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    Giustizia: 6 agenti di Polizia Penitenziaria suicidi da gennaio

    Agi, 5 luglio 2008

    Dieci casi dal dicembre del 2007 ad oggi, sei nei soli primi mesi del
    2008, sessantaquattro negli ultimi 10 anni, dal 1997 al 2007. Tanti,
    troppi sono i suicidi commessi dal personale di polizia penitenziaria in
    servizio nei vari penitenziari italiani, suicidi nati dal forte stress che
    si respira, palpabile, all’interno delle carceri e che non a caso colpisce
    in misura maggiore le figure apicali del corpo di polizia penitenziaria:
    anche oggi a morire è stato un ispettore superiore, che ha scelto di
    uccidersi a Rebibbia dopo essersi recato regolarmente al lavoro e avere
    ritirato in Direzione la pistola di ordinanza. Chiusosi nella sua stanza,
    si è sparato allo sterno.
    Dal dicembre 2007, spiega l’Osapp, a oggi ben 10 Baschi Azzurri in
    servizio nei vari penitenziari italiani si sono tolti la vita. Nei primi
    sei mesi del 2008 in sei hanno deciso di uccidersi: una media tonda, uno
    al mese in modo trasversale per tutta l’Italia, per una volta con poche
    differenze tra il Nord e il Sud. Il primo di gennaio del 2008 a Sassari si
    è ammazzato Luigi Pintus, sovraintendente di polizia penitenziaria. Poi a
    Ferrara a farla finita è stato l’ispettore Agostino De Nicola, 47 anni. Il
    3 e 4 aprile scorso, nel giro di poche ore, si sono tolti la vita un
    assistente capo di 46 anni, in servizio presso la casa circondariale di
    Biella e un ispettore che lavorava nell’istituto di pena di Matera.
    Il 31 maggio, nel carcere di Cosenza, Fabrizia Germanese, 44 anni, agente
    della polizia penitenziaria arrestata dai colleghi della squadra mobile
    della Questura di Cosenza perché trovata in possesso di nove chilogrammi
    di eroina, si uccide in carcere: già nei primi minuti dopo l’arresto la
    donna aveva mostrato segni di fragilità, durante l’interrogatorio era
    scoppiata in un pianto dirotto. Poi, nonostante fosse stato predisposto un
    servizio di sorveglianza speciale, ha trovato il modo di impiccarsi nella
    sua cella. E oggi la morte è arrivata a Rebibbia.

    Uil su suicidio a Rebibbia: preoccupa silenzio Alfano

    "Che il ministro Alfano sia una persona attiva e attenta lo dimostra
    l’intensa attività svolta in queste settimane. Per questo ci preoccupa
    ancor più il suo silenzio sul fronte carceri. Un silenzio che è
    dell’intero Governo. Intanto, però, si continua a morire". A dichiararlo è
    il segretario generale della Uil Pa penitenziari, Eugenio Sarno, "molto
    preoccupato" di fronte all’ennesimo suicidio di un poliziotto
    penitenziario avvenuto stamane a Rebibbia.
    "Ovviamente esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai familiari e ai
    colleghi di Rebibbia - afferma Sarno - e io continuo a pensare che non è
    giusto strumentalizzare queste tragedie, ciò però non può costituire
    l’alibi per giustificare il silenzio delle istituzioni, ministro in
    primis". Sul fenomeno dei suicidi nella Polizia Penitenziaria, ricorda
    Sarno, il Dap e i sindacati avevano trovato una intesa di massima per i
    primi interventi: "con il capo del Dipartimento Ettore Ferrara -
    sottolinea il sindacalista - avevamo concordato una serie di iniziative
    anche di sostegno psicologico al personale, è evidente che le ultime
    vicende che investono il Dap rischiano di bloccare tutto.
    Anche per questo ho definito infelice la scelta del ministro Alfano di
    avvicendare, in questo momento, il capo del Dap. Forse sarebbe stato più
    opportuno rendere operative le deleghe ai sottosegretari e consentire loro
    di agire in tempo e per tempo". La Uil Penitenziari, quindi, torna a
    denunciare il "crescente malessere" negli istituti di pena che, secondo
    Sarno, "porterà dritto dritto alle rivolte".
    Sono 73, secondo le stime del sindacato, gli agenti penitenziari feriti
    negli ultimi tre mesi a causa di aggressioni da parte di detenuti "e
    nessuno da destra o da sinistra - rileva il leader del sindacato - ha
    sentito il bisogno o il dovere di testimoniare la solidarietà verso
    operatori dello Stato che ogni giorno varcano i confini della società
    civile per approdare, e lavorare, in quelle città fantasma che sono i
    nostri istituti di pena".

