tra i propri emendamenti, la discussione relativa alle assunzioni da parte delle agenzie fiscali, ottenendo un risultato che, seppur parziale, lascia ben sperare per il futuro.
Le Commissioni hanno infatti approvato nella seduta di ieri una modifica all’articolo 17, comma 35, del D.L. 78/09 che prevede, per il personale delle Agenzie fiscali, la proroga del periodo di tirocinio fino al 31 dicembre 2009.
L’Italia dei Valori sarà pronta a sostenere i diritti dei lavoratori delle amministrazioni finanziarie in tutte le sedi istituzionali: perché i lavoratori sono il cuore della macchina fiscale e il motore della lotta all’evasione. Firmato on. A. Di Pietro.”.
La condizione di circa 600 tirocinanti dell'Agenzia delle Entrate Dopo aver vinto un concorso,
vogliamo almeno il contratto di lavoro Troppi giovani vengono tenuti lontani dalla professione per cui si sono preparati
Gentili Signori, vi scriviamo per sottolineare la quantomeno incresciosa situazione in cui versiamo.
Siamo circa 600 giovani laureati in Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, partecipanti ad un concorso bandito nell'ottobre 2002 dall'Agenzia delle Entrate per l'assunzione a tempo indeterminato di 950 funzionari area C1, che prevedeva l'effettuazione di due prove scritte, otto mesi di tirocinio con borsa di studio pari al 70% dello stipendio previsto per la qualifica professionale per cui si concorreva, e una prova finale orale (prevista dal bando come colloquiale, ma poi trasformatasi in una sorta di esame universitario) su una notevole quantità di materie: diritto tributario, diritto civile e commerciale, elementi di diritto amministrativo, elementi di diritto penale, contabilità aziendale, organizzazione e gestione aziendale, scienza delle finanze, elementi di statistica.
Durante il tirocinio siamo stati sottoposti al giudizio di direttori e tutor, per dimostrare la professionalità acquisita. Abbiamo cambiato due Uffici Locali all'interno della regione per cui abbiamo concorso, il che per molti di noi ha significato cambiare casa e città con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Abbiamo avuto da più parti promesse, comprensione per il nostro stato, manifestazioni di soddisfazione per il nostro operato durante l'esperienza formativa; in molti all'interno dell'Agenzia delle Entrate ci hanno incoraggiato e chiesto fiducia perché stavano facendo il possibile per risolvere i nostri problemi.
Ma, sorpresa delle sorprese, lo scorso anno l'Agenzia delle Entrate ha indetto un altro concorso per l'assunzione con contratto formazione lavoro di altri 1000 funzionari area C1 sempre con tirocinio teorico pratico, questa volta di sei mesi, ma con stipendio pieno, e tutti i diritti che noi non abbiamo mai avuto: contributi previdenziali, straordinari, riposi compensativi e premi di produttività.
Durante lo scorso mese di luglio abbiamo svolto l'esame finale, abbiamo sostenuto il colloquio su tutte le materie previste dal bando e si è conclusa la procedura concorsuale, in base ai risultati della quale avremmo maturato il diritto all'assunzione a tempo indeterminato.
Se le stranezze riscontrate fino a quel momento ci avevano impensierito, quello che è successo da allora ha cominciato davvero a preoccuparci.
Ci è stato detto che per il 2004 la legge finanziaria aveva imposto il blocco delle assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato, e così nonostante avessimo diritto alla stipula di un contratto a tempo indeterminato dovevamo avere pazienza. Dopo averci lasciato a casa senza lavoro e stipendio per 4 mesi, ci è stato proposto un nuovo contratto della durata di circa 6 mesi (dal 15/9/2004 al 28/02/2005), dalla natura non ben definita (post-tirocinio o completamento formativo?), ma che in concreto prevede un progetto formativo con Italia Lavoro, organo del Ministero del Lavoro: stipendio al 90%, ancora niente contributi previdenziali (che se per i lavoratori sono un diritto ormai per noi sono una specie di utopia), nessun diritto sindacale, disciplina del tutto peculiare delle assenze, ecc. Però una cosa era chiara: il contratto era solo un escamotage in attesa della Finanziaria 2005 che avrebbe sbloccato le assunzioni.
E ora che la Finanziaria ha confermato il blocco per il 2005 e che il provvedimento è destinato ad essere ulteriormente prorogato, che cosa sarà di noi?
Siamo stanchi, finora abbiamo fatto il nostro dovere e adesso che chiediamo delle risposte dall'Agenzia ci viene detto: "non dipende da noi, purtroppo sono scelte politiche". Ok, sono problemi comunque dovuti a scelte governative, su cui l'Agenzia può (forse) ben poco. A tutt'oggi la nostra situazione è più che precaria, lavoriamo da più di 12 mesi senza aver mai avuto alcun contributo previdenziale, senza un vero contratto di lavoro, senza una parvenza di diritto, e dal 28-2-2005 saremo mandati a casa, arrivederci e grazie, nonostante abbiamo diritto ad un contratto a tempo indeterminato.
