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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi

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    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
    La differenza positiva tra il valore di realizzo e il valore contabile di un bene a utilità pluriennale rappresenta.....

    A) Una plusvalenza.
    B) Una minusvalenza.
    C) Il costo originario.
    D) Il valore del relativo fondo ammortamento.

    L'acquisto di beni strumentali è spesso accompagnato dal sostenimento di costi accessori di acquisto (costi notarili, costi di registrazione dell'atto, costi di installazione e collaudo, provvigioni a intermediari ecc.). In che conto vengono rilevati tali costi accessori?

    A) Nel conto acceso ai costi pluriennali in cui si rileva l'acquisto del bene strumentale.
    B) Nel conto acceso al patrimonio netto.
    C) In un conto finanziario.
    D) In un conto acceso ai costi di esercizio in cui si rilevano i costi accessori.

    Un automezzo, acquistato per euro 14.624,00 e successivamente ammortizzato per euro 12.400,00, viene venduto per euro 2.600,00. In questo caso si realizza.....

    A) Una plusvalenza di euro 376,00.
    B) Una plusvalenza di euro 736,00.
    C) Una minusvalenza di euro 376,00.
    D) Una minusvalenza di euro 236,00.

    La differenza tra il costo storico e il fondo ammortamento di un bene a utilità pluriennale rappresenta.....

    A) Il valore contabile.
    B) La plusvalenza.
    C) La minusvalenza.
    D) Il valore di realizzo.

    La competenza finanziaria delle entrate e delle uscite non coincide sempre con la competenza economica dei ricavi e dei costi. A fine anno, pertanto, per calcolare il risultato economico sono necessarie scritture di assestamento. Tra queste con le scritture di ammortamento.....

    A) Si attribuiscono all'esercizio le quote dei costi pluriennali già rilevati che si vogliono far gravare sul periodo amministrativo.
    B) Vengono registrate le operazioni che competono temporalmente ed economicamente all'esercizio ma che in precedenza non sono state rilevate perché la relativa variazione finanziaria ha origine soltanto alla fine del periodo amministrativo.
    C) Vengono tolti quei ricavi e quei costi che sono stati già rilevati in quanto hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria, ma che non sono ancora economicamente maturati.
    D) Vengono aggiunti i componenti di reddito di competenza dell'esercizio, in precedenza non rilevati in quanto a manifestazione finanziaria futura

    É prassi consolidata distinguere le scritture di assestamento in scritture di completamento, di integrazione, di rettifica, di ammortamento. Le scritture di completamento si riferiscono alla rilevazione.....

    A) Delle imposte di competenza dell'esercizio.
    B) Degli accantonamenti nei fondi rischi.
    C) Delle rimanenze di merci, materie prime, prodotti finiti, materiali di consumo, ecc.
    D) Dei risconti attivi e passivi.

    Che cos'è l'ammortamento economico?

    A) Un procedimento tecnico contabile di ripartizione di un costo pluriennale in più esercizi.
    B) Un procedimento che permette di rettificare costi di competenza di un esercizio.
    C) Un'operazione che consente di evitare l'obsolescenza di un bene.
    D) Un'operazione che consente di evitare la senescenza di un bene.

    La situazione contabile per eccedenze è spesso suddivisa in due prospetti: il primo detto Situazione patrimoniale e il secondo Situazione economica. In quale prospetto e in quale sezione comparirà il conto Fondo ammortamento arredamento?

    A) Situazione patrimoniale, Avere.
    B) Situazione patrimoniale, Dare.
    C) Situazione economica, Dare.
    D) Situazione economica, Avere.

    Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

    A) Il conto Fondo ammortamento macchine d'ufficio è un conto economico.
    B) Il conto Fondo ammortamento macchine d'ufficio è un conto finanziario.
    C) Il conto Fondo ammortamento macchine d'ufficio viene acceso al momento della cessione del bene.
    D) Nessuna delle affermazioni proposte è corretta.

    Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

    A) Il Fondo ammortamento attrezzature viene girato al conto Attrezzature al momento della cessione del bene.
    B) Il Fondo ammortamento attrezzature è un conto finanziario.
    C) Il Fondo ammortamento attrezzature viene acceso al momento della cessione del bene.
    D) Nessuna delle affermazioni proposte è corretta.

