...prendi nome società...e le domande...😉
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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi
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Originariamente inviato da Limavy Visualizza il messaggio...prendi nome società...e le domande...
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Originariamente inviato da Miky6565 Visualizza il messaggioCiao Rol, come va?
Domani preselettiva per funzionario contabile in Comune. Quanti ricordi estivi di contabilità...
Ciao Miky, non mi lamento...Tu domani cerca di fare il tuo e non ci pensare...Anch'io ti ricordo con piacere....
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In sede di determinazione del reddito d’impresa il valore fiscalmente riconosciuto di un bene strumentale si determina
a) In base al caso di acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti dedotti in base al valore corrente di mercato
b) In base al valore corrente di mercato
c) In base al caso di acquisto o di costruzione al lordo degli ammortamenti dedotti in base al valore corrente di mercato
In sede di determinazione del reddito d’impresa la plusvalenza coincide in caso di cessione a titolo oneroso, con la differenza tra :
a) Il corrispettivo ed il costo fiscalmente riconosciuto del bene
b) Il corrispettivo ed il costo di acquisto del bene al lordo delle quote di ammortamento dedotte
c) Il corrispettivo ed il valore normale del bene
In sede di determinazione del reddito d’impresa la destinazione a finalità extraimprenditoriali di un bene relativo all’impresa può generare minusvalenze deducibili
a) No
b) Si, ove il valore normale del bene risulti inferiore al suo costo fiscalmente riconosciuto
c) Si
In sede di determinazione del reddito d’impresa il valore fiscalmente riconosciuto di una partecipazione in una società di capitali:
a) Aumenta a seguito di versamenti eseguiti dai soci a fondo perduto nella società partecipata
b) Rimane immutato a seguito di versamenti eseguiti dai soci a fondo perduto nella società partecipata
c) Diminuisce a seguito di versamenti eseguiti dai soci a fondo perduto nella società partecipata
In sede di determinazione del reddito d’impresa il trasferimento dell’azienda per causa di morte:
a) Non determina l’emersione di plusvalenze imponibili
b) Determina una sopravvenienza attiva
c) Comporta il realizzo di una plusvalenza pari alla differenza tra il valore normale dell’azienda ed il costo fiscalmente riconosciuto ai beni che lo compongono
In sede di determinazione del reddito d’impresa nel costo dei beni fiscalmente rilevante si comprendono anche le spese generali?
a) No
b) Si
c) Si, ma solo quelle ragionevolmente imputabile al bene
In sede di determinazione del reddito d’impresa il costo dei beni fiscalmente rilevante è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione?
a) No
b) Si
c) Si, ma solo quelle ragionevolmente imputabile al bene
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http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2016/02/19/news/indagini-su-credit-suisse-evasori-alla-riscossa-1.251012
Gli evasori più furbi però hanno già trovato i primi rimedi, come spiegano a “l’Espresso” due autorevoli fiscalisti italiani: «Il titolare firma un assegno regolarmente intestato e lo passa a un fiduciario-prestanome, che poi deposita i soldi a proprio nome in un qualsiasi paradiso fiscale». Oltre a piccoli Stati come Panama o le Cayman, che restano nella lista nera internazionale senza subire sanzioni o embarghi, le mete preferite sono insospettabili istituti di nazioni europee, «in particolare Romania e Ungheria».
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Di certo i precedenti non mancano. Nella vicina San Marino, dove le norme anti-riciclaggio varate dopo i primi scandali bancari del 2008-2010 sembravano aver abolito i conti anonimi, le nuove indagini della Guardia di Finanza di Forlì hanno svelato un trucco molto simile: gli evasori più astuti e spregiudicati, compresi alcuni banchieri italiani, hanno trasferito i soldi, fino al 2014, su conti formalmente regolari, ma intestati a società fiduciarie. Cioè a casseforti anonime.Ultima modifica di ROL; 19-02-2016, 20:51.
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venerdì 19 febbraio 2016
Dopo le assoluzioni per evasione fiscale, si chiederanno al fisco italiano i 61 milioni versati dai commissari
E' una partita del tutto aperta quella che riguarda l'eventuale recupero dei milioni di euro versati dal gruppo Delta all'Agenzia delle Entrate e oggi, di fatto, dichiarati ingiustificati dopo l'assoluzione dei vertici Delta e Cassa dall'accusa di evasione fiscale. Si tratta di quasi 61 milioni di euro pagati dagli allora commissari del gruppo Delta per chiudere la vertenza aperta dal fisco italiano che contestava una serie di detrazioni considerandole illecite. Una decina di giorni fa i giudici bolognesi si sono pronunciati ritenendo invece corretto l'operato di Delta e di Cassa di Risparmio, giudicando quei denari certi e quindi deducibili. Una sentenza che, almeno sul fronte fiscale, ribalta tutto e apre un nuovo capitolo, questa volta per la restituzione di quella somma, tutt'altro che trascurabile versata a suo tempo. Secondo indiscrezioni i diretti interessati si sarebbero già mossi per dare corso ad un contenzioso con l'Agenzia delle Entrate, sulla scorta non solo della recente sentenza bolognese, ma anche del parere di illustri fiscalisti. Questione di cui è stato tempestivamente informato anche il socio di riferimento, dunque l'Eccellentissima Camera e, di conseguenza, il Governo. Come possa andare a finire è difficile prevederlo, ma la partita si annuncia sicuramente complicata. C'è da immaginare che il fisco italiano tenti in ogni modo di trattenere una cifra simile e che affili le armi legali per contestare la richiesta di restituzione. Ma forse una riflessione va fatta su quello che accadde nell'estate del 2009, quando i commissari incaricati da Banca d'Italia, Bruno Inzitari, Enzo Ortolan e Antonio Taverna, insediati il 28 maggio, decisero di aderire alla richiesta del fisco italiano e accettarono di versare subito la cifra in questione. Perchè tanta fretta? Le controversie dei contribuenti con l'Agenzia delle Entrate, solitamente, si protraggono per anni, e il pagamento avviene solo quando non si manifestano più margini di trattativa. In questo caso il negoziato, se di negoziato si può parlare, è sembrato particolarmente celere. Magari, aspettando, si sarebbe potuto evitare di pagare l'intera somma, chissà? Di fatto oggi la strada del recupero appare decisamente in salita, anche perchè, nell'occasione del versamento dei 61 milioni di euro, si e transato, ovvero si è deciso di comporre la vertenza, di chiudere la questione, e riaprirla sarà sicuramente molto complicato.Ultima modifica di ROL; 19-02-2016, 20:59.
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L’accusa sosteneva che le spese dell’attività del Gruppo Delta, in quanto svolta in forma abusiva così come contestato dalla Procura di Forlì, non potessero essere poste in deduzione nelle dichiarazioni dei redditi così configurando il reato di evasione fiscale.
Oggi è arrivata la sentenza di assoluzione dal Tribunale di Bologna perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato.
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domani operazioni sul capitale sociale......intanto (mi sa di averlo già scritto l'anno scorso..) un gioco di prestigio...
Un socio di SRL accordandosi con l’amministratore vende un bene alla società, ma non ne riceve il prezzo.(quindi il socio ha un credito con la società)La società opera un aumento di capitale sociale (per motivi vari) e consente la compensazione del credito del socio con il debito derivante dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale. Si può fare?
Qual'è l'operazione elusiva sottostante?Ultima modifica di ROL; 19-02-2016, 23:56.
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