annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Assunzione di 40 vice assistenti Banca d'Italia

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

    Forse avrei fatto meglio a lasciar decantare le polemiche, affidando la mia posizione sulle diatribe che hanno costellato queste ultime pagine a una decisa approvazione dei contenuti del penultimo post di bludsak, ma alcune affermazioni reclamano soddisfazione, perciò eccomi qua di nuovo. ;-)
    Evidentemente, qualcuno ha voluto sottolineare fin troppo la mia definizione colorita e pittoresca della Filiale di Piacenza, da me associata al termine “bolgia”, quando in realtà il mio sfogo scatenante la bagarre di cui sopra era legato in via esclusiva a una critica inerente alla politica della Banca in materia di assegnazioni.
    Ho in seguito specificato, su richiesta di chiarimenti, che “…ho utilizzato la locuzione "bolgia piacentina" non solo perché la Filiale relativa fa ampio sfoggio di tutti i difetti standard delle STC, ma anche per la presenza di una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale.”. Ricordo che, pochi post prima, falbi-confsal aveva suggerito che avessi fatto ricorso alla parola: “"Bolgia" forse perché è una STC, quindi in pratica si conta soltanto. Da un lato c'è il lavoro alienante, dall'altro un notevole ristoro economico.”, quest’ultima caratteristica da me prontamente confermata. bludsak ha anche ricordato che: “Si era già parlato piuttosto male di Piacenza qualche milione di post fa: usando Piacenza come chiave dovresti poter trovare qualcosa (oltre all'importanza del parere di mmax);…”. Vi consiglio, se l’argomento vi interessa così visceralmente, di concretizzare la proposta di bludsak per conoscere il parere di altre campane –non dimenticate di prendere con le pinze le testimonianze un po’ datate-.
    Stante questa doverosa premessa, veniamo ai fatti: a seguito della discussione sopra accennata, si sono susseguiti alcuni post, prima di strider, quindi di grog, in cui gli autori si sono dilettati nel tentativo di “screditare” la mia percezione della Filiale di Piacenza, nel caso di strider con argomentazioni a mio parere non pertinenti, rilievo che anche bludsak non ha mancato di rimarcare. A quel punto è entrato in gioco grog, il quale ha scritto:
    1- “Mi sento chiamato in causa in quanto parte di quei 4/6 che non ritengono di essere confinati in una "bolgia" dantesca.”
    Non comprendo come ciò che ho detto a riguardo ti abbia fatto sentire catapultato a forza nella discussione, di certo non era mia intenzione cooptarti. Voglio inoltre farti notare che io ho affermato che “non più dei 4/6 dei neofiti si trovano "perfettamente a proprio agio" in quel di Piacenza.”, ma ora tu mi assicuri che esattamente 4/6 di essi non ritengono di essere confinati in una "bolgia" dantesca -di nuovo un rimando evitabile a un’espressione il cui senso avevo già da tempo specificato-.
    2- “Comincio con l'appoggiare, se mai ne avesse bisogno, il collega Strider nel suo intento di smontare delle considerazioni frutto di una insoddisfazione del tutto personale.”
    Per quanto precedentemente riportato, credo che Strider ne avesse decisamente bisogno. Poi, ovvio che si sia trattato di considerazioni frutto di una insoddisfazione del tutto personale, ma che mi accomuna ad alcuni compagni di ventura, così come le tue sono frutto di una soddisfazione del tutto personale che si riscontra in altri colleghi -probabilmente, lo ammetto, la maggioranza della compagine piacentina, anche se non ne sono del tutto sicuro-.
    3- “Le tue valutazioni, a mio parere non ancorate ad una situazione oggettiva dell'ambiente di lavoro e in larga parte fuorvianti per i futuri neoassunti, gettano benzina sul fuoco di una cattiva (e, sembra, diffusa all'interno della Banca) opinione sulla filiale di Piacenza, sorta forse per un passato del quale noi non abbiamo conoscenza diretta e che non trova riscontro nella situazione attuale.”
