LA PROCURA
Due milioni all’ex deputato Volontè «Era al servizio dell’Azerbaijan»
Secondo i pm di Milano, che lo accusano di corruzione, l’ex deputato Udc avrebbe ricevuto una tangente da 2 milioni e 390mila euro per far bocciare in Europa il dossier sui detenuti politici. I legali: «Chiarirà»
di Giuseppe Guastella
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Furono 128 contro 79 i voti del Consiglio d’Europa che bocciarono il rapporto «Strasser» su 85 prigionieri politici in Azerbaijan. Era il 23 gennaio 2013 e quello sarebbe stato uno dei risultati ottenuti dall’allora deputato dell’Udc Luca Volontè che avrebbe ricevuto dal governo dell’Azerbaijan una tangente da due milioni e 390 mila euro per sostenere «le posizioni politiche dello Stato straniero» come componente italiano dell’Assemblea del Consiglio. Ora la Procura di Milano lo accusa di corruzione e riciclaggio.
I soldi
Il denaro, proveniente dalle casse della società di telecomunicazioni azera Baktelecom mmc, tra il 2012 e il 2014 arrivò alla società Lgv e alla Fondazione Novae Terrae, entrambe riferibili a Volontè, attraverso 18 bonifici effettuati dalle società inglesi Polux management lp e Hilux service lp e transitati dalla branca estone della Danske Bank. Operazioni bancarie «sospette» che furono intercettate dall’ Uif, l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, e segnalate alla Procura di Milano che avviò un’inchiesta sfociata a febbraio 2014 nella perquisizione da parte della Guardia di Finanza dell’abitazione di Volontè a Milano e delle sedi della società e della fondazione.
Due milioni all’ex deputato Volontè «Era al servizio dell’Azerbaijan»
Secondo i pm di Milano, che lo accusano di corruzione, l’ex deputato Udc avrebbe ricevuto una tangente da 2 milioni e 390mila euro per far bocciare in Europa il dossier sui detenuti politici. I legali: «Chiarirà»
di Giuseppe Guastella
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Furono 128 contro 79 i voti del Consiglio d’Europa che bocciarono il rapporto «Strasser» su 85 prigionieri politici in Azerbaijan. Era il 23 gennaio 2013 e quello sarebbe stato uno dei risultati ottenuti dall’allora deputato dell’Udc Luca Volontè che avrebbe ricevuto dal governo dell’Azerbaijan una tangente da due milioni e 390 mila euro per sostenere «le posizioni politiche dello Stato straniero» come componente italiano dell’Assemblea del Consiglio. Ora la Procura di Milano lo accusa di corruzione e riciclaggio.
I soldi
Il denaro, proveniente dalle casse della società di telecomunicazioni azera Baktelecom mmc, tra il 2012 e il 2014 arrivò alla società Lgv e alla Fondazione Novae Terrae, entrambe riferibili a Volontè, attraverso 18 bonifici effettuati dalle società inglesi Polux management lp e Hilux service lp e transitati dalla branca estone della Danske Bank. Operazioni bancarie «sospette» che furono intercettate dall’ Uif, l’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, e segnalate alla Procura di Milano che avviò un’inchiesta sfociata a febbraio 2014 nella perquisizione da parte della Guardia di Finanza dell’abitazione di Volontè a Milano e delle sedi della società e della fondazione.
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