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    #41
    la mia esperienza

    In realtà il discorso é infinitamente più complesso e complicato, é talmente difficile da descrivere in un forum che in realtà é più facile scrivere una tesi di laurea o un libro, anzi un'enciclopedia.

    Il "fannulismo" NON é una novità editoriale (e anche lucrosa) inventata dal "Dott." Pietro Ichino.

    Il "basso rendimento" dei dipendenti pubblici NON é un qualcosa determinata SOLO dalla incapacità dei dipendenti, dallo stipendio basso ecc...

    Ho solo 2 anni di esperienza nel settore pubblico, ma credo che ho tantissimi elementi per scrivere tanti libri o tesi di laurea sul lavoro pubblico.

    Ora l'unica cosa che mi viene in mente per farvi capire come la penso, visto che in un forum é molto difficile esprimere in quattro righe questo argomento: se volete vi posso inviare via mail la mia tesi di laurea di ricerca che avevo scritto nel 2004 (un pò vecchia ma pur sempre attualissima).

    In quella tesi intitolata "il controllo di gestione nell'amministrazione del governo locale" intervistai dirigenti, funzionari, responsabili di servizio, p.o. di una decina di enti locali e trovai davvero tantissime notizie interessanti, alla portata di qualsiasi cittadino. La tesi alla fine fu circa 400 pagine, tante forse troppe ma sono strafelice per quel lavoro di Verità che ho fatto da solo, con le mie mani. Quella tesi fu una vera e propria lezione di vita: pensavo che i libri di diritto rispecchiassero la realtà (che scemo!) in realtà come ben sapete la realtà é infinitamente volte diversa da quella che abbiamo studiato sui libri.

    Ora che ho 2 anni di P.A. alle spalle non vedo l'ora di fare un'altra tesi di ricerca, questa volta voglio buttarmi nell'analisi del lavoro pubblico (nella tesi del 2004 avevo già accennato l'argomento, e già avevo scovato elementi interessanti). Sarà un lavoro immenso e lunghissimo, ma sarà davvero un piacere scriverla.
    Ultima modifica di amgspa; 30-07-2007, 13:35.

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      #42
      Originariamente inviato da Wexford Visualizza il messaggio
      Mi inserisco in questa discussione per farvi presente una cosa. Sono intervenuti molti che gia' lavorano nella PA per vantare i pregi del lavoro nella PA. Fin qui nulla da dire. Ma per quanto riguarda il tema "fannulloni nelle PA" silenzio assoluto. Io, da gente che lavora nella PA seriamente ( penso ce ne siano molti), mi aspetterei, oltre alle sterili proteste nei forum, degli interventi piu' concreti per salvaguardare la vs. onorabilita'. Ma su questo fate orecchie da mercante. Siete voi che ci lavorate seriamente nelle PA che dovete battervi per far sì che non capitino casi come quelli che vengono alla ribalta nella cronaca nazionale e locale, casi che infangano TUTTA la PA, anche voi che svolgete bene il vs. lavoro.
      Invece sembra non vi tocchi minimamente, ve ne uscite tutti col dire "io non mi scuoto tanto, tanto so di lavorare, mica sono come "quellI".. E no, non ci siamo, troppo facile.
      Non potete aspettare che le cose cambino per "decreto".
      Mai sentito di dipendenti PA che dopo gli scandali abbiano chiesto alle loro rappresenze sindacali o ai partiti di cambiare e spingere per eliminare certe situazioni, certi privilegi!! Anzi, spesso subentra la "soliderieta'" di casta.
      Il rispetto dei cittadini italiani nei vs. confronti va riguadagnato e il compito spetta a voi soltanto e a chi vi rappresenta.
      Se è per questo non ho mai neppure sentito di un dipendente di un privato che sisia lamentato o che abbia denunciato il proprio capo perché gli da un fuori busta. Oppure non ho mai sentito un imprenditore che ne ha denunciato un altro sapendo che questo non pagava le tasse.