    Quali valutazioni -suppongo negative-? Quelle sulla missione addestrativa nulla hanno a che vedere con la situazione oggettiva dell’ambiente di lavoro; quanto al fare “ampio sfoggio di tutti i difetti standard delle STC” non credo ci sia da discutere -a meno che non si voglia cavillare su quale possa essere una lista valida di difetti standard e se, per esempio, essa contenga la mansione “sollevare e spostare i cestoni con muletti a mano”-. Si può dibattere sulla veridicità o meno della “presenza di una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale”, ma non credo sia questo il luogo adatto, così come ritengo irrilevante per le scelte dei neoassunti discettare nel merito. In che modo dunque starei fuorviando, traviando, obnubilando i neoassunti? Confido in una risposta nel prosieguo. Intanto ribadisco una mia impressione: avete paludato di significati enfatizzati all’eccesso una mia uscita teatrale sviandone il senso precipuo. Non mi interessa cosa è accaduto nel passato -di cui altri sono depositari-, ma l’opinione che ho espresso deriva da una interpretazione del presente che non è solo mia.
    4- “A mio modo di vedere, chiunque abbia un'esperienza da lavoro dipendente nel settore privato, non può non riconoscere alla BI alti standard di qualità generale del lavoro che sia a Piacenza o in altre filiali. Delle specificità di Piacenza in quanto STC eravamo perfettamente consapevoli al momento dell'assunzione quando abbiamo scelto, soppesando i pro e i contro, di esservi assegnati (poco rileva che tu ti sia sentito "costretto" dalle tue stesse valutazioni); con la, seppur breve, esperienza che mi ritrovo mi sento di affermare che non ho trovato in Piacenza STC niente di peggio di ciò che mi aspettavo e anzi, come Strider, ritengo ancora perfettamente valida la mia scelta. Ti aggiungo che, sebbene avessi come te e come altri, intenzione di chiedere il trasferimento alla scadenza del vincolo, non ne sono più tanto sicuro dopo aver visitato la Sede (regionale) della mia città e averne conosciuto i neo-viceassistenti.”
    La prima e l’ultima frase del capoverso non avvalorano in alcun modo la tua tesi -trattasi infatti rispettivamente di una considerazione condivisibile di carattere generale e di un intimo desideratum dettato da una esperienza deludente-. Per il resto, forse ti stupirò: tuttora ritengo che Piacenza sia stata la scelta migliore per me e che la mia situazione, per quanto afferisce al rapporto dicotomico vita/lavoro, sia solo leggermente peggiore di quel che mi aspettassi. La tua obiezione di maniera “poco rileva che tu ti sia sentito "costretto" dalle tue stesse valutazioni”, basata sulla convinzione dell’esistenza, nel mio caso specifico, di una scelta reale e totalmente scorrelata da altre considerazioni, crolla in virtù della necessità pragmatica di accedere al mondo del lavoro in pianta stabile che mi ha obbligato a calcolare e selezionare il male minore.
    5- “Quanto alla scarsa efficacia addestrativa delle missioni che lamenti, anche qui mi sento di contraddirti. Sebbene non abbia ancora ultimato le cinque settimane penso di aver acquisito una maggiore consapevolezza dell'attività complessiva della Banca (oltre a diverse conoscenze specifiche) utile non solo in vista di una eventuale futura assegnazione ad altra filiale, ma anche per le mansioni che svolgiamo (e quelle che svolgeremo) a Piacenza. Dunque non vedo le 5 settimane solo in termini di premio economico (diarie) o di simpatico diversivo. L'attività di contazione non impedisce poi, a mio parere, di mantenere "vive" o approfondire le conoscenze acquisite nei ritagli di tempo, magari con l'aiuto di seminari formativi che l'attuale Direzione sembra intenzionata a promuovere.”
    Sul carattere “informativo” della missione nulla da eccepire. Invece, sulle possibilità di avere a disposizione un bagaglio di competenze saldo dopo un paio d’anni di scarso utilizzo delle stesse, da ex educatore, nutro seri dubbi.
    6-“ In conclusione, Piacenza, anche come città, non è affatto male; condivido l'ottimismo di Strider così come le sue considerazioni su palazzo Mandelli (d'accordo che l'estetica dell'edificio in cui si lavora non è fondamentale, ma non guasta affatto) mentre non condivido il tuo modo di ritenerti "esiliato" e "costretto" e le tue lamentele direi quasi da "sindacalista ingombrante" che contrastano poi con le tue indubbie qualità in altri ambiti e con il tuo impegno sul lavoro.”
    Sulle meraviglie estetiche di Palazzo Mandelli si è discusso fin troppo, meglio soprassedere. Le mie lamentele da “sindacalista ingombrante”, invece, sembra che abbiano stuzzicato la fantasia di almeno due segreterie sindacali nazionali, staremo a vedere.
    Ultima modifica di mmax; 30-01-2012, 03:39.

