annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
L'angolo di ROL
Comprimi
X
-
-
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
Il sistema occulto per aumentare il prezzo dei principi attivi produceva secondo la sentenza fondi che finivano, attraverso giri tortuosi e grazie anche a trasferimenti milionari di contanti, sui conti di altre società basate in paradisi fiscali (le cosiddette “panamensi”). Grazie alla scoperta, dovuta a un valente investigatore del Nas Carabinieri, dell’archivio segreto di Lugano,è stato possibile ricostruire l’ammontare delle sovrafatturazioni di 40 principi attivi: 752 milioni di euro.
La base, secondo le accuse, delle immense ricchezze accumulate da Alberto Aleotti, trasferite da una società all’altra, da un conto all’altro, fino agli scudi fiscali del 2003 e del 2009, dove sono stati oggetto di “dichiarazioni riservate” rispettivamente un miliardo e 92 milioni di euro e 101 milioni di euro.
Commenta
-
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
importantissimo controllare gli scudi....
Il sistema occulto per aumentare il prezzo dei principi attivi produceva secondo la sentenza fondi che finivano, attraverso giri tortuosi e grazie anche a trasferimenti milionari di contanti, sui conti di altre società basate in paradisi fiscali (le cosiddette “panamensi”). Grazie alla scoperta, dovuta a un valente investigatore del Nas Carabinieri, dell’archivio segreto di Lugano,è stato possibile ricostruire l’ammontare delle sovrafatturazioni di 40 principi attivi: 752 milioni di euro.
La base, secondo le accuse, delle immense ricchezze accumulate da Alberto Aleotti, trasferite da una società all’altra, da un conto all’altro, fino agli scudi fiscali del 2003 e del 2009, dove sono stati oggetto di “dichiarazioni riservate” rispettivamente un miliardo e 92 milioni di euro e 101 milioni di euro.
Ciò, inoltre, in assenza di qualunque atto o volontà di occultamento da parte dei nostri assistiti. Dimostreremo in appello l’ingiustizia di questa condanna. Emergono invece solide motivazioni per le numerose assoluzioni, ed in particolare sull’inesistenza della truffa al Servizio Sanitario Nazionale”.
sbaammm
Commenta
-
ALBERTO Aleotti divenne proprietario della Menarini farmaceutici usando fondi neri sottratti alla comunità nazionale e alla Menarini stessa. Questa è forse la più clamorosa fra tutte le accuse della procura di Firenze al processo per il contestato riciclaggio di 1,2 miliardi di euro di fondi neri accumulati grazie alla sovrafatturazione dei princìpi attivi dei farmaci. Ieri in aula il pm Ettore Squillace Greco ha ricostruito «l'avanzamento lento e inesorabile» di Aleotti. Nato poverissimo, entrato in Menarini nel 1964, promosso socio di minoranza, ne divenne il proprietario nel '91, all'insaputa degli eredi Menarini, facendone acquistare le quote dalla Parsofi, società lussemburghese di cui era l'occulto titolare e che utilizzava i fondi neri ricavati dalle sovrafatturazioni che gonfiavano i prezzi dei farmaci.
L'annus horribilis di Aleotti fu il '93. Mentre all'estero si accumulavano le provviste al nero, la Pharmafin, che controllava il gruppo farmaceutico ed era controllata dalla Parsofi, dichiarava perdite crescenti, salite quell'anno a 154 miliardi di lire, a causa dell'uscita della lira dallo Sme e della sua svalutazione del 40% sul dollaro. Le perdite – ha sostenuto il pm - furono coperte interamente dai fondi neri del comparto estero, con una complicatissima operazione di schermatura grazie ai buoni uffici di Ubs Zurigo, che emise un prestito obbligazionario di 200 milioni di franchi svizzeri verso Parsofi, interamente garantiti da fondi di una società panamense di Aleotti. Una operazione di cui non c'è traccia né nei bilanci della Pharmafin né in quelli della controllante Parsofi. Aleotti – ha spiegato il pm – doveva nascondere la «Menarini occulta» non solo agli eredi e al fisco italiano ma anche ai magistrati che indagavano su di lui: Di Pietro, che lo interrogò nel '93, e i pm napoletani dell'inchiesta Farmatruffa, che lo fecero arrestare nel '94 per corruzione. Lui ammise la corruzione, patteggiò e riuscì a far calare il silenzio sulla truffa sui farmaci. Nel luglio '94, poco dopo la scarcerazione, si scagliò con estrema durezza contro il preannunciato taglio dei prezzi dei farmaci, gridando allo scandalo e alla distruzione dell'industria farmaceutica nazionale e minacciando di trasferire l'azienda a Berlino. Intanto, secondo le accuse, i suoi conti esteri si gonfiavano fino a cifre inimmaginabili.Ultima modifica di ROL; 17-10-2018, 17:00.
Commenta
-
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
Commenta
Commenta