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Assunzione di 40 vice assistenti Banca d'Italia

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    Originariamente inviato da fangiovant Visualizza il messaggio
    Intanto un cordiale saluto a tutti ed i migliori auguri ai primi 120 che lavoreranno subito ed anche a quelli che verranno assunti dopo. Io sono un pensionato Bankitalia e, per esperienza,vi dico che a lavorare nell'Istituto, almeno a certi livelli, non si diventa ricchi ma si può comunque condurre un'esistenza più che dignitosa, e di questi tempi non è poco. Di nuovo auguri.
    Ciao benvenuto,
    ecco, la categoria dei pensionato di Bankitalia non aveva ancora un rappresentante
    sono curiosa di conoscere la Sua esperienza all'interno dell'istituto!

    p.s. Credo che , data l'età media dei partecipanti/idonei al concorso, ognuno di noi avrà avuto la sua buona dose di brutte esperienze lavorative e soprattutto sa bene cosa vuol dire lavorare in totale assenza di garanzie...

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      Originariamente inviato da portellen Visualizza il messaggio
      Nessuno dei miei amici che abbia fatto un dottorato all'estero è rientrato in Italia. Uno addirittura è finito a Praga (e se l'Italia è meno appetibile, non dico di Regno Unito o Francia, ma addirittura dell'Europa dell'est, bè... siamo davvero alla frutta: e ce n'é rimasta poca anche di quella).
      Caro Portellen,
      al momento mi vengono in mente almeno due persone che conosco benissimo e che, dopo aver fatto il PhD all'estero, le hanno provate tutte per rientrare in Italia. Ancora nulla da fare...e sono passati 6 anni!!! Perciò si "accontentano" di post-doc all'estero in attesa di rientrare, ma le speranze sono sempre più vane. Magari ci sono situazioni diverse, questa è quella che posso testimoniare.

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        Originariamente inviato da Rosa77 Visualizza il messaggio
        Ciao benvenuto,
        ecco, la categoria dei pensionato di Bankitalia non aveva ancora un rappresentante
        sono curiosa di conoscere la Sua esperienza all'interno dell'istituto!

        p.s. Credo che , data l'età media dei partecipanti/idonei al concorso, ognuno di noi avrà avuto la sua buona dose di brutte esperienze lavorative e soprattutto sa bene cosa vuol dire lavorare in totale assenza di garanzie...
        Diciamo che la chiusura del post del sig. Fangiovant dice tutto,quando parla di un lavoro in Banca d'Italia che può garantire un'esistenza dignitosa.E' proprio questo che ormai manca a tutte le persone che sono entrate nel mondo del lavoro dopo una certa data(fine anni 90?):la dignità.Non so se perchè a qualcuno faccia comodo tenerci in questa situazione o se perchè effettivamente non possiamo aspettarci di meglio(ma il concorso in questione sembrerebbe dire il contrario...).Fatto sta che ognuno di noi,come diceva Rosa,può dire la sua in tema di mancanza di garanzie e di lavori sottopagati.Aggiungo solo che anche quando sembra di aver trovato il lavoro giusto(come nel mio caso),cioè con una certa stabilità contrattuale,la sorpresa è dietro l'angolo:mi riferisco a stipendi non pagati per mesi o a fallimenti di un'azienda da un giorno all'altro.Per quanto mi riguarda anche una "semplice" idoneità in questo concorso mi sembra una vincita al lotto!