    Commenta


      7-“ Due anni, poi, sono il vincolo più breve di cui abbia mai sentito parlare.”
      Datemi la sicurezza del trasferimento dopo due anni, e vi solleverò i cestoni col muletto!
      Per concludere, un’ultima citazione da grog:
      “Forse il problema nasce dal fatto che non è ben chiaro (e in questo né tu né altri siete stati molto espliciti) cosa si intenda per scarsa qualità dell'ambiente.”
      Diciamo che le quasi cinque ore passate ad ascoltare la “Cliccata e fuga d’euro logore alla BPS” seguita da un altro paio d’ore di “Trio di Glory ruggenti nel canile” potrebbero non piacere a tutti. ;-)
      PS: cari neo assunti, se, a parità di gradimento della città di destinazione, siete indecisi tra una STC e una non STC e i soldi che prendereste in più nella prima non vi servono davvero, scegliete la seconda. Oops, l’ho detto! ;-)

      Commenta


        Originariamente inviato da n80 Visualizza il messaggio
        Non per i mostri o per la filiale :-)) piu' che altro per la citta' .. non me ne vogliano i Piacentini .. e poi e' troppo lontana dal mare !! Certo potrebbe andarmi peggio .. tipo Aosta !!
        Non so per viverci e lavorarci, anche se in BI, ma ad Aosta sono stata in trasferta e l'ho trovata molto carina e ordinata...... anche se spero proprio che non me la assegnino!!!!!!!!

        Commenta


          Originariamente inviato da qfwfq Visualizza il messaggio
          Non so per viverci e lavorarci, anche se in BI, ma ad Aosta sono stata in trasferta e l'ho trovata molto carina e ordinata...... anche se spero proprio che non me la assegnino!!!!!!!!
          paradossalmente, Aosta è una filiale in cui ci sono molte possibilità di variare il contenuto delle proprie mansioni ed in cui ci sono pochi colli di bottiglia degli anziani: se ti può interessare, le possibilità di essere assegnata in Vigilanza e/o Ricerca Economica sono buone; per i collegamenti l'aeroporto di Torino è ad un'ora in macchina e la Regione Autonoma ha sempre i suoi vantaggi.
          Non la scarterei a priori: poi, è ovvio che ognuno ha le proprie preferenze

          Commenta


            Mmax, non cito il tuo messaggio per non appesantire il post, ma ecco la mia risposta:

            In estrema sintesi il mio pensiero era che il tuo commento, che tu lo volessi o meno, fornisse un'immagine di Piacenza come quasi invivibile e non le rendesse affatto giustizia, ma vedo con piacere che al punto 4 smentisci questa mia sensazione.
            L'impressione inoltre era che tu la descrivessi come l'ultima (qualitativamente) anche fra le filiali STC e non capivo su che basi.
            Poi, ci mancherebbe, rispetto la tua opinione.
            Premesso ciò:
            1-2 - sappi che non mi sono sentito cooptato in alcun modo. La mia espressione era semplicemente un modo per principiare l'intervento. Argomentare anche su questo mi sembra davvero un eccesso.
            Del fatto che almeno 4/6 si trovino bene a Piacenza ne sono ragionevolmente quasi certo, ma non metto per esperienza la mano sul fuoco su opinioni altrui.
            3 - "non credo sia questo il luogo adatto, così come ritengo irrilevante per le scelte dei neoassunti discettare nel merito."
            Sono felice che tu ti renda conto finalmente di ciò.