Non siamo un costo ma un investimento! Siamo tutti giovani laureati. I nostri curricula sono notevoli, con esperienze professionali o di studio di altissimo livello. Abbiamo scelto questa strada perché, come recitava il bando di concorso, "orgoglio di servire lo Stato in una delle sue organizzazioni più prestigiose ed importanti" (stante la funzione a cui l'Agenzia adempie) può davvero fare la differenza rispetto ad un altro impiego, pubblico o privato.
Ora vorremmo che l'Agenzia onorasse il suo sinallagma nei nostri confronti, prospettandoci almeno un contratto a tempo determinato, in attesa di quello a tempo indeterminato. Si, perchè i problemi politici possono pure impedirle di stipulare quest'ultimo, ma certamente non possono vietarle di assumerci a tempo determinato, con tutti i diritti degli impiegati tout court, e non solo gli obblighi. La formazione va bene, e tanta buona volontà di formarci è addirittura lusinghiera. Ma qui non si sta più parlando di formazione. Si sta parlando di lavoro. Di obiettivi da raggiungere. Di piani di ferie da concordare con gli altri colleghi, per colmare eventuali vacanze di personale. Insomma, il progetto formativo con Italia Lavoro poteva pur essere un escamotage già difficilmente digeribile in prima battuta, ma riproporcelo sarebbe davvero umiliante. Vogliamo un contratto di lavoro quanto meno a tempo determinato. Lo vogliamo subito. Riservandoci di tutelarci nelle sedi legali più opportune, qualora l'Agenzia perseverasse nel suo atteggiamento, e rifiutasse di stipularlo pur continuando a bandire altri concorsi e ad assumere, pur con altre procedure, altri funzionari.
I tirocinanti di Italia Lavoro
vincitori del secondo concorso tirocinio
per 950 funzionari Cat.C1
Perchè non iniziamo seriamente a provare ad organizzarci per tutelare i nostri diritti, qualsiasi siano i contorni che questa vicenda assumerà in un futuro prossimo??? Il problema a questo punto è diventato da INTERPRETATIVO a SOSTANZIALE (alla faccia di quel che diceva Giorgetti una settimana fa, altrimenti non sarebbero stati presentati tutti gli emendamenti). Penso che a questo punto - sperando che il tutto davvero si risolva in un grandissimo abbaglio estivo - bisogna informarci a più non posso da ogni fonte, rompere le palle a chiunque, e poi, dopo aver capito, iniziare a muoverci.. La storia del 2004 la conoscevo, ed è perfettamente sovrapponibile, in potenza, alla nostra...
In una comunicazione alla Federazione Confsal-Salfi da parte del leader dell’IDV, che di seguito riportiamo integralmente, si evince che in Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, non è passata, per il momento, la proposta emendativa elaborata dal Salfi ed inviata in data 9.07.09 a diversi esponenti della maggioranza e dell’opposizione, che prevedeva l’esclusione delle Agenzie Fiscali dal blocco delle assunzioni previsto dall’articolo 17, comma 7 del D.L. n. 78/09 in corso di conversione parlamentare.
E’ stato ottenuto, per il momento, solo un risultato parziale, ma continueremo la nostra battaglia su tutti i fronti per evitare che le nuove norme abbiano ricadute negative sul comparto e danneggino le aspettative di tanti giovani e tanti lavoratori.
Dalla nota dell’IdV “In particolare, l’Italia dei Valori è intervenuta poi presso le Commissioni presentando un emendamento finalizzato all’esclusione delle Agenzie fiscali dal blocco delle assunzioni previsto per le pubbliche amministrazioni. Le Commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera hanno preso in considerazione la richiesta del Gruppo dell’Italia dei Valori, che ha specificatamente segnalato, tra i propri emendamenti, la discussione relativa alle assunzioni da parte delle agenzie fiscali, ottenendo un risultato che, seppur parziale, lascia ben sperare per il futuro.
Le Commissioni hanno infatti approvato nella seduta di ieri una modifica all’articolo 17, comma 35, del D.L. 78/09 che prevede, per il personale delle Agenzie fiscali, la proroga del periodo di tirocinio fino al 31 dicembre 2009.
L’Italia dei Valori sarà pronta a sostenere i diritti dei lavoratori delle amministrazioni finanziarie in tutte le sedi istituzionali: perché i lavoratori sono il cuore della macchina fiscale e il motore della lotta all’evasione. Firmato on. A. Di Pietro.”.
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