Concorso per 855 funzionari in Agenzia delle Entrate

[Mari83]

Mich hai pienamente ragione ma in questo art. si fa riferimento alle snc e alle sas e non alle società semplici che sono pur sempre società di persone, proprio come diceva Andrea sopra.

Forse in considerazione dell'art. 81 (secondo cui il reddito complessivo delle societa' da qualsiasi fonte provenga, e' considerato reddito d'impresa ) nella domanda poteva non farsi riferimento all'oggetto sociale ma solo alla fonte

[Giovana Vanesa]

Chri, innanzitutto tante grazie per le tue bellissime domande!! Ora provo a rispondere a qualcuna:

1. L’imprenditore Tizio vende un bene al consumatore finale Caio, per € 1000 più IVA. Chi è l’obbligato al versamento dell’IVA allo Stato?

a) Il fornitore Tizio, che ha l’obbligo di rivalsa nei confronti del cliente Caio
b) Il cliente Caio, che trattiene l’imposta per riversarla allo Stato
c) Entrambi, con una responsabilità solidale
d) Entrambi, ma ciascuno risponde della propria obbligazione

Il consumatore Caio è il soggetto passivo di fatto, cioè colui sulla quale viene scaricato il pagamento dll'iva, ma Tizio è il soggetto passivo di diritto, colui che versa l'iva allo stato (risp. a).

2) Se un’impresa acquista un bene ammortizzabile in 10 anni, per € 10.000 più IVA:

a) L’IVA è ammessa in detrazione subito e non è più soggetta a rettifica
b) L’IVA è ammessa in detrazione secondo il periodo di ammortamento del bene
c) L’IVA è ammessa in detrazione secondo il periodo di ammortamento del bene oppure nel momento anteriore in cui il bene viene ceduto
d) L’IVA è ammessa in detrazione subito, ma può essere soggetta a rettifica in alcuni specifici casi previsti dalla legge

Qui risponderei la d) perchè l'iva ammessa in detrazione al momento della messa i uso del bene può essere rettificata quando mutano le condizioni che avevano permesso suddetta detrazione, i motivi possono essere: cambiamento dell'utilizzo del bene, cessione del bene durante il periodo d'ammortamento, la variazione del pro rata che x chi non lo sapesse è la percentuale di detrazione usata quando il soggetto iva esegue sia operazioni esenti che imponibili.

[Micasas]

X Christian

a proposito della domanda:

3. Il reddito delle società di persone:

a) è considerato reddito di impresa se è posseduto nell’esercizio d’impresa commerciale (art. 55 T.U.I.R.) altrimenti si configura un’altra tipologia di reddito
b) è classificato in base all’attività in fatto esercitata
c) è considerato reddito di impresa da qualsiasi fonte provenga e quale che sia l'oggetto sociale
d) deriva dalla somma algebrica dei redditi fondiari, di capitale, d’impresa e diversi

Non sono d'accordo con la risposta n.3, infatti non tutte le società di persone producono reddito commerciale, le società semplici ne sono un esempio. Forse la risposta che più si avvicina a quella giusta è la n.1 dato che il reddito delle snc e delle sas è reddito commerciale e quindi reddito d'impresa mentre quelle delle società semplici deriva dalla sommatoria di redditi fondiari, di capitale, d’impresa e diversi.

Complimenti per le domande bravo Christian (come sempre)

............................

[sicily25]

posso essere inserita anch'io nella mailing list?

Il mio indirizzo è sicily25@hotmail.it

Grazie di tutto!!

oops.....ho sbagliato indirizzo email.....

il mio indirizzo è: leonegg@hotmail.it

[Christian_Funzionario_AE]

Mich hai pienamente ragione ma in questo art. si fa riferimento alle snc e alle sas e non alle società semplici che sono pur sempre società di persone, proprio come diceva Andrea sopra.

