se non ricordo male fu dato un quiz in proposito.....
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L'angolo di ROL
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fiscalmente:
--> il contributo in c/esercizio rileva per l'importo stanziato a c.e , salvo che non sia sancita l'esclusione da imposizione dalla legge istitutiva
--> contributo in c/capitale (diversi da quelli in conto impianti) essi sono imponibili per l'ammontare percepito (cassa) nel periodo d'imposta
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioA partire dal 1° gennaio 1998, invece, i c.d. “contributi in conto impianti” non generano né sopravvenienze attive né ricavi bensì rilevano in diminuzione del costo fiscalmente riconosciuto del cespite cui afferiscono. Ciò significa che, per effetto delle modifiche intervenute, i contributi in conto impianti non assumono più autonoma rilevanza fiscale ma devono essere ripartiti in base alla vita utile del bene per il quale sono stati concessi.
https://www.agenziaentrate.gov.it/wp...nnaio+2010.pdf
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio(vedi?....segui il flusso...)
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In manette due giudici della Commissione tributaria regionale della Campania, due dipendenti amministrativi, sei imprenditori e quattro commercialisti. Il procuratore: "La corruzione era duplice, per condizionare sia l'iter procedimentale sia l'esito della causa"
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...ziari/5180599/
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioIn manette due giudici della Commissione tributaria regionale della Campania, due dipendenti amministrativi, sei imprenditori e quattro commercialisti. Il procuratore: "La corruzione era duplice, per condizionare sia l'iter procedimentale sia l'esito della causa"
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...ziari/5180599/
trasit.....
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I ricorsi tributari presentati dagli imprenditori che poi hanno corrotto giudici e dipendenti erano stati quasi tutti respinti in primo grado dalla Commissione Tributaria. I giudici indagati facevano invece parte dell’organo di controllo giurisdizionale di secondo grado che, ha spiegato il procuratore vicario, LucaMasini, “ha il dovere di verificare la fondatezza o l’infondatezza delle lamentele del contribuente sottoposto all’accertamento e quindi di mettere la parola fine. Attraverso il sistema corruttivo venivano pilotati gli iter procedimentali e prima ancora l’assegnazione delle cause e dei ricorsi ai due magistrati che si presume possano essere corrotti. L’esito favorevole per i contribuenti ribaltava la decisione assunta in primo grado”
trasit.....
con discrezione....
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