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      Per DeDola:
      ha mandato le e mail a quei sindacati? fammi sapere nel caso lo faccio io... solo per conoscenza.....a dopozzzzzzzz

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        Originariamente inviato da VeNuSsS Visualizza il messaggio
        Per DeDola:
        ha mandato le e mail a quei sindacati? fammi sapere nel caso lo faccio io... solo per conoscenza.....a dopozzzzzzzz
        Eccomi, appena tornata! No, non preoccuparti le mando io nel pomeriggio. Bacio

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          FEDERAZIONE CONFSAL - UNSA Coordinamento Nazionale Giustizia Via della Trinità dei Pellegrini, 1 – 00186 Roma Tel. 06/6876650 · 06/6876662 - Fax 06/6878819 www.sagunsa.itinfo@sagunsa.it Roma, 7 luglio 2008. AL PRESIDENTE DELLA II COMMISSIONE GIUSTIZIA On. Avv. Giulia BONGIORNO CAMERA DEI DEPUTATI – ROMA OGGETTO: richiesta di audizione. La scrivente organizzazione sindacale, fortemente rappresentativa nell’ambito dell’amministrazione della Giustizia, si rivolge alla S.V. perché voglia concedere un’audizione al fine di poterLe illustrare le irrisolte problematiche che assillano le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero della Giustizia e degli uffici periferici. Dopo pochissimi giorni dall’insediamento del’attuale Governo, questa O.S. aveva inoltrato al ministro Alfano una nota con la quale si rappresentavano quelle che, a proprio giudizio, erano le necessità più impellenti che richiedevano un pronto e concreto intervento dell’Amministrazione. Detta nota si concludeva con l’auspicio di un riscontro da parte del Ministro, che però ad oggi non vi è stato. Altro intervento presso il Ministro veniva fatto il 22.5.2008, in relazione agli effetti che le norme contenute nel c.d. "pacchetto sicurezza"avrebbero potuto produrre all’interno degli uffici giudiziari e degli Istituti e servizi penitenziari. Quest’ultima nota si concludeva con richiesta al Ministro di voler convocare, prima dell’iter parlamentare del provvedimento, un tavolo con le oo.ss. al fine di ascoltare e cogliere eventuali suggerimenti che provenissero dalle stesse. Dal ministero, però, nessun riscontro. Un’ultima nota, quella del 30 giugno 2008, veniva inoltrata sia al ministro Alfano che al sottosegretario Caliendo (nel frattempo destinatario della delega per il personale), con la esplicita richiesta di istituzione di uno o più tavoli di trattativa finalizzati alla individuazione delle concrete soluzioni assolutamente indispensabili per il buon funzionamento della Giustizia. Ad oggi, purtroppo, anche detta ultima richiesta è rimasta inevasa.
          Tuttavia, nonostante i ripetuti inviti al dialogo ed alla collaborazione proposti da questa O.S., il Ministero della Giustizia ha convocato un tavolo per il prossimo 22 luglio, finalizzato ad una sostanziale "presa d’atto" degli ulteriori tagli degli organici che si intenderebbero fare, a prescindere da qualsivoglia confronto sulle effettive priorità. In conseguenza di tale modo d’agire, questa organizzazione sindacale, lo scorso 3 luglio 2008, non ha potuto fare a meno di dichiarare lo stato di agitazione di tutti i dipendenti del Ministero della Giustizia. Ora, prima che qualunque tipo di provvedimento, d’iniziativa governativa e/o parlamentare, possa giungere all’esame di codesta Commissione, la CONFSAL-UNSA-GIUSTIZIA avanza la presente richiesta di audizione, con l’auspicio che almeno una delle figure istituzionali interpellate possa trovare un po’ di tempo per ascoltare ciò che ha da dire chi ha l’onore e l’onere di rappresentare una larga parte dei lavoratori della Giustizia. Con i migliori saluti. IL SEGRETARIO NAZIONALE Massimo BATTAGLIA

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            Eccomi, appena tornata! No, non preoccuparti le mando io nel pomeriggio. Bacio
            OKi..a dopo caraaaaaa