            "avete paludato di significati enfatizzati all’eccesso una mia uscita teatrale sviandone il senso precipuo.".
            Non c'era alcun bisogno di enfatizzare la tua uscita (teatrale, concordo pienamente); il modo in cui ti sei espresso lo faceva già da sè. Prova a metterti nei panni di un esterno e aggiungi oltre al tuo commento i riferimenti negativi già espressi su Piacenza in precedenza e confermati dopo. Valuta infine se tutto ciò renda effettivamente giustizia alla situazione della Filiale di Piacenza. Come dipendente assegnato alla stessa non mi sono potuto esimere dall'esprimere la mia, personale, opinione.
            4 - Tutti i tuoi interventi precedenti non lasciavano trasparire nulla di quello che scrivi nella prima metà del punto 4. Ne sono felice.
            Invece ribadisco ancora una volta: il fatto che tu ti sia sentito "costretto" dal mondo del lavoro non esclude assolutamente il fatto inoppugnabile che la scelta tu l'avessi (oltre alla possibilità di rinunciare e cercare altri lavori più consoni alle tue inclinazioni, ti erano state proposte diverse filiali ad ampia operatività). Secondo me è un'eresia definire "male minore" il lavoro in una STC di BI, ma questa è sempre una mia opinione.
            La mia ultima frase sulla Sede della mia città era volta a dimostrare come i problemi a mio parere non originano dalla natura STC di una filiale, ma dal mondo in cui il lavoro viene affrontato e gestito, quali che siano le mansioni.
            5 - Se la tua pretesa era quella di aver conoscenze e saper svolgere decine di mansioni che nemmeno in 30 anni colleghi che lavorano in una Sede, allora è chiaro che non bastano 5 settimane di missione (e nemmeno anni).

            Comunque ti ribadisco che eravamo stati avvertiti perfettamente sia dell'attività che si svolge in STC sia del funzionamento della politica delle assegnazioni con tutte le sue conseguenze, mentre tu hai affermato di essere stato "buggerato".
            Sulle assegnazioni in particolare ti faccio delle osservazioni: una norma ha per definizione carattere generale e non può essere ripensata solo sulla base di singole fattispecie concrete (la tua, ma anche la mia!) per le quali l'applicazione della stessa sembra irragionevole. Io credo che le regole sulle assegnazioni, i vincoli e tutto ciò che vi sta intorno abbiano una loro ragion d'essere e non siano certo state elaborate con leggerezza, ma in anni di esperienza. Elaborare delle eccezioni ad personam è rischioso e probabilmente anche sbagliato concettualmente.
            Poi sono pronto a discutere sulle tue proposte di modifica sulle quali non sono ancora informato. D'ora in poi chiudo per quanto mi riguarda invece con la polemica su Piacenza e su ciò che tizio o caio hanno voluto affermare, poiché, come tu riconosci, questo non è il luogo per esprimere giudizi di valore sull'ambiente di lavoro (e non lo è mai stato fin dall'inizio).
            Auspico un confronto sulle tue proposte, ancor meglio se di presenza. A presto
            Ultima modifica di Grog; 30-01-2012, 14:50.

            Commenta


              Originariamente inviato da qfwfq Visualizza il messaggio
              Mi ero incuriosita, e ho scoperto questo:

              "PALAZZO MANDELLI, PIACENZA

              Il grande edificio, sede della Banca d’Italia dal 1913, occupa l’intera via Mandelli, tra via S. Marco e via Borghetto, ed è organizzato attorno a due cortili. La
              facciata principale, che si sviluppa per ben 75 metri nella stretta via, è a tre ordini di fitte finestre, abbellite al piano nobile da timpani con mascheroni e volute, per cui lo scorcio la percezione prospettica deve avvenire agli angoli, come invitano i due possenti balconi angolari con colonne diagonali, secondo la regola bibienesca; la finestra del balcone posto sopra l’ingresso è siglata con lo stemma dei Mandelli. L’atrio, di pianta rettangolare, è il più vasto tra quelli dei palazzi piacentini e si annuncia attraverso un complesso gioco di alte colonne binate, con alto stilobate che reggono le volte costolonate e stuccate. Da un piccolo vano rettangolare si accede al cortile d’onore.
              Sulla destra si apre lo scalone
              nobile a due rampe parallele, separate da una balaustra in marmo pregiato scuro in un arioso vano con una doppia serie di finestrature con ricche cornici e cimase rococò, che costituisce uno degli ambienti meglio conservati dell’edificio. Il palazzo, progettato da Gian Andrea Boldrini e costruito da Francesco Tomba, padre di Lotario, tra il 1745 e il 1755; estintasi nel 1827 la dinastia con Bernardino Mandelli, filantropo e grande benefattore degli Ospizi Civili, divenne sede ducale di Maria Luigia nel 1831 con trasferimento del governo da Parma a Piacenza per un semestre e poi sede della Prefettura nei primi anni dell’ unità italiana."


              wow!!!!

