amarcord.....
Ieri è stato anche il giorno in cui è stato ascoltato un altro indagato, Andrea Ferrara, il notaio che ha messo il suo sigillo su 189 rogiti per trasferimento di società all'estero. Non solo: i contratti erano tutti in italiano e firmati
da cittadini bulgari che non conoscevano l'italiano. Dettagli che l'accusa e il gip hanno sottoposto al notaio di fiducia dello studio Mazzieri-Pambianchi che si è difeso dicendo di non aver mai notato nulla di strano, di essere convinto che fosse tutto regolare, che fosse una normale prassi messa in piedi da Marco Adami (collaboratore dello studio che portava le aziende all'estero anche lui arrestato, ndr) che apriva succursali nell'est Europa e, soprattutto, di aver sommariamente controllato che i "clienti stranieri" parlassero un minimo di italiano. Non era così, contesta la procura, molto spesso i bulgari a cui venivano trasferite le società non conoscevano una sola parola di italiano e, in ogni caso, una conoscenza sommaria non implica la capacità di comprensione di un atto di trasferimento di una società. Una cosa piuttosto complicata, anche per gli italiani.
Ieri è stato anche il giorno in cui è stato ascoltato un altro indagato, Andrea Ferrara, il notaio che ha messo il suo sigillo su 189 rogiti per trasferimento di società all'estero. Non solo: i contratti erano tutti in italiano e firmati
da cittadini bulgari che non conoscevano l'italiano. Dettagli che l'accusa e il gip hanno sottoposto al notaio di fiducia dello studio Mazzieri-Pambianchi che si è difeso dicendo di non aver mai notato nulla di strano, di essere convinto che fosse tutto regolare, che fosse una normale prassi messa in piedi da Marco Adami (collaboratore dello studio che portava le aziende all'estero anche lui arrestato, ndr) che apriva succursali nell'est Europa e, soprattutto, di aver sommariamente controllato che i "clienti stranieri" parlassero un minimo di italiano. Non era così, contesta la procura, molto spesso i bulgari a cui venivano trasferite le società non conoscevano una sola parola di italiano e, in ogni caso, una conoscenza sommaria non implica la capacità di comprensione di un atto di trasferimento di una società. Una cosa piuttosto complicata, anche per gli italiani.
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