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      Determinare in quale dei seguenti esempi vi è coerenza tra i valori indicati relativi alla cessione di un
      Impianto

      a) Costo storico = 120, Fondo ammortamento = 80, Plusvalenza = 30, Prezzo = 50
      b) Costo storico = 100, Fondo ammortamento = 60, Plusvalenza = 20, Prezzo = 50
      c) Costo storico = 100, Fondo ammortamento = 80, Plusvalenza = 30, Prezzo = 50
      d) Costo storico = 80, Fondo ammortamento = 60, Plusvalenza = 30,Prezzo = 60



      Determinare il prezzo a cui è stato ceduto un impianto conoscendo i seguenti valori: costo = 1.000; fondo di ammortamento = 600; plusvalenza realizzata = 150.

      a) 550
      b) 400
      c) 250
      d) 1150

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        Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
        Immobili merce--> finchè non sono venduti concorrono alla formazione del reddito di esercizio (fiscalmente) come rimanenze finali...

        Immobili strumentali per natura--> la loro cessione fiscalmente può generare plusv o minusv

        Immobili strumentali per destinazione--> idem

        Immobili patrimonio --> non concorrono alla formazione del reddito (fiscalmente) in base a costi e ricavi ad essi afferenti ma secondo le regole proprie dei redditi fondiari come sopra riportato

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          utile civilistico = ricavo di competenza civilistica meno costo di competenza civilistica
          utile tassabile= ricavi tassabili (competenza fiscale) -costi deducibili (competenza fiscale)

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            Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
            L’inizio del periodo di ammortamento differisce nella disciplina civilistica da quella fiscale:
            • riguardo all’aspetto civilistico, infatti, nel Principio contabile n. 16 è stabilito che il processo di ammortamento inizia nel momento in cui il cespite è disponibile o pronto all’uso;
            • nell’aspetto fiscale, invece, il processo ha inizio nel momento in cui il cespite entra in funzione (art.102 c.1 TUIR).

            Ne consegue, ad esempio, che un bene, disponibile e pronto all’utilizzo nell’anno 2015, ma effettivamente entrato in funzione nel 2016, inizia il processo di ammortamento civilistico nell’anno 2015 e quello fiscale nell’anno 2016. In dichiarazione dei redditi vanno quindi effettuate le opportune rettifiche.

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              Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
              le imposte correnti avranno contropartita in stato patrimoniale la voce debiti tributari....
              le imposte differite avranno come contro partita in stato patrimoniale il fondo imposte differite
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                Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                La quantificazione e la valutazione delle rimanenze finali di magazzino è una delle operazioni più complesse e delicate tra quelle necessarie per la chiusura del bilancio.
                Un procedimento da svolgere in più fasi, che richiedono l’accertamento delle quantità presenti in magazzino, l’attribuzione ad esse di un dato valore e il confronto di questo con quello ottenibile in base alle norme fiscali.

                Per la valutazione e la gestione del magazzino può essere adottata apposita contabilità, peraltro resa obbligatoria dalla normativa fiscale al superamento di determinate soglie
                di ricavi e rimanenze finali. (studiare i limiti)

                Il valore del magazzino da iscrivere in bilancio può essere ottenuto attraverso vari metodi che però possono condurre a risultati molto differenti, non di rado distinti da quelli previsti dalle norme fiscali.
                Per le imprese non dotate di contabilità di magazzino, il primo passo da compiere per calcolarne il
                valore consiste nel verificare le quantità dei “beni presenti nei depositi”.

                Si tratta, in estrema sintesi, di suddividere i beni in categorie omogenee, distinguendo le materie prime o merci da eventuali semilavorati, beni in corso di lavorazione e prodotti finiti, per
                poi determinare le quantità in giacenza relative a ciascuna categoria.
                In poche parole, occorre redigere un inventario dei beni presenti in magazzino (Da notare che anche laddove esista una contabilità di magazzino, che quindi rileva le quantità caricate e scaricate dal singolo deposito, il dato contabile può comunque differire dalle reali giacenze a causa dei c.d. cali dovuti alle movimentazioni o lavorazioni di tali beni o a eventuali furti o distruzioni degli stessi.
                Per tali motivi, anche le imprese più strutturate non possono rinunciare a periodici inventari pur
                potendo, grazie alla contabilità di magazzino, ridurre la frequenza degli stessi.)

                Una volta accertate le quantità presenti in magazzino si pone il problema della valorizzazione
                delle stesse.

                Sul versante civilistico, l’art. 2426, c. 1, nn. 1 e 9, stabilisce che le rimanenze debbano essere valutate inbase al costo:
                => di acquisto, in caso di merci, materie prime e semilavorati;
                => di produzione, relativamente a semilavorati prodotti internamente, beni in corso di lavorazione e prodotti finiti.

                Per quanto riguarda il calcolo del costo dei beni fungibili, il successivo n. 10, prevede che esso possa essere effettuato in base al metodo:
                => della media ponderata;
                => primo entrato, primo uscito (c.d. FIFO);
                => ultimo entrato, primo uscito (c.d. LIFO).
                (Se però il risultato in tal modo ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell’esercizio, la differenza deve essere indicata in nota integrativa distintamente per singola categoria di beni.)