Ha ragione Miky, è la c)

si doveva arrivare per esclusione, non poteva essere la a) in quanto da questa si esclude la società semplice e pertante non poteva essere una risposta valida:


"Definizione La società semplice rappresenta il modello base di società alla cui normativa fanno rinvio, in buona sostanza, le discipline riguardanti gli altri tipi di società di persone.
A differenza di queste ultime però, le società semplici possono essere costituite solo per svolgere attività non commerciali (art. 2195 c.c.), ossia un'attività non rientrante nelle seguenti categorie:

• industriale diretta alla produzione di beni o servizi
• intermediaria nella circolazione dei beni
• di trasporto per terra, aria, acqua
• bancaria o assicurativa
• ausiliaria delle attività precedenti

Tale tipo di società è pertanto molto utilizzato per le attività agricole e professionali. "

[Micasas]

Chri, innanzitutto tante grazie per le tue bellissime domande!! Ora provo a rispondere a qualcuna:

1. L’imprenditore Tizio vende un bene al consumatore finale Caio, per € 1000 più IVA. Chi è l’obbligato al versamento dell’IVA allo Stato?

a) Il fornitore Tizio, che ha l’obbligo di rivalsa nei confronti del cliente Caio
b) Il cliente Caio, che trattiene l’imposta per riversarla allo Stato
c) Entrambi, con una responsabilità solidale
d) Entrambi, ma ciascuno risponde della propria obbligazione

Il consumatore Caio è il soggetto passivo di fatto, cioè colui sulla quale viene scaricato il pagamento dll'iva, ma Tizio è il soggetto passivo di diritto, colui che versa l'iva allo stato (risp. a).

2) Se un’impresa acquista un bene ammortizzabile in 10 anni, per € 10.000 più IVA:

a) L’IVA è ammessa in detrazione subito e non è più soggetta a rettifica
b) L’IVA è ammessa in detrazione secondo il periodo di ammortamento del bene
c) L’IVA è ammessa in detrazione secondo il periodo di ammortamento del bene oppure nel momento anteriore in cui il bene viene ceduto
d) L’IVA è ammessa in detrazione subito, ma può essere soggetta a rettifica in alcuni specifici casi previsti dalla legge

Qui risponderei la d) perchè l'iva ammessa in detrazione al momento della messa i uso del bene può essere rettificata quando mutano le condizioni che avevano permesso suddetta detrazione, i motivi possono essere: cambiamento dell'utilizzo del bene, cessione del bene durante il periodo d'ammortamento, la variazione del pro rata che x chi non lo sapesse è la percentuale di detrazione usata quando il soggetto iva esegue sia operazioni esenti che imponibili.

Concordo su entrambi

[Giovana Vanesa]

3. Qualora il soggetto effettui sia operazioni imponibili che operazioni esenti:

a) a) La detrazione sugli acquisti è ammessa per una percentuale corrispondente al rapporto tra operazioni imponibili (ed assimilate) e volume d’affari

b) b) La detrazione sugli acquisti è comunque esclusa, salvo l’adozione di contabilità separate

c) c) La detrazione sugli acquisti non ha limiti, in quanto le operazioni imponibili prevalgono su quelle esenti

d) d) La detrazione non spetta qualora il rapporto tra operazioni imponibili ed esenti sia inferiore ai due terzi

La risposta è la a) e infatti alla risposta precedente ho fatto riferimento al pro rata che è proprio la percentuale di detraibilità data dal rapporto tra operazioni imponibili e operazioni imponibili + operazioni esenti.

[Christian_Funzionario_AE]

asantoro2008@alice.it.
Grazie

Eri già in lista.........

[Christian_Funzionario_AE]

buongiorno..
ecco il correttore IVA per le domande di ieri,
più tardi invierò tutto il materiale, domande e risposte dei questi postati in questi giorni nonchè le slides di miky...
tenete le caselle libere, perchè stanno arrivando parecchi megabyte di STUDIO ))))
domani ricomincio il lavoro....così non sarò molto qui, ma vi invito a discutere pubblicamente le domande e a postare tutti i dubbi, per crescere tutti insieme in un sano confronto (e non dispiacetevi per gli errori....tutti li commettiamo e poi

Meglio agitarsi nel dubbio che riposare nell’errore.
Alessandro Manzoni



CORRETTORE IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO_11_12_11.doc

[Christian_Funzionario_AE]

oops.....ho sbagliato indirizzo email.....

il mio indirizzo è: leonegg@hotmail.it

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