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              Coodinamento Penitenziari C.Ministeri
              PER LA TUTELA DEL SERVIZIO PUBBLICO !!
              Il Decreto n.112 del 25 giugno 2008, cosiddetto Tremonti, in materia di “sviluppo
              economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e
              perequazione tributaria”, interviene in maniera pesantissima su tutto il mondo del lavoro
              pubblico .
              Si conferma, così, l’obiettivo del Governo e della campagna denigratoria avviata contro i
              lavoratori del pubblico impiego esplicandosi con una modalità pregna di acrimonia senza
              precedenti.
              Si vuole smantellare il lavoro pubblico
              Si attacca la contrattazione
              Si attacca l’azione sindacale e la sua funzione sociale
              Si minano i valori e i diritti fondamentali di cittadinanza
              Si vogliono trasformare i servizi in monopoli privati

              In maniera
              demagogica il Governo proclama efficienza, produttività, valutazione del
              merito, sostenute ed affermate anche dai contratti collettivi nazionali di lavoro, con il
              decreto Tremonti si paralizzano le Amministrazioni e si mortificano i lavoratori.


              BLOCCO DELLE ASSUNZIONI - metterà definitivamente in ginocchio
              qualsiasi miglioramento di organizzazione e del servizio negli Istituti
              penitenziari e negli Uepe già fortemente in affanno per la grave carenza di
              organico su tutto il territorio nazionale, che al nord supera il 50%,


              TAGLIO DELLE RISORSE PER I BENI E SERVIZI - metterà a serio
              rischio non solo l’operatività quotidiana ma anche il mandato istituzionale


              ULTERIORE RIDUZIONE DEL 10% DEL F.U.A.- le somme per la
              contrattazione di posto di lavoro delle RSU saranno fortemente esigue e sarà
              a rischio il nuovo contratto integrativo per quanto riguarda la progressione
              nelle aree.


              PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO - inasprimento
              delle norme relative alle assenze per malattia e dei permessi retribuiti,
              modifica del Part-time


              RILANCIO DELLE PRIVATIZZAZIONI - IL Ministro Brunetta ha già avuto
              un’idea riguardo le carceri “ abbiamo tanti villaggi turistici dismessi,
              riconvertiamoli affidandoli a controllori privati”(L’Espresso)
              nel penitenziario l’effetto sarà devastante!!
              BISOGNA FERMARLI !!!
              FACCIAMO IN MODO CHE IL DECRETO NON DIVENTI LEGGE
              La FpCGIL invita le RSU ad organizzare in tutti i posti di lavoro una capillare
              campagna di informazione rivolta alle lavoratrici ed ai lavoratori con le modalità
              che riterranno più opportune e più efficaci.
              Occorre far sentire il dissenso e rappresentare l’indignazione inviando fax e email
              alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Giustizia Alfano.

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                azz Venussss....quello che hai postato è un bollettino di guerra!
                gli amici vanno e vengono........i nemici si accumulano!

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                  Originariamente inviato da goku Visualizza il messaggio
                  azz Venussss....quello che hai postato è un bollettino di guerra!
                  Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.... io penso che dovremmo attivarci tutti noi del forum ma tutti tutti intasando di e mail la presidenza del consiglio dei ministri e del ministro alfano..che ne pensi? e far sbloccare sti benedetti turn over per farci assumere tutti!...
                  Pensavo e se scrivessimo una lettera uguale per tutti ma che couascuno provvedera' ad inoltrare singolarmente? postatndola sul forum in modo che tutti possano inoltrarla..... eh?

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                    Originariamente inviato da VeNuSsS Visualizza il messaggio
                    Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.... io penso che dovremmo attivarci tutti noi del forum ma tutti tutti intasando di e mail la presidenza del consiglio dei ministri e del ministro alfano..che ne pensi? e far sbloccare sti benedetti turn over per farci assumere tutti!...
                    Pensavo e se scrivessimo una lettera uguale per tutti ma che couascuno provvedera' ad inoltrare singolarmente? postatndola sul forum in modo che tutti possano inoltrarla..... eh?
                    Appena spedita alla CGIL ed al SAGUNSA, non so se sia il caso di mandarla anche al Sappe, tu che dici? Sto per inviarla alla CISL

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                      Originariamente inviato da dede Visualizza il messaggio
                      Appena spedita alla CGIL ed al SAGUNSA, non so se sia il caso di mandarla anche al Sappe, tu che dici? Sto per inviarla alla CISL
                      Anche al sappe mandala..... io ho gia' inoltrato alla redazione del giornale... se vedi la tua e mail trovi cio' che le ho scritto

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                      Sto operando...
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