Originariamente inviato da crash
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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi
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Originariamente inviato da sabrimpe Visualizza il messaggioe una figura tipo con s annerita......può essere lo stesso?
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Comunque io non ho capito una cosa: ma la "formula" del punteggio che qualcuno ha adoperato alla luce dei risultati della Lombardia....funziona???.....è affidabile??....come si fa a pensare che con 36 risposte giuste e 14 nulle si è dentro (ciò vuol dire con più di 25!!)??....mi sembra improbabile....anche se con i "meccanismi" di questo concorso....anche le mucche potrebbero volare....su che base è stata costruita l'equazione? solo sulle "indicazioni" dei candidati??....mi pare che ognuno abbia fornito dati contrastanti....c'è chi dice che con 39 (sicure) ha avuto 25,9...chi con 44 ha avuto 26....
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Originariamente inviato da fire954 Visualizza il messaggiocome mi ha detto un tipo che ho incontrato lì ieri....(pensate che lui lavora in Inghilterra in banca a tempo indeterminato....ma era lì perché vorrebbe tornare in Italia.....PAZZOOOOOOO)....in Inghilterra dicono che in Italia "non va avanti chi ha la conoscenza....ma chi ha "le conoscenze".....che idea che hanno di noi oltre confine....sob sob....
Cioè la traduzione "letterale" è: Qui vai avanti non in base a cosa conosci, ma in base a chi conosci!!!!
E comunque a tal proposito....io inserirei un altro detto molto "azzeccato": Ognuno vuole ciò che non ha....
Ma ci pensate a questo che lavora nella City....e vorrebbe andare a Novara a lavorare all'AE....quando probabilmente tutti gli altri mille che ieri erano lì (e non solo) pagherebbero per essere al suo posto!!!....sbattendosene dell'AE.....alla grande!!...eppure...
Probabilmente hai ragione! Molti farebbero carte false per essere al suo posto! Però... lavorare a centinaia, migliaia, km da casa, nonostante il lavoro sia ottimo, non sempre ti rende felice. Non è stato l'unico a provare il concorso con già un lavoro ottimo. C'è chi è lontano e vorrebbe tornare nel proprio paese, chi lavora nel privato (e ti assicuro ti fai un mazzo enorme nel privato!!!) e vorrebbe lavorare nel pubblico (magari prendendo gli stessi soldi o anche meno ma lavorando la metà o anche meno), ecc. Ognuno ha i suoi motivi per partecipare ad un concorso e magari la scelta non sempre è comprensibile! Ho visto gente lasciare lavori più che profittevoli per andare a fare i panettieri e pizzaioli, solo per ritrovare la serenità. Perchè ti sorprendi?
E ancora, si hai ragione molte persone in Italia vanno avanti con le conoscenze...però... ci sono tanti ragazzi che vanno avanti con le proprie forze e hanno comunque le proprie soddisfazioni. Molti dei miei amici laureati in tempi brevi e con buoni risultati oggi lavorano! Casualmente i ragazzi che hanno impiegato 5 - 6 anni o anche 7 per una triennale con voti da schifo ad oggi sono ancora li che parlano di raccomandazioni...
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Originariamente inviato da fire954 Visualizza il messaggiocome mi ha detto un tipo che ho incontrato lì ieri....(pensate che lui lavora in Inghilterra in banca a tempo indeterminato....ma era lì perché vorrebbe tornare in Italia.....PAZZOOOOOOO)....in Inghilterra dicono che in Italia "non va avanti chi ha la conoscenza....ma chi ha "le conoscenze".....che idea che hanno di noi oltre confine....sob sob....
Cioè la traduzione "letterale" è: Qui vai avanti non in base a cosa conosci, ma in base a chi conosci!!!!
E comunque a tal proposito....io inserirei un altro detto molto "azzeccato": Ognuno vuole ciò che non ha....
Ma ci pensate a questo che lavora nella City....e vorrebbe andare a Novara a lavorare all'AE....quando probabilmente tutti gli altri mille che ieri erano lì (e non solo) pagherebbero per essere al suo posto!!!....sbattendosene dell'AE.....alla grande!!...eppure...
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Originariamente inviato da fire954 Visualizza il messaggioComunque io non ho capito una cosa: ma la "formula" del punteggio che qualcuno ha adoperato alla luce dei risultati della Lombardia....funziona???.....è affidabile??....come si fa a pensare che con 36 risposte giuste e 14 nulle si è dentro (ciò vuol dire con più di 25!!)??....mi sembra improbabile....anche se con i "meccanismi" di questo concorso....anche le mucche potrebbero volare....su che base è stata costruita l'equazione? solo sulle "indicazioni" dei candidati??....mi pare che ognuno abbia fornito dati contrastanti....c'è chi dice che con 39 (sicure) ha avuto 25,9...chi con 44 ha avuto 26....
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Originariamente inviato da sabrimpe Visualizza il messaggioquello dei tecnici non lo ricordo......
LE UNITÀ DI RILEVAZIONE DEL CENSIMENTO 2011: LE FAMIGLIE
Ai fini del censimento si intende per famiglia un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione,
tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (anche se non sono ancora iscritte
nell’anagrafe della popolazione residente del Comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona.
L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello
stesso Comune, sia che si trovi in un altro Comune o all’estero.
