Branch exemption
È introdotto il regime opzionale di esenzione dei redditi e delle perdite realizzati dalle stabili organizzazioni estere di soggetti residenti, che si pone come alternativo al meccanismo del credito per le imposte assolte dalla stabile organizzazione all’estero.
La volontà di prevenire possibili applicazioni elusive dell’istituto della branch exemption ha introdotto nella disciplina elementi di rigidità eccessiva, in grado di minarne l’attrattività.
Se la volontà di prevenire arbitraggi fiscali (cherry picking) può giustificare l’obbligo di sottoporre al regime tutte le stabili organizzazioni estere (all in all out), meno convincenti appaiono la previsione di irrevocabilità dell’opzione e l’obbligo di assoggettare al regime la nuova stabile organizzazione dal momento della sua costituzione.
Sul fronte delle perdite, il regime della recapture appare troppo rigido. Sarebbe auspicabile ( tempo al tempo.....:-) ridurre l’estensione temporale della recapture ai due anni precedenti, oppure eliminarla del tutto, considerando che:
a) non possono essere considerati elusivi comportamenti che l’impresa residente ha posto in essere prima della novella e
b) dovrebbe prevalere la volontà di incentivo all’internazionalizzazione.
Commenta