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          Ragazzi sono d'accordo con gran parte di voi.
          Ci sono 2 punti di vista: il nostro, dunque quello di figli di una società che per anni ha agito come la cicala della fiaba cioè sperperando risorse e ignorando il futuro, una società che ha prodotto precariato e disoccupazione quindi instabilità sociale.
          Poi c'è il punto di vista di chi invece è ormai in pensione, il quale magari (come gli stessi membri della commissione) non riesce a realizzare al 100% la situazione lavorativa e occupazionale, il dramma quotidiano che vivono tantissimi giovani sfruttati e umiliati nonostante i titoli e le capacità. Queste persone ovviamente ci mettono in guardia da un lavoro che potrebbe apparire monotono e ripetitivo, forse non adeguato alle nostre capacità, ed è giusto che sia questo il loro monito.
          Sta poi a noi prendere la parte positiva di questi consigli e filtrarli in base alle nostre esperienze. Sono d'accordo sul fatto che magari questo lavoro non sarà l'apice delle nostre aspirazioni professionali, ma sicuramente ci permetterà di coltivare tutte le passioni che abbiamo e condurre una vita più che dignitosa. Questo, vista la realtà che ci circonda, è già un tesoro prezioso.

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            Originariamente inviato da tonks Visualizza il messaggio
            Grazie per le info!!!
            Non so, su fb non ho mai dato l'amicizia a chi non conosco... magari sotto falso nome!
            Ci penso un po' su!
            figurati! comunque anche io su fb sono tendenzialmente contraria a dare l'amicizia a chi non conosco... ma dopo aver condiviso mesi e attese qui sul forum mi sembra un po' di conoscervi e allora sono entrata subito e con fervore nel gruppo... col mio vero nome!
            comunque, come dice amatius, puoi dargli l'amicizia giusto il tempo necessario per iscriverti al gruppo

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              Quando, nel post di ieri, ho parlato di "ripiego" non intendevo in termini assoluti ma in relazione al curriculum formativo che ciascuno di voi può vantare. Resto convinto che ad una persona che ha speso gli anni migliori della propria vita a studiare e specializzarsi in una certa disciplina, qualunque essa sia, vada accordata almeno una possibilità di far valere le proprie competenze nel mondo del lavoro.Questo naturalmente accade nei Paesi normalmente civili, ma il nostro non è nè normale nè civile e allora qualunque cosa va bene pur di sbarcare il lunario. Il nostro è un Paese fatto di clan familiari, fatto di nicchie sigillate ed impermeabili a qualunque accesso dall'esterno, un Paese nel quale se non si hanno le maniglie giuste al posto giusto non si va da nessuna parte.E non mi si venga a dire che da pensionato, non riesco a realizzare al 100% la situazione giovanile, perchè ho due figli della vs. età che, nonostante gli studi fatti, stanno ancora in mezzo al guado. Comunque potete essere orgogliosi di aver conquistato il posto di lavoro per vs. esclusivo merito senza dover ringraziare nessuno. Nuovamente auguri e buon lavoro. Non smettete comunque di indignarvi e di ribellarvi ad un sistema marcio che non riesce a garantire il futuro ai giovani.

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                Originariamente inviato da fra6473
                Concordo pienamente con voi tutti.
                Aggiungerei una considerazione a quanto già emerso, derivante dalla familiarità con tanti parenti e amici che vivono negli USA.

                I ragazzi americani, particolarmente quelli molto bravi che riescono a entrare nelle migliori università, a 22 hanno già la laurea del college: con quella entrano nelle migliori companies, con stipendi di ingresso (per noi) da capogiro e prospettive di carriera pazzesche dal punto di vista economico.
                Non è detto che tutta la gente in gamba debba diventare ricercatore o professore universitario per non vedere svalutati le sue capacità e i suoi studi...

                Questa è una distorsione tipicamente italiana: con la laurea spesso non ci si fa più niente, si assommano master e dottorati in Italia e all'estero spesso al solo scopo di trovare finalmente condizioni di lavoro "normali" ...dopodiché dobbiamo pure farci venire la depressione perché ne troviamo uno ottimo, con prospettive economiche (se non di carriera) presenti e future molto più che dignitose?...

                Con tutto il rispetto e l'affetto per i pensionati della generazione "fortunata" (tutti abbiamo genitori, zii etc. in quella categoria), non avete proprio idea del c..o che avete avuto negli anni 50-80 a trovare certe possibilità con titoli di studio così normali (in genere il diploma, a volte anche meno)...
                Ricordo di un'articolo letto anni e anni fa in cui si diceva che un brillante neo-avvocato,uscito da una università di un certo livello negli U.S.A,poteva guadagnare come primo stipendio 120.000 dollari all'anno...Se penso ai miei amici che stanno ancora facendo "pratica" a gratis non so se ridere o piangere!

