Il mercato del lavoro non è un unico blocco, ma ha molti segmenti.
Differisce dal punto divista geografico (a Nord è diverso da quello del Sud), dalle figure ricercate (un conto la ricerca di ingegneri, un conto quella di laureati in economia, ecc.), dal tipo di aziende che domandano lavoro (se è una PMI oppure una società quotata in Borsa, oppure se è una società industriale, finanziaria-creditizia o di consulenza), dal tipo di professionalità ricercata (un istituto di credito ricerca, tra i laureati, sia personale per il front office che analisti finanziari. Ed è superfluo sottolineare le differenze).
Ognuno di questi segmenti è caratterizzato da elementi differenti: prospettive di carriera, ammontare degli stipendi, ecc.
Una piccola impresa del Nord-Est è molto più flessibile e gestita in maniera personale dal prprietario che, quindi, è anche amministratore. E generalmente non è molto gratificante.
Lavorare invece per una società di consulenza è totalmente differente: lo stipendio iniziale è basso, ma nel giro di alcuni anni si arriva a livelli accettabili, e poi il curriculum diviene di tutto rispetto. Perciò in queste società avviene un elevato turn over dei lavoratori: dopo pochi anni si cambia per altre società che offrono condizioni concorrenziali.
L'unica costante sono i turni di lavoro: elevati per ogni segmento.
Naturalmente cambia anche la possibilità di accesso: in una PMI è molto più semplice che in una società quotata. C'è molta più concorrenza e si è sottoposti a selezioni molto più "selettive".
Non è così semplice da ridurre il discorso a lavoro nel privato vs. lavoro nel pubblico.
UIn buon posto nel privato vale molto di più della partecipazione ad un concorso pubblico. Nel pubblico impiego, poi, le possibilità di carriera sono pratcamente assenti. Qualche scatto di stipendio dovuto all'anzianità è tutto quello che offre. I concorsi interni sono solo per anzianità e sono per titoli. Anzi, si dovrebbe dire per titolo, perchè l'unico titolo valutato è l'anzianità. E la meritocrazia va a farsi benedire. Puoi essere molto più produttivo del tuo collega lavativo (e questo è anche il motivo per cui ti è antipatico), però lui è stato assunto prima di te quindi vince il concorso interno al posto tuo. Se ci metti che fu anche assunto tramite raccomandazioni, allora ti conviene prendere le medicine per l'ulcera.
Ripeto, anche nel privato ci sono tante situazioni, però non bisogna generalizzare.
Differisce dal punto divista geografico (a Nord è diverso da quello del Sud), dalle figure ricercate (un conto la ricerca di ingegneri, un conto quella di laureati in economia, ecc.), dal tipo di aziende che domandano lavoro (se è una PMI oppure una società quotata in Borsa, oppure se è una società industriale, finanziaria-creditizia o di consulenza), dal tipo di professionalità ricercata (un istituto di credito ricerca, tra i laureati, sia personale per il front office che analisti finanziari. Ed è superfluo sottolineare le differenze).
Ognuno di questi segmenti è caratterizzato da elementi differenti: prospettive di carriera, ammontare degli stipendi, ecc.
Una piccola impresa del Nord-Est è molto più flessibile e gestita in maniera personale dal prprietario che, quindi, è anche amministratore. E generalmente non è molto gratificante.
Lavorare invece per una società di consulenza è totalmente differente: lo stipendio iniziale è basso, ma nel giro di alcuni anni si arriva a livelli accettabili, e poi il curriculum diviene di tutto rispetto. Perciò in queste società avviene un elevato turn over dei lavoratori: dopo pochi anni si cambia per altre società che offrono condizioni concorrenziali.
L'unica costante sono i turni di lavoro: elevati per ogni segmento.
Naturalmente cambia anche la possibilità di accesso: in una PMI è molto più semplice che in una società quotata. C'è molta più concorrenza e si è sottoposti a selezioni molto più "selettive".
Non è così semplice da ridurre il discorso a lavoro nel privato vs. lavoro nel pubblico.
UIn buon posto nel privato vale molto di più della partecipazione ad un concorso pubblico. Nel pubblico impiego, poi, le possibilità di carriera sono pratcamente assenti. Qualche scatto di stipendio dovuto all'anzianità è tutto quello che offre. I concorsi interni sono solo per anzianità e sono per titoli. Anzi, si dovrebbe dire per titolo, perchè l'unico titolo valutato è l'anzianità. E la meritocrazia va a farsi benedire. Puoi essere molto più produttivo del tuo collega lavativo (e questo è anche il motivo per cui ti è antipatico), però lui è stato assunto prima di te quindi vince il concorso interno al posto tuo. Se ci metti che fu anche assunto tramite raccomandazioni, allora ti conviene prendere le medicine per l'ulcera.
Ripeto, anche nel privato ci sono tante situazioni, però non bisogna generalizzare.
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