              Pensa che la segreteria è nel salone delle feste!

              Commenta


                Originariamente inviato da bludsak Visualizza il messaggio
                Un'ultima aggiunta che mi sembra doverosa: non mi permetto di parlare della qualità dell'NRT che c'è a Piacenza, ma i 10 di Foggia li ho visti e, francamente, non c'è Cir.Gia.Ca. che tenga di fronte a tale "delizia" (grande solidarietà per Giando, Giginho & co).
                La qualità dei 10 di Piacenza è la più varia. Dopo aver svuotato le nostre sagrestie e quelle di molte filiali del nord, Milano compresa, abbiamo avuto dei 10 dall'Aquila davvero pietosi ed ultimamente ci hanno mandato 12 cestoni da Roma Tuscolano che generosamente posso definire pessimi e ne arriveranno a breve altri 12, che non credo saranno molto meglio.
                In generale i migliori NRT da 10 che abbia mai lavorato sono quelli di Como, che mi pare vadano soprattutto a Bergamo, e quelli di Verona.

                Commenta


                  Originariamente inviato da Grog Visualizza il messaggio
                  Auspico un confronto sulle tue proposte, ancor meglio se di presenza. A presto
                  Al tuo ritorno faremo la cena per festeggiare la fine dell'esperimento. A stomaco pieno e con un bicchiere di gutturnio si ragiona meglio. Sono sicuro che i 6/6 si divertiranno! Max, ovviamente ti voglio seduto vicino a me come l'altra volta
                  Su alcune cose possiamo avere opinioni diverse o contrastanti, ma credo che mai sia mancato il rispetto e la stima reciproca tra i neo-assunti di Piacenza. La diversità è sempre una possibilità di arricchimento, sono convinto che conl'arrivo di tanti nuovi giovani, di nuove idee e di menti libere da pregiudizi c'è ancora spazio per migliorare molte cose anche in Bankitalia.