      Credo che il detto "chi si fa i ca22i suoi campa 100 anni" spinga molte persone a credere (e perchè criticarle?) che l'importante sia fare con coscienza il proprio lavoro.
      Naturale che ognuno di noi conosca persone che il proprio lavoro non lo fanno o non lo fanno in toto. Ma la delazione è una cosa spregevole, qualunque sia la motivazione che ti spinge.
      Altra cosa è costruire un sistema più equo, che favorisca quelli che lavorano (es. stipendio base basso e incentivi cospiqui alla presenza giornaliera), oppure un adeguato controllo sulla produttività da parte dei superiori.
      Ma la delazione no. Non è il metodo giusto.
      E' chiaro che ognuno di noi, chiunque lavori per una P.A. vorrebbe lavorare quanto il proprio vicino di scrivania (un po' per uno e lavoriamo di meno entrambi) ma è altrettanto chiaro che se i dirigenti non prendono provvedimenti, è inutile combattere contro i mulini a vento.
      Poi, sai qual'è la cosa più assurda?
      Il mio dirigente da sette anni da parere negativo al mio trasferimento perché dice che lavoro quanto 3 persone. Quindi oltre al danno, molto spesso si aggiunge la beffa.
      Master(Pi)card

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        #43
        che sciocchezze! ho letto tutti i post, e voglio portare anche io qui la mia esperienza. Entrata nel pubblico a 25 anni con una laurea in economia, guadagnavo intorno ai 1100 euro al mese.
        ho vinto un concorso interno diventando responsabile di ufficio a 30 anni, per merito e non per anzianità evidentemente....ora sono titolare di posizione organizzativa e tra indennità/progetti/risultato porto a casa quasi 2000 euro. ho 31, il mio lavoro mi piace, lavoro 36 ore la settimana, 32 giorni lavorativi di ferie all'anno, malattia, permessi, congedi...tutti i diritti. FAccio un lavoro stimolante, che mi consente di relazionarmi con tanta gente, di studiare parecchia normativa, di tenermi costantemente aggiornata. ho frequentato diversi incontri di formazione nell'ultimo anno. sono fortunata certo, ma vi assicuro non sono una mosca bianca, colleghi soddisfatti intorno a me ne vedo parecchi. sono ormai 6 anni che lavoro nel pubblico e vi assicuro che oltre a rappresentare un posto sicuro può dare tante soddisfazioni.
        certo se il desiderio è guadagnare 3000 euro al mese....ci sono sempre i concorsi da dirigente. cmq tutti questi che nel privato guadagnano 3000 euro non so dove li conoscete....o avete mai provato a chiedergli quante ore lavorano e a che livelli di stress? un caro saluto a tutti

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          #44
          E' strano, quando leggo gli interventi di chi lavora nella PA sento solo menzionare la parola DIRITTI e mai i DOVERI. Questa mi sembra la cartina di tornasole delle situazione attuale in Italia ....

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            #45
            pubblico?no grazie

            Carissima dona, cio' che differenzia il settore pubblico dal privato è che nel pubblico spesso le CAPACITà non sono un requisito (mi sono trovato una odontoiatra all'ospedale che ne sapevo piu' di lei...e tanti altri esempi...)
            Nel privato gli scarsi non trovano posti se non da "asini" a fare lavori come macchine.

            Nel pubblico anche un asino potrebbe mirare a posti da dirigenti ec.Nel privato cio' non accade quasi mai.

            a me piace la gente che svolge il proprio lavoro con le necessarie capacità. la volontà, l'impegno non basta.
            Perciò io odio il settore pubblico.Odio che nessuno controlli l'operato di un dipendente statale.E' come se non lavorassi.
            AMMIRO coloro che lavorano in aziende private (inclusi carpentieri, fabbri,falegnami, pittori) che lavorano ad esempio in cantieri edili,stradali, navali... è gente che ha delle capacità spesso molto interessanti.capacità che ne permettono l'assunzione. al comune,all'università etc invece prendono coloro che hanno studiato (=imparato a memoria dei libri e dei concetti).
            sono molto piu' affascinato da un maestro d'arte che da un banale dipendente pubblico.
            Non è lavoro il vostro.Non ci prendiamo in giro con chi lavora veramente.
            Un cuoco... beh sì un cuoco è 1252336 volte piu' capace e utile rispetto a chi lavora alle poste a smistare lettere. eppure alle poste ha un posto diciamo quasi statale... il cuoco lavora nel suo ristorantello o alle dipendenze... ma se è un buon cuoco si mangia il banale diplomato che scrive la scartoffia al comune .
            Non mischiamo la ***** con la cioccolata.
            Grazie.

