Il personaggio più noto è il facoltoso imprenditore parmense di origini calabresi Franco Gigliotti, già condannato nel settembre scorso a 10 anni per il reato di associazione mafiosa per i suoi contatti con la cosca dell’ndrangheta Farao-Marincola, nel rito abbreviato del processo Stige. Arrestato su richiesta della Procura di Catanzaro, era tornato libero per decisione del Tribunale del Riesame, ma ora è di nuovo dietro le sbarre. Gli altri arrestati, oltre a Franco Gigliotti e Francesco Ingegnoso, sono Giuseppe Gigliotti (cugino di Franco) e Pasquale Romeo, titolari di aziende consorziate alle due capofila; Alessandro Vitale e Michele Mari, legali rappresentanti di società che emettevano fatture false; il consulente fiscale Ennio Di Pietro, che curava le scritture contabili.
Il blitz è legato alle rivelazioni compiute, tra l’autunno e l’inverno scorsi, dall’ex direttore dell’Agenzia delle entrate di Como, Roberto Leoni, e l’ex capo dell’ufficio legale dello stesso ufficio comasco del fisco, Stefano La Verde. Quest’ultimo, in particolare, a casa aveva un quaderno con appuntati i nomi di professionisti comaschi dediti al pagamento di “onorari” e gli importi degli stessi. https://www.laprovinciadicomo.it/sto...mo_1354919_11/
ma se pure fosse stata un associazione a delinquere l.a.e ( E NON LO E' ...OGNI TANTO QUALCHE FETUSO E' FISIOLOGICO) sarebbero da licenziare comunque.....annotavano su un quadernetto ahahahhahahahah
una presunta organizzazione che secondo l’accusa era in grado di pilotare le decisioni del Consiglio di Stato, ma anche di aggiustare le richieste provenienti da magistrati e politici.
emblematiche determinate affermazioni: “Siamo una squadra e tutti corriamo per lo stesso obiettivo”, “Gladiatori pronti per la battaglia quotidiana e mai soli”, “Forza leoni, uniti e insieme si vince!”. http://www.gdf.gov.it/stampa/ultime-...ggio-di-denaro
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