                  Commenta


                    Il precedente post mi è risultato piuttosto indigesto, perché a un mio tentativo di stemperare i toni ritengo si sia risposto, e non è la prima volta, in maniera a tratti offensiva.
                    "In estrema sintesi il mio pensiero era che il tuo commento, che tu lo volessi o meno, fornisse un'immagine di Piacenza come quasi invivibile e non le rendesse affatto giustizia, ma vedo con piacere che al punto 4 smentisci questa mia sensazione."
                    Avreste potuto chiedere chiarimenti invece di lanciarvi in post maldestri -strider- o di carattere smaccatamente aggressivo nei confronti della mia persona -grog-. Ammettetelo: siete partiti in quarta nel tentativo di imbastire una difesa sperticata della nostra filiale, e sinceramente non riesco a venire a capo del quesito che più mi sta arrovellando il cervello: perché tanta acrimonia, invece di un confronto più pacato? E non venite a dirmi che tutto è nato dall' "uso sconsiderato" dell'epiteto bolgia, perché avevo già limitato il campo dei significati da me intesi con quel significante pittoresco ben prima che si scatenasse la vostra Crociata dialettica.
                    "L'impressione inoltre era che tu la descrivessi come l'ultima (qualitativamente) anche fra le filiali STC e non capivo su che basi."
                    Dentro di te si condensa una convinzione su un punto di vista di una persona, non gliela esterni, e poi ti lamenti del fatto che non ti abbia reso edotto di come esso si sia generato? Un rimprovero piuttosto strampalato, anche perché credo di non aver mai dato adito all'impressione che hai descritto, tranne forse quando ho affermato che la Filiale di Piacenza, oltre ai difetti standard delle STC, è caratterizzata da una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale -il che, preso atto che per alcuni potrebbe non costituire un motivo di vergogna, non esclude che le altre STC abbiano pecche più gravi-.
                    "Poi, ci mancherebbe, rispetto la tua opinione."
                    Sarà, ma francamente mi risulta difficile crederlo, arrivati a questo punto.
                    "Premesso ciò:
                    1-2 - sappi che non mi sono sentito cooptato in alcun modo. La mia espressione era semplicemente un modo per principiare l'intervento. Argomentare anche su questo mi sembra davvero un eccesso.
                    Del fatto che almeno 4/6 si trovino bene a Piacenza ne sono ragionevolmente quasi certo, ma non metto per esperienza la mano sul fuoco su opinioni altrui."
                    Ok, passaggio equilibrato su cui non ho nulla da eccepire.
                    "3 - "non credo sia questo il luogo adatto, così come ritengo irrilevante per le scelte dei neoassunti discettare nel merito."
                    Sono felice che tu ti renda conto finalmente di ciò."
                    Commento dai connotati oscuri. Cerco di proporre una interpretazione: nel registrare la mia risposta alla richiesta di delucidazioni relativa -guarda un po'- alla locuzione "bolgia piacentina", devi aver pensato che ritenessi la "presenza di una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale" caratteristica atta a convogliare verso altri lidi le scelte dei neoassunti. Nulla di più errato: nel mio caso una siffatta occorrenza costituisce un motivo di critica verso l'ambiente di lavoro -e l'ho rilevato-, ma sono convinto -e lo ero già allora- che un neofita può tranquillamente vivere ignorando le rappresentanze sindacali o sposandone metodi e battaglie, o limitarsi a un ruolo da iscritto non attivo, e il modo migliore per capire quale di questi casi più gli si attaglia è provare in prima persona. Se fosse questa la genesi corretta della tua considerazione, respingo al mittente le insinuazioni in essa contenute.
                    ""avete paludato di significati enfatizzati all’eccesso una mia uscita teatrale sviandone il senso
                    precipuo.".
                    Non c'era alcun bisogno di enfatizzare la tua uscita (teatrale, concordo pienamente); il modo in cui ti sei espresso lo faceva già da sè. Prova a metterti nei panni di un esterno e aggiungi oltre al tuo commento i riferimenti negativi già espressi su Piacenza in precedenza e confermati dopo. Valuta infine se tutto ciò renda effettivamente giustizia alla situazione della Filiale di Piacenza. Come dipendente assegnato alla stessa non mi sono potuto esimere dall'esprimere la mia, personale, opinione."
                    Legittimo, ma ritengo che, visto il vostro conclamato obiettivo consistente nello "smontare delle considerazioni frutto di una insoddisfazione del tutto personale" -quasi che fossi un agitatore pronto a propinare alla folla inesperta false informazioni-, strider abbia cannato nel merito e tu nel metodo oltre che nel merito.
                    "4 - Tutti i tuoi interventi precedenti non lasciavano trasparire nulla di quello che scrivi nella prima metà del punto 4. Ne sono felice."
                    Ciò non vuol dire che ne dimostrassero il contrario.