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                  Originariamente inviato da Gigione Visualizza il messaggio
                  Ricordo di un'articolo letto anni e anni fa in cui si diceva che un brillante neo-avvocato,uscito da una università di un certo livello negli U.S.A,poteva guadagnare come primo stipendio 120.000 dollari all'anno...Se penso ai miei amici che stanno ancora facendo "pratica" a gratis non so se ridere o piangere!

                  Non facciamo l'errore di isolare il dettaglio pittoresco da situazioni completamente diverse. Quelle retribuzioni sono possibili perché è completamente diverso il sistema in cui operano quei giovani avvocati. Proprio l'altro giorno parlavo con un amico di un ragazzo (classe 1980) che è già associato nel prestigioso studio legale di un penalista e professore universitario di fama, qui in Italia. Non sono sicuro che quel ragazzino, che a trent'anni ha già conseguito laurea, abilitazione e praticantato, guadagni molto meno di 120.000 euro l'anno. Certo è uno su mille, ed è il più bravo. Ma sono ancora meno quelli che negli Stati Uniti riescono ad entrare e possono permettersi di laurearsi a Yale o Stanford. E guadagneranno pure cifre astronomiche, ma devono impiccarsi già da neolaureati a mutui impressionanti contratti per pagare le rette (che arrivano a 60.000 dollari l'anno: e vi assicuro che non ho sbagliato scrivendo gli zeri).

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                    Originariamente inviato da portellen Visualizza il messaggio
                    Non facciamo l'errore di isolare il dettaglio pittoresco da situazioni completamente diverse. Quelle retribuzioni sono possibili perché è completamente diverso il sistema in cui operano quei giovani avvocati. Proprio l'altro giorno parlavo con un amico di un ragazzo (classe 1980) che è già associato nel prestigioso studio legale di un penalista e professore universitario di fama, qui in Italia. Non sono sicuro che quel ragazzino, che a trent'anni ha già conseguito laurea, abilitazione e praticantato, guadagni molto meno di 120.000 euro l'anno. Certo è uno su mille, ed è il più bravo. Ma sono ancora meno quelli che negli Stati Uniti riescono ad entrare e possono permettersi di laurearsi a Yale o Stanford. E guadagneranno pure cifre astronomiche, ma devono impiccarsi già da neolaureati a mutui impressionanti contratti per pagare le rette (che arrivano a 60.000 dollari l'anno: e vi assicuro che non ho sbagliato scrivendo gli zeri).
                    E' anche vero che negli States,da quello che so,i/le ragazzi/e in gamba che finiscono le superiori con ottime votazioni possono accedere a delle borse di studio che permettono di studiare nelle università della Ivy League(mi pare che si chiamino così...).Qui in Italia mi sembra che anche sotto questo punto di vista le cose siano diverse.Se vogliamo considerare come top delle università italiane la Bocconi,non mi sembra che sia possibile per un ragazzo meritevole ma senza mezzi accedere a questa prestigiosa università.

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                      Originariamente inviato da Gigione Visualizza il messaggio
                      Se vogliamo considerare come top delle università italiane la Bocconi,non mi sembra che sia possibile per un ragazzo meritevole ma senza mezzi accedere a questa prestigiosa università.
                      Non conosco la Bocconi, ma per personale esperienza so che la Luiss dà la possibilità a pochi meritevoli e senza grossi patrimoni alle spalle di essere esonerati dalle tasse universitarie che, altrimenti, sarebbero insostenibili.
                      Il problema è che in città come Roma gli affitti sono alti e in nero e dunque un poveraccio sarà sempre costretto a lavoricchiare per mantenersi con inevitabili difficoltà nel conciliare studio e lavoro
                      (tra l'altro l?università in questione ha l'obbligo di frequenza).

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