Ok, adesso mi faccio odiare e mi faccio nemici 3/4 del forum, ma tant'è. Almento joblins non potrà criticarmi, visto che sto tornando "in topic", come dicono quelli fighi che i forum li bazzicano da quando avevano il ciuccio ;p
Si sta cercando di farci assumere tutti quanti facendo pressione sull'Agenzia, tramite invio massivo di email e canali sindacali di varie sigle. Io se non passo questo tirocinio entro in depressione sul serio stavolta, per me passare significherebbe tutto e mi rendo conto che per molti altri l'assunzione ha significati ancora più profondi (penso a chi ha dei figli da mantenere soprattutto).
Ma.
In pratica cosa stiamo cercando di fare? Vogliamo cambiare le regole in corsa. Vogliamo fare quello che abbiamo tante volte criticato alla classe dirigente, a chi si fa le leggi per sistemarsi le magagne, a chi vuole cambiare le regole perché gli fa comodo non rispettare quanto già scritto, gli impegni presi.
Lo sapevamo qual era il percorso, la prova orale non è spuntata fuori all'improvviso come un delinquente lungo la via: è una quieta signora che ci aspetta paziente in fondo al cammino.
Fuor di metafora: per la maggior parte mi sembra di capire che siamo tutta gente che si è fatta il mazzo studiando, lavorando, sbattendo il naso contro le ingiustizie di abilitazioni e altri concorsi locali gestiti come cosa nostra dai potenti di turno, che mille volte ha gridato al cielo la preghiera che una volta, una sola maledettissima volta venisse rispettato quanto scritto nelle leggi, nei codici, nei bandi di concorso.
E adesso? Dove è finita quella rivendicazione di giustizia? Stiamo forse facendo quello che ha fatto l'Italia di ogni grado e livello dall'indipendenza a oggi? Giunti alle soglie di un giardinetto, vogliamo aggrapparci alla poltroncina e pretendere che ci venga lasciata usucapire sulla base di non si sa bene cosa?
E' sempre più difficile, soprattutto in questo paese, potersi guardare indietro e dire: "questo percorso l'ho lastricato col mio sudore, col mio sangue, con le mie lacrime e non mi ha aiutato nessuno". Siamo arrivati al tirocinio senza calci nel c*lo e prima ancora ci siamo fatti abilitazioni di avvocato o commercialista perdendo la vista sui libri: io l'abilitazione di avvocato l'ho fatta due volte, perché la prima volta il mio compito con quello di tanti altri non è stato manco letto. Ma l'ho rifatto. E sono arrivato all'orale e c'erano le sottocommissioni di esami, con gente che andava a chiedere le raccomandazioni nei corridoi e chi non lo faceva veniva letteralmente cacciato senza giustizia, solo perché eravamo troppi. Ho visto commissioni interrogare gente che avrebbe meritato la cattedra all'università e cacciarli senza un motivo, senza spiegazioni. Io sono finito in una commissione tra le più tranquille e me la sono potuta giocare, ho fatto il mio esame e sono riuscito a sfangarla (ma c'è stato il beota di turno che non ne sapeva una mazza e ha cercato di farmi cadere in materie neglette come Ecclesiastico!!!!!!). Ma mi capita di pensare a cosa avrei fatto se fossi finito in una delle commissioni caine: avrei resistito alla tentazione di cercare il calcio? Sarei andato al patibolo anche se ero certo che degli ignoranti mi avrebbero cacciato nonostante il mio studio, mentre le capre raccomandate si sarebbero abilitate? Non lo so e per fortuna non mi sono trovato in quella situazione. Ma sono contento di potermi girare e dire che questa abilitazione l'ho presa da solo, con le lunghe giornate estive passate a studiare con i colleghi, con la pelle bianca. Posso dire che quello che ho è frutto del mio lavoro.
E come me lo potete dire voi.
E vogliamo farci scippare tutto questo adesso, proprio a cento metri dal traguardo?
Soprattutto, vogliamo mancare di rispetto ai tanti compagni di battaglia che i quiz non li hanno superati? Sappiamo benissimo che non erano meno preparati di noi, si è trattato di millesimi di punteggio, che però hanno fatto andare avanti noi e lasciato indietro loro. E allora dobbiamo rispettarli e anche in nome loro non chiedere una sanatoria, il tanto vituperato condono: dobbiamo dimostrare a tutti loro e a quelli che il concorso non l'hanno fatto, che quelli che metteranno la firma sul contratto se lo saranno meritato, perché avranno vinto rispettando le regole e non avranno mancato di rispetto a nessumo. E se noi che scriviamo su queste pagine potremo stringere tra qualche mese quella magica penna, allora potremo girarci ancora una volta e dire: "ca**o, anche questi ultimi cento metri li ho lastricati io e non mi ha aiutato nessuno". E poi torneremo a guardare avanti, ai prossimi cento metri da lastricare... perché è tutto un lastricare, che palle! ;p
Ho fatto anche io in questi giorni i discorsi in cui ho detto "speriamo ci prendano tutti", ma non voglio che ciò avvenga come una sorta di condono, perché ci sono state pressioni e non si è rispettato il bando. Insomma, non dico che non voglio che assumano gli idonei, dico solo che il concorso prevede l'orale e questo dobbiamo fare. Poi ci sarà una graduatoria, con vincitori, idonei e non idonei. E poi la palla passerà all'Agenzia, vedranno loro cosa fare con gli idonei. I vincitori entreranno subito, gli idonei dovranno aspettare un po', magari.
E allora torniamo a studiare per rientrare tra i vincitori, che quello è il posto per cui abbiamo "buttato sangue" (liberamente tradotto dal siciliano "ghiccare sangu" ;p).
