La nuova inchiesta, battezzata “Torre d’avorio”, ha colpito il cuore del sistema: la cosiddetta camera di compensazione. Ad esempio, se una banca italiana deve bonificare 100 milioni a San Marino e riceverne 80, in pratica ne sposta oltre frontiera solo 20: la differenza rimane dov’è e viene redistribuita tra i vari conti nazionali.
l sistema funziona perché i computer degli istituti di credito, ovviamente, registrano tutte queste compensazioni. Quindi, dall’anno scorso, la procura di Forlì ha cominciato ad autorizzare i militari del nucleo di polizia tributaria ad acquisire questa mole di dati informatici da tutte le banche italiane e sanmarinesi, che sono state passate silenziosamente al setaccio una dopo l’altra. Intanto il comando generale della Finanza ha fornito un software, nato per le indagini patrimoniali antimafia, che permette di incrociare l’intera massa dei bonifici, assegni e altri movimenti di denaro con i grandi archivi già a disposizione del fisco.
E così, nei terminali della caserma di piazza Dante a Forlì, ora c’è il quadro totale dei movimenti bancari dal 2006 al 2014, per un totale lordo pari a 33 miliardi di euro. Ovvero: tutte le uscite dall’Italia a San Marino, con cifre e nomi dei beneficiari. E viceversa: tutti i destinatari degli 11 miliardi accreditati in Italia, nello stesso decennio, da altri 30 mila soggetti, cioè da 29 mila sanmarinesi e 953 stranieri. Tra questi potrebbero nascondersi rappresentanti legali o prestanome di evasori italiani. Oppure politici corrotti, pirati dell’economia o criminali stranieri.
l sistema funziona perché i computer degli istituti di credito, ovviamente, registrano tutte queste compensazioni. Quindi, dall’anno scorso, la procura di Forlì ha cominciato ad autorizzare i militari del nucleo di polizia tributaria ad acquisire questa mole di dati informatici da tutte le banche italiane e sanmarinesi, che sono state passate silenziosamente al setaccio una dopo l’altra. Intanto il comando generale della Finanza ha fornito un software, nato per le indagini patrimoniali antimafia, che permette di incrociare l’intera massa dei bonifici, assegni e altri movimenti di denaro con i grandi archivi già a disposizione del fisco.
E così, nei terminali della caserma di piazza Dante a Forlì, ora c’è il quadro totale dei movimenti bancari dal 2006 al 2014, per un totale lordo pari a 33 miliardi di euro. Ovvero: tutte le uscite dall’Italia a San Marino, con cifre e nomi dei beneficiari. E viceversa: tutti i destinatari degli 11 miliardi accreditati in Italia, nello stesso decennio, da altri 30 mila soggetti, cioè da 29 mila sanmarinesi e 953 stranieri. Tra questi potrebbero nascondersi rappresentanti legali o prestanome di evasori italiani. Oppure politici corrotti, pirati dell’economia o criminali stranieri.
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