Le fatture su cui ha indagato la Guardia di finanza sono due, una da 20mila euro, l'altra da 130mila, e sarebbero state riscontrate durante le indagini sull'imprenditore di origini pugliesi molto attivo nella realizzazione dei centri commerciali targati Kering. Secondo l’ipotesi di reato formulata dal pm le fatture sarebbero state emesse dalle aziende della famiglia dell'ex premier, rispettivamente la Party srl e la Eventi 6, per operazioni inesistenti https://www.ilfattoquotidiano.it/201...stino/4299908/
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TRIBUTARIA
il concetto aziendalistico e quello civilistico di spesa non sono necessariamente legati all’elemento dell’utilità, essendo configurabile quale costo anche cio’ che, nel singolo caso, non reca utilità all’attività d’impresa.
Viceversa, l’inerenza deve essere apprezzata attraverso un giudizio qualitativo, scevro da riferimenti ai concetti di utilità o vantaggio, afferenti ad un giudizio quantitativo, e deve essere distinta anche dalla nozione di congruità del costo.
In questo quadro concettuale, occorre precisare che l’evidenziazione di un comportamento antieconomico in relazione all’imposta sui redditi e dell’iva non puo’ giustificarsi identificando l’inerenza con la sproporzione o l’incongruità dei costi (in tali termini, invece, Cass., n. 10269/17): si e’ già visto, infatti, che l’inerenza si risolve in un giudizio qualitativo, non quantitativo, e non si ricollega all’art. 75, comma 5, Tuir (ora 109), ma e’ strettamente correlata alla nozione stessa di reddito d’impresa.
Per quanto esposto, la sentenza impugnata non puo’ essere condivisa in ordine alla motivazione che ha escluso l’inerenza dei costo invocato, poiche’ esso non aveva incrementato i ricavi aziendali, recependo un’accezione di inerenza non corretta.........
differenza tra inerenza qualitativa e inerenza quantitativa?
Rol, ma dalla sentenza della Cassazione del 2017 mi pare di capire che il concetto di inerenza vada inteso solo sotto l'aspetto qualitativo non quantitativo...
"l'’inerenza deve essere apprezzata attraverso un giudizio qualitativo, scevro da riferimenti ai concetti di utilità o vantaggio, afferenti ad un giudizio quantitativo, e deve essere distinta anche dalla nozione di congruità del costo.
In questo quadro concettuale, occorre precisare che l’'evidenziazione di un comportamento antieconomico in relazione all’imposta sui redditi e dell'’iva non puo’ giustificarsi identificando l’'inerenza con la sproporzione o l’i'ncongruità dei costi (in tali termini, invece, Cass., n. 10269/17): si e’ già visto, infatti, che l’'inerenza si risolve in un giudizio qualitativo, non quantitativo, e non si ricollega all’'art. 75, comma 5, Tuir (ora 109), ma e’ strettamente correlata alla nozione stessa di reddito d’'impresa".
differenza tra inerenza qualitativa e inerenza quantitativa?
Il concetto di inerenza però mi pare che vada considerato solo sotto l'aspetto qualitativo, non quantitativo. Così mi pare di capire da questa parte della sentenza della Corte di Cassazione che hai postato:
l'’inerenza deve essere apprezzata attraverso un giudizio qualitativo, scevro da riferimenti ai concetti di utilità o vantaggio, afferenti ad un giudizio quantitativo, e deve essere distinta anche dalla nozione di congruità del costo.
In questo quadro concettuale, occorre precisare che l’'evidenziazione di un comportamento antieconomico in relazione all’imposta sui redditi e dell’'iva non può’ giustificarsi identificando l’'inerenza con la sproporzione o l’'incongruità dei costi (in tali termini, invece, Cass., n. 10269/17): si è già visto, infatti, che l'’inerenza si risolve in un giudizio qualitativo, non quantitativo, e non si ricollega all'’art. 75, comma 5, Tuir (ora 109), ma e’ strettamente correlata alla nozione stessa di reddito d’'impresa.
differenza tra inerenza qualitativa e inerenza quantitativa?
Il concetto di inerenza mi pare di capire che vada analizzato solo sotto l'aspetto qualitativo e non quantitativo, secondo quanto dispone la sentenza della Corte di Cassazione del 2017 che hai postato :"
l’'inerenza deve essere apprezzata attraverso un giudizio qualitativo, scevro da riferimenti ai concetti di utilità o vantaggio, afferenti ad un giudizio quantitativo, e deve essere distinta anche dalla nozione di congruità del costo.
In questo quadro concettuale, occorre precisare che l’'evidenziazione di un comportamento antieconomico in relazione all’imposta sui redditi e dell’'iva non può’ giustificarsi identificando l’'inerenza con la sproporzione o l’'incongruità dei costi (in tali termini, invece, Cass., n. 10269/17): si e’ già visto, infatti, che l’'inerenza si risolve in un giudizio qualitativo, non quantitativo, e non si ricollega all'’art. 75, comma 5, Tuir (ora 109), ma e’ strettamente correlata alla nozione stessa di reddito d’'impresa."
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