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Nel modificare il messaggio per togliere le parolacce, mi accorgo che alicebowman nel frattempo ha risposto e non posso esimermi dal ringraziarla
Si sta cercando di farci assumere tutti quanti facendo pressione sull'Agenzia, tramite invio massivo di email e canali sindacali di varie sigle. Io se non passo questo tirocinio entro in depressione sul serio stavolta, per me passare significherebbe tutto e mi rendo conto che per molti altri l'assunzione ha significati ancora più profondi (penso a chi ha dei figli da mantenere soprattutto).
Ma.
In pratica cosa stiamo cercando di fare? Vogliamo cambiare le regole in corsa. Vogliamo fare quello che abbiamo tante volte criticato alla classe dirigente, a chi si fa le leggi per sistemarsi le magagne, a chi vuole cambiare le regole perché gli fa comodo non rispettare quanto già scritto, gli impegni presi.
Lo sapevamo qual era il percorso, la prova orale non è spuntata fuori all'improvviso come un delinquente lungo la via: è una quieta signora che ci aspetta paziente in fondo al cammino.
Fuor di metafora: per la maggior parte mi sembra di capire che siamo tutta gente che si è fatta il mazzo studiando, lavorando, sbattendo il naso contro le ingiustizie di abilitazioni e altri concorsi locali gestiti come cosa nostra dai potenti di turno, che mille volte ha gridato al cielo la preghiera che una volta, una sola maledettissima volta venisse rispettato quanto scritto nelle leggi, nei codici, nei bandi di concorso.
E adesso? Dove è finita quella rivendicazione di giustizia? Stiamo forse facendo quello che ha fatto l'Italia di ogni grado e livello dall'indipendenza a oggi? Giunti alle soglie di un giardinetto, vogliamo aggrapparci alla poltroncina e pretendere che ci venga lasciata usucapire sulla base di non si sa bene cosa?
E' sempre più difficile, soprattutto in questo paese, potersi guardare indietro e dire: "questo percorso l'ho lastricato col mio sudore, col mio sangue, con le mie lacrime e non mi ha aiutato nessuno". Siamo arrivati al tirocinio senza calci nel c*lo e prima ancora ci siamo fatti abilitazioni di avvocato o commercialista perdendo la vista sui libri: io l'abilitazione di avvocato l'ho fatta due volte, perché la prima volta il mio compito con quello di tanti altri non è stato manco letto. Ma l'ho rifatto. E sono arrivato all'orale e c'erano le sottocommissioni di esami, con gente che andava a chiedere le raccomandazioni nei corridoi e chi non lo faceva veniva letteralmente cacciato senza giustizia, solo perché eravamo troppi. Ho visto commissioni interrogare gente che avrebbe meritato la cattedra all'università e cacciarli senza un motivo, senza spiegazioni. Io sono finito in una commissione tra le più tranquille e me la sono potuta giocare, ho fatto il mio esame e sono riuscito a sfangarla (ma c'è stato il beota di turno che non ne sapeva una mazza e ha cercato di farmi cadere in materie neglette come Ecclesiastico!!!!!!). Ma mi capita di pensare a cosa avrei fatto se fossi finito in una delle commissioni caine: avrei resistito alla tentazione di cercare il calcio? Sarei andato al patibolo anche se ero certo che degli ignoranti mi avrebbero cacciato nonostante il mio studio, mentre le capre raccomandate si sarebbero abilitate? Non lo so e per fortuna non mi sono trovato in quella situazione. Ma sono contento di potermi girare e dire che questa abilitazione l'ho presa da solo, con le lunghe giornate estive passate a studiare con i colleghi, con la pelle bianca. Posso dire che quello che ho è frutto del mio lavoro.
E come me lo potete dire voi.
E vogliamo farci scippare tutto questo adesso, proprio a cento metri dal traguardo?
Soprattutto, vogliamo mancare di rispetto ai tanti compagni di battaglia che i quiz non li hanno superati? Sappiamo benissimo che non erano meno preparati di noi, si è trattato di millesimi di punteggio, che però hanno fatto andare avanti noi e lasciato indietro loro. E allora dobbiamo rispettarli e anche in nome loro non chiedere una sanatoria, il tanto vituperato condono: dobbiamo dimostrare a tutti loro e a quelli che il concorso non l'hanno fatto, che quelli che metteranno la firma sul contratto se lo saranno meritato, perché avranno vinto rispettando le regole e non avranno mancato di rispetto a nessumo. E se noi che scriviamo su queste pagine potremo stringere tra qualche mese quella magica penna, allora potremo girarci ancora una volta e dire: "ca**o, anche questi ultimi cento metri li ho lastricati io e non mi ha aiutato nessuno". E poi torneremo a guardare avanti, ai prossimi cento metri da lastricare... perché è tutto un lastricare, che palle! ;p

Ho fatto anche io in questi giorni i discorsi in cui ho detto "speriamo ci prendano tutti", ma non voglio che ciò avvenga come una sorta di condono, perché ci sono state pressioni e non si è rispettato il bando. Insomma, non dico che non voglio che assumano gli idonei, dico solo che il concorso prevede l'orale e questo dobbiamo fare. Poi ci sarà una graduatoria, con vincitori, idonei e non idonei. E poi la palla passerà all'Agenzia, vedranno loro cosa fare con gli idonei. I vincitori entreranno subito, gli idonei dovranno aspettare un po', magari.
E allora torniamo a studiare per rientrare tra i vincitori, che quello è il posto per cui abbiamo "buttato sangue" (liberamente tradotto dal siciliano "ghiccare sangu" ;p).
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Nel modificare il messaggio per togliere le parolacce, mi accorgo che alicebowman nel frattempo ha risposto e non posso esimermi dal ringraziarla

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