Nel caso in cui un alloggio sia occupato da più famiglie, ciascuna di esse costituisce unità di rilevazione e quindi vengono spediti
tanti Fogli di famiglia quante sono le famiglie che risultano iscritte in anagrafe presso l’alloggio. In questo caso, in risposta alla
domanda “L’alloggio è occupato da:” ciascuna delle famiglie coabitanti nell’alloggio deve biffare la casella “Due o più famiglie
che coabitano” e riportare le informazioni relative alle altre famiglie. Nel caso in cui presso un alloggio vivano più di 4 famiglie
coabitanti, la famiglia con il codice questionario più basso sarà individuata come famiglia di riferimento. Tutte le altre famiglie
dovranno riportare il codice del questionario della famiglia di riferimento sul proprio Foglio di famiglia, indicando il cognome e
il nome dell’intestatario della famiglia di riferimento. La famiglia di riferimento dovrà invece riportare le informazioni (codice
questionario, cognome e nome dell’intestatario del Foglio di famiglia) di almeno una delle altre famiglie coabitanti. […].
Le strutture residenziali collettive sono strutture utilizzate per la dimora di ampi gruppi di persone ed eventualmente di una o più
famiglie. Sono esempi di strutture residenziali collettive gli alberghi, gli istituti di varia natura (religiosi, di cura, di assistenza,
ecc.), le strutture residenziali (ad esempio, le case di riposo per anziani), gli ospedali, i centri di accoglienza, ecc. Nell’ambito
della popolazione che vive presso le strutture residenziali collettive, è possibile distinguere: gli appartenenti a una convivenza; i
componenti di eventuali famiglie dimoranti abitualmente presso i locali della struttura. Queste ultime, ovvero le persone
dimoranti abitualmente presso strutture residenziali collettive, che vivono presso la struttura non in quanto membri di una
convivenza, ma come famiglia a sé stante, devono essere rilevate con le stesse modalità delle famiglie dimoranti abitualmente
presso un alloggio. Le famiglie che in anagrafe risultino dimoranti abitualmente presso una struttura residenziale collettiva
ricevono quindi il Foglio di famiglia, che devono compilare e restituire utilizzando i normali canali di restituzione. […] Sono
esempi di persone dimoranti abitualmente presso strutture residenziali collettive, che costituiscono famiglia a sé stante: - le
persone addette alla convivenza che abitano da sole o con i familiari nei locali della struttura (ad esempio, il custode di un
istituto religioso o di un istituto assistenziale, che viva da solo o con i familiari, presso la struttura); - le persone che hanno
dimora abituale in alberghi, pensioni e simili; le coppie di anziani che vivono come famiglia a sé stante presso strutture
residenziali per anziani.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioLE UNITÀ DI RILEVAZIONE DEL CENSIMENTO 2011: LE FAMIGLIE
Ai fini del censimento si intende per famiglia un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione,
tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (anche se non sono ancora iscritte
nell’anagrafe della popolazione residente del Comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona.
L’assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello
stesso Comune, sia che si trovi in un altro Comune o all’estero.
Nel caso in cui un alloggio sia occupato da più famiglie, ciascuna di esse costituisce unità di rilevazione e quindi vengono spediti
tanti Fogli di famiglia quante sono le famiglie che risultano iscritte in anagrafe presso l’alloggio. In questo caso, in risposta alla
domanda “L’alloggio è occupato da:” ciascuna delle famiglie coabitanti nell’alloggio deve biffare la casella “Due o più famiglie
che coabitano” e riportare le informazioni relative alle altre famiglie. Nel caso in cui presso un alloggio vivano più di 4 famiglie
coabitanti, la famiglia con il codice questionario più basso sarà individuata come famiglia di riferimento. Tutte le altre famiglie
dovranno riportare il codice del questionario della famiglia di riferimento sul proprio Foglio di famiglia, indicando il cognome e
il nome dell’intestatario della famiglia di riferimento. La famiglia di riferimento dovrà invece riportare le informazioni (codice
questionario, cognome e nome dell’intestatario del Foglio di famiglia) di almeno una delle altre famiglie coabitanti. […].
Le strutture residenziali collettive sono strutture utilizzate per la dimora di ampi gruppi di persone ed eventualmente di una o più
famiglie. Sono esempi di strutture residenziali collettive gli alberghi, gli istituti di varia natura (religiosi, di cura, di assistenza,
ecc.), le strutture residenziali (ad esempio, le case di riposo per anziani), gli ospedali, i centri di accoglienza, ecc. Nell’ambito
della popolazione che vive presso le strutture residenziali collettive, è possibile distinguere: gli appartenenti a una convivenza; i
componenti di eventuali famiglie dimoranti abitualmente presso i locali della struttura. Queste ultime, ovvero le persone
dimoranti abitualmente presso strutture residenziali collettive, che vivono presso la struttura non in quanto membri di una
convivenza, ma come famiglia a sé stante, devono essere rilevate con le stesse modalità delle famiglie dimoranti abitualmente
presso un alloggio. Le famiglie che in anagrafe risultino dimoranti abitualmente presso una struttura residenziale collettiva
ricevono quindi il Foglio di famiglia, che devono compilare e restituire utilizzando i normali canali di restituzione. […] Sono
esempi di persone dimoranti abitualmente presso strutture residenziali collettive, che costituiscono famiglia a sé stante: - le
persone addette alla convivenza che abitano da sole o con i familiari nei locali della struttura (ad esempio, il custode di un
istituto religioso o di un istituto assistenziale, che viva da solo o con i familiari, presso la struttura); - le persone che hanno
dimora abituale in alberghi, pensioni e simili; le coppie di anziani che vivono come famiglia a sé stante presso strutture
residenziali per anziani.
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