                NB: se il valore di mercato è minore la valutazione avverrà tale minor valore.


                Qui le sottodamande potrebbero essere:

                --> Da cosa è composto il costo di produzione
                --> Da cosa è composto il costo di acquisto
                --> Ripercussione sull’utile di esercizio in un contesto di prezzi crescenti e decrescenti delle diverse valutazioni


                A livello fiscale non vi è la distinzione tra beni fungibili e beni infungibili ed è presente un valore minimo al di sotto del quale (generalmente) non si può andare

                Se l’impresa adotta il criterio del costo specifico, tale criterio è pienamente valido anche sotto il profilo fiscale (quindi si può andare anche al di sotto del valore minimo fiscale)

                Se l’impresa valuta le rimanenze con il criterio costo medio ponderato, fifo, lifo e sue varianti, il criterio civilistico adottato ha piena valenza anche ai fini fiscali

                Se l’impresa adotta un altro qualsiasi criterio (che non siano quelli indicati dal legislatore civilistico) il valore delle rimanenze non può andare al di sotto di un VALORE MINIMO : dato dal LIFO SCATTI ANNUALE.(studiatevi il funzionamento)…vi riporto solo la sottodomanda….

                ATTENZIONE : se il valore desunto dall’andamento del mercato dell’ultimo mese è minore, il valore minimo si determina in modo particolare….bisogna moltiplicare l’intera quantità dei beni (quindi indipendentemente dal periodo di formazione) per il valore normale

                (valore normale rilevante ai fini fiscali per le rimanenze : prezzo da sostenere per la ricostruzione del magazzino in base alla media dei prezzi dell’ultimo mese del periodo d’imposta

                POI ALTRA DOMANDA RIGUARDA LA SVALUTAZIONE.

                La svalutazione fiscale si può effettuare solo quando il prezzo di mercato (valore unitario medio) si sia ridotto rispetto al costo e SPETTA AL CONTRIBUENTE DIMOSTRARE DOCUMENTALMENTE L’EFFETTIVO MINOR VALORE (es successiva vendita ad un prezzo inferiore)

                NB: secondo l’agenzia la svalutazione fiscale delle rimanenze valutate al costo specifico non è fiscalmente ammessa ai fini ires .

                Sottodomanda : distruzione dei beni (permette la deducibilità delle minusvalenze ai fini reddituali (sia ul piano civilistico che in quello fiscale ma bisogna seguire adeguata procedura)
                Aspetto contabile.(della distruzione)






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                  Unioncamere Sicilia, l'indagato Antonello Montante resta presidente: "Lascio dopo riforma Camere di Commercio" - Il Fatto Quotidiano


                  se solo si ascoltasse per bene quella telefonata (immagino lo stiano facendo...) dopo tutti i "PIACERI CHE TI HO FATTO."....


                  (ecco.... non la sguattera del Guatemala che non frega a nessuno......)

                  Quali piaceri?

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                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
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                    In merito alla distruzione di beni pluriennali o merci.

                    1. BENI STRUMENTALI: chiudo il cespite, chiudo il fondo ammortamento, la differenza a minusvalenza deducibile. (aggiorno registro beni ammortizzabili).

                    2. BENI MERCI: a livello contabile non faccio niente (mi dedurrò quindi il costo inizialmente iscritto). (aggiorno la contabilità di magazzino). Se smaltito in modo particolare conservo la documentazione.

                    Non ricordo invece se per importi superiori ad una determinata cifra (10.000€) si dovesse fare anche una comunicazione preventiva all'AE.

                    Correggimi se sbaglio.

                    P.S.: nella realtà è una bolgia è ognuno fa come gli pare.

                    P.P.S.: le contabilità di magazzino fanno quasi tutte ridere.

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                      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                      Determinare in quale dei seguenti esempi vi è coerenza tra i valori indicati relativi alla cessione di un
                      Impianto

                      a) Costo storico = 120, Fondo ammortamento = 80, Plusvalenza = 30, Prezzo = 50
                      b) Costo storico = 100, Fondo ammortamento = 60, Plusvalenza = 20, Prezzo = 50
                      c) Costo storico = 100, Fondo ammortamento = 80, Plusvalenza = 30, Prezzo = 50
                      d) Costo storico = 80, Fondo ammortamento = 60, Plusvalenza = 30,Prezzo = 60



                      Determinare il prezzo a cui è stato ceduto un impianto conoscendo i seguenti valori: costo = 1.000; fondo di ammortamento = 600; plusvalenza realizzata = 150.

                      a) 550
                      b) 400
                      c) 250
                      d) 1150

                      ok

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                      Sto operando...
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