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Ricorso contro nuovo bando AE

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    ognuno combatte per i propri interessi e tira acqua al suo mulino
    ma delle volte le argomentazioni non reggono proprio

    io ho preso