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              #46
              mi sembra un'interpretazione un po' di comodo.
              i doveri li abbiamo tutti, nel pubblico come nel privato, e guarda un po'...in teoria anche per i diritti dovrebbe essere così. le risposte, come la mia, che sottolineano che nel pubblico dei tuoi diritti ne puoi godere, sono solo in risposta alla provocazione di lasciar perdere e di non fare concorsi. Leggi tutto e non solo quello che ti fa comodo: il fatto di avere un lavoro gratificante, ha evidentemente comportato anni di studio per i concorsi, interni o esterni, e non ci si mantiene aggiornati per grazia ricevuta, ma studiando, leggendo e cercando di tenersi aggiornati anche fuori dall'orario di lavoro. Sei davvero convinto che in Italia le cose vadano male perchè i dipendenti pubblici hanno diritti e non doveri? se ti fermi a riflettere non puoi non renderti conto che il motivo non può essere solo questo..
              e con questonon voglio assolutamente dire che tutto fili lisci nel pubblico impiego e che ci siano ampi margini di miglioramento..
              ma il populismo con cui ultimamente il dito è sempre puntato sui dipendenti pubblici mi fa ridere. se i giovani pensassero a lottare perchè i diritti fossero di tutti e non invece a seguire professori universitari profumatamente pagati dal sistema che condannano....

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                #47
                vedi carissimo polemico, potrei anche sprecare il mio tempo e la mia fatica a risponderti...ma dopo tanti anni ho capito, ormai, che difendersi dall'invidia dell'altrui incapacità, è soltanto un esercizio di stile che non appaga.
                Spero che diventerai uno chef, o un maesto d'arte, come dici tu. Da cotanta sapienza non mi aspetto di meno.

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                  #48
                  Originariamente inviato da dona Visualizza il messaggio
                  vedi carissimo polemico, potrei anche sprecare il mio tempo e la mia fatica a risponderti...ma dopo tanti anni ho capito, ormai, che difendersi dall'invidia dell'altrui incapacità, è soltanto un esercizio di stile che non appaga.
                  Spero che diventerai uno chef, o un maesto d'arte, come dici tu. Da cotanta sapienza non mi aspetto di meno.
                  Letto e sottoscritto.
                  Master(Pi)card

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                    #49
                    Peccato che la discussione abbia preso la solita piega della rincorsa a chi "ha piu' ragione", di scarso interesse, almeno per me.
                    Io l'avrei intitolata meglio:
                    "LASCIATE PERDERE I CONCORSI PUBBLICI, TANTO L'ASSUNZIONE NON LA VEDRETE PRIMA DI LUNGHISSIMI ANNI".

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                      #50
                      Confermo a pieno!
                      Io sono in attesa di essere chiamato da ormai un anno rispetto all'uscita delle graduatorie. La situazione non è certo incoraggiante se penso che ho speso un paio di anni (non retribuiti) per studiare. Poi, devo mettere in conto che guadagno circa tremila euro netti al mese (stipendio raggiunto dopo dieci anni di lavoro nel privato) e che nella PA prenderò molti meno soldi.

                      Tuttavia anch'io ho preferito provare a valorizzare la proria famiglia e il tempo libero a costo di sacrificare soldi e carriera (sebbene sempre insicuri).

                      Spero di aver fatto la scleta giusta e in fin dei conti, forse, non è il traguardo ciò che conta ... ma il percorso.

                      Cari saluti a tutta la lista.

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