                    "Invece ribadisco ancora una volta: il fatto che tu ti sia sentito "costretto" dal mondo del lavoro non esclude assolutamente il fatto inoppugnabile che la scelta tu l'avessi (oltre alla possibilità di rinunciare e cercare altri lavori più consoni alle tue inclinazioni, ti erano state proposte diverse filiali ad ampia operatività). Secondo me è un'eresia definire "male minore" il lavoro in una STC di BI, ma questa è sempre una mia opinione."
                    Una scelta l'avevo sì, ma ho deciso che fosse ex ante: mi sono imposto, cioè, di entrare nel mondo BI, indipendentemente dalla Filiale di destinazione. Ciò non mi sottrae il diritto di critica, spero che concorderai su questo.
                    "La mia ultima frase sulla Sede della mia città era volta a dimostrare come i problemi a mio parere non originano dalla natura STC di una filiale, ma dal mondo in cui il lavoro viene affrontato e gestito, quali che siano le mansioni."
                    Giustissimo, ma io, per esempio, preferisco una "bolgia" compatibile con la mia vita extra lavoro a un eden mansionistico in un luogo remoto.
                    "5 - Se la tua pretesa era quella di aver conoscenze e saper svolgere decine di mansioni che nemmeno in 30 anni colleghi che lavorano in una Sede, allora è chiaro che non bastano 5 settimane di missione (e nemmeno anni)."
                    Non capisco se qui tu sia ironico o dileggiante. Comunque, non sto a ripetere la critica che ho sollevato nel mio precedente post a riguardo, perché non scalfita dalla tua argomentazione iperbolica.
                    "Comunque ti ribadisco che eravamo stati avvertiti perfettamente sia dell'attività che si svolge in STC sia del funzionamento della politica delle assegnazioni con tutte le sue conseguenze, mentre tu hai affermato di essere stato "buggerato"."
                    E io affermo che non hai letto con attenzione il mio intervento che hai richiamato, perché ivi mai ho affermato di essermi lamentato del mansionario delle STC non dovutamente illustrato a monte della scelta o della crudeltà del regime di assegnazione con vincolo, bensì dell'assicurazione datami sulla non disponibilità nel breve periodo della sede di Firenze -scenario disatteso dopo soli tre mesi!-. Ti cito uno spezzone di una lettera sindacale indirizzata al PINE e al PGR datata 25/01/2012 e avente come oggetto l'assegnazione dei colleghi neoassunti: -...negli ultimi mesi si sono registrate anomalie nelle procedure adottate, con particolare riferimento alla recente assegnazione presso "residenze assai ambite" di colleghi idonei, classificati ben dopo altri pari grado ... ai quali la scelta di quelle residenze era stata preclusa solo pochissimi mesi addietro. In assenza di motivazioni plausibili, tenuto conto delle contenute difficoltà nella programmazione di flussi di personale ai livelli gerarchici meno elevati, le scriventi ... diffidano codesta Amministrazione dal procedere a nuove assegnazioni verso residenze non concesse a colleghi in servizio da pochi mesi, prima del trasferimento di questi ultimi presso la residenza prescelta.-.
                    "Sulle assegnazioni in particolare ti faccio delle osservazioni: una norma ha per definizione carattere generale e non può essere ripensata solo sulla base di singole fattispecie concrete (la tua, ma anche la mia!) per le quali l'applicazione della stessa sembra irragionevole. Io credo che le regole sulle assegnazioni, i vincoli e tutto ciò che vi sta intorno abbiano una loro ragion d'essere e non siano certo state elaborate con leggerezza, ma in anni di esperienza. Elaborare delle eccezioni ad personam è rischioso e probabilmente anche sbagliato concettualmente.
                    Poi sono pronto a discutere sulle tue proposte di modifica sulle quali non sono ancora informato."
                    E qui ti sei superato in quanto a sfoggio di tracotanza, sebbene nel tuo travisamento della causa del mio sentirmi buggerato ti riconosca un'attenuante non da poco. Concordo integralmente con il tuo pedante excursus sulla necessità del rispetto delle norme, molto meno con l'impressione che si ricava dall'impostazione generale del capoverso, che sottende una sorta di malcelata lezione morale nei miei confronti, come se fossi pronto, per meri fini personali, a violare regole, leggi & affini.
                    "D'ora in poi chiudo per quanto mi riguarda invece con la polemica su Piacenza e su ciò che tizio o caio hanno voluto affermare, poiché, come tu riconosci, questo non è il luogo per esprimere giudizi di valore sull'ambiente di lavoro (e non lo è mai stato fin dall'inizio)."
                    Ehm, credo che si sia caduti in un grosso equivoco: io ho affermato che discettare nel merito della presenza o meno di una rappresentanza sindacale ingombrante fosse irrilevante per le scelte dei neoassunti, non che questo fosse un luogo non idoneo a fornire impressioni sull'ambiente di lavoro. Epic fail.
                    "Auspico un confronto sulle tue proposte, ancor meglio se di presenza. A presto"
                    A presto.

                    Commenta


                      Ovviamente, il precedente post di grog, non di straider!

                      Commenta

                      Sto operando...
                      X