[QUOTE=ROL;741324]
Signori, non basta...ora tocca al Governo.
L'avevo già scritto...." Gli enti non commerciali (e quindi la maggioranza dei Trust) continuano,in virtù di una norma transitoria,a far concorrere nella loro base imponibile, solo il 5% dei dividendi percepiti (il 95% è detassato).
La norma, era considerata transitoria, poichè collegata ad una riforma del fisco, voluta da Tremonti, mai più attuata.
Pur tralasciando l'aspetto paradossale di una norma di legge ( norma transitoria collegata ad una riforma che non esiste più) è l'aspetto agevolativo ad essere bizzarro , per non dire altro...Vogliono recuperare entrate tributarie....ma perchè non iniziate a recuperare queste? E' mai possibile che entità, come i trust, possano detenere partecipazioni (addirittura in società quotate),ed avere un trattamento così di favore? La protezione dei disabili...mè dottò faccimm ambress....
Super Ires su Fondazioni e trust...............meglio tardi che mai :-)
Valentino Tamburro pag. 18
Il disegno di legge di stabilità per il 2015 contiene importanti modifiche in materia di tassazione degli enti non
commerciali ed in materia di tassazione del risparmio previdenziale. Secondo le disposizioni attualmente in
vigore, i dividendi erogati in favore di enti non commerciali residenti (fondazioni, trust, ecc.) sono imponibili ai
fini Ires solo nella misura del 5% del loro ammontare. Tale disposizione, introdotta in occasione dell’introduzione
dell’Ires nel sistema tributario italiano, aveva carattere transitorio. Secondo le intenzioni del Legislatore di allora,
tale disposizione sarebbe decaduta all’atto dell’inserimento degli enti non commerciali tra i soggetti passivi
dell’Ires (imposta sul reddito). Come noto, la legge delega n. 80 del 2003 è stata solo parzialmente attuata, e
gli enti non commerciali sono stati sempre considerati, dal 2004 ad oggi, soggetti passivi ai fini Ires. Con le novità
introdotte nel disegno di legge di stabilità, i dividendi percepiti a partire dal 1° gennaio 2015 dagli enti non
commerciali residenti saranno ora imponibili della misura del 77,74% del loro ammontare. Ciò significa che un
dividendo di 100 euro, che attualmente viene tassato ai fini Ires per un ammontare pari a 1,38 euro (27,5% del
5%), a partire dal prossimo anno d’imposta sconterà un’Ires pari a 21,38 euro (27,5% del 77,74%).
Signori, non basta...ora tocca al Governo.
L'avevo già scritto...." Gli enti non commerciali (e quindi la maggioranza dei Trust) continuano,in virtù di una norma transitoria,a far concorrere nella loro base imponibile, solo il 5% dei dividendi percepiti (il 95% è detassato).
La norma, era considerata transitoria, poichè collegata ad una riforma del fisco, voluta da Tremonti, mai più attuata.
Pur tralasciando l'aspetto paradossale di una norma di legge ( norma transitoria collegata ad una riforma che non esiste più) è l'aspetto agevolativo ad essere bizzarro , per non dire altro...Vogliono recuperare entrate tributarie....ma perchè non iniziate a recuperare queste? E' mai possibile che entità, come i trust, possano detenere partecipazioni (addirittura in società quotate),ed avere un trattamento così di favore? La protezione dei disabili...mè dottò faccimm ambress....
Super Ires su Fondazioni e trust...............meglio tardi che mai :-)
Valentino Tamburro pag. 18
Il disegno di legge di stabilità per il 2015 contiene importanti modifiche in materia di tassazione degli enti non
commerciali ed in materia di tassazione del risparmio previdenziale. Secondo le disposizioni attualmente in
vigore, i dividendi erogati in favore di enti non commerciali residenti (fondazioni, trust, ecc.) sono imponibili ai
fini Ires solo nella misura del 5% del loro ammontare. Tale disposizione, introdotta in occasione dell’introduzione
dell’Ires nel sistema tributario italiano, aveva carattere transitorio. Secondo le intenzioni del Legislatore di allora,
tale disposizione sarebbe decaduta all’atto dell’inserimento degli enti non commerciali tra i soggetti passivi
dell’Ires (imposta sul reddito). Come noto, la legge delega n. 80 del 2003 è stata solo parzialmente attuata, e
gli enti non commerciali sono stati sempre considerati, dal 2004 ad oggi, soggetti passivi ai fini Ires. Con le novità
introdotte nel disegno di legge di stabilità, i dividendi percepiti a partire dal 1° gennaio 2015 dagli enti non
commerciali residenti saranno ora imponibili della misura del 77,74% del loro ammontare. Ciò significa che un
dividendo di 100 euro, che attualmente viene tassato ai fini Ires per un ammontare pari a 1,38 euro (27,5% del
5%), a partire dal prossimo anno d’imposta sconterà un’Ires pari a 21,38 euro (27,5% del 77,74%).
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