Annullato dalla Cassazione, che ha disposto il rinvio degli atti ad una diversa sezione del Riesame di Benevento, per una nuova valutazione, il sequestro di documenti, telefonini e computer operato dalla guardia di finanza il 23 settembre dello corso anno in un'indagine a carico dell'avvocato- imprenditore Giuseppe Ciccopiedi, 67 anni, di Benevento, dei due figli e della moglie.
Accolto, dunque, il ricorso presentato dagli avvocati Andrea e Matteo De Longis junior contro la decisione con la quale, ad ottobre, il Tribunale sannita aveva confermato il provvedimento, adottato in un inchiesta che, diretta dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal sostituto Assunta Tillo, e coordinata dal procuratore Aldo Policastro, ipotizza gli addebiti di evasione fiscale e riciclaggio.
La morte del medico cinese è un caso: l’ospedale smentisce, poi conferma.Li Wenliang, il medico di Wuhan che aveva dato per primo l’allarme sulla diffusione del coronavirus, è morto dopo aver contratto la polmonite virale. Il 30 dicembre 2019 aveva lanciato l’allarme in una chat di colleghi laureati, mostrando le immagini dei polmoni colpiti dall’infezione. Per questo, il governo gli aveva consegnato un “avvertimento”, esortandolo a smettere di “procurare allarme” diffondendo notizie false. I fatti, però, avevano dato ragione al medico. L’oftalmologo aveva 34 anni e anche l’Oms aveva espresso il proprio dispiacere per la morte del medico. Tuttavia l’ospedale in un primo momento ha smentito la notizia del decesso, parlando di “condizioni critiche”, secondo quanto riportato in un tweet dal Global Times. Lo stesso giornale in precedenza aveva dato notizia del decesso. Secondo il media cinese, il cuore dell’uomo ha smesso di battere alle 21:30 locali, e ora sarebbe attaccato alle macchine per la ventilazione extra-corporea. In serata, poi, la fine di ogni dubbio: sia l’ospedale che il Global Times hanno confermato la morte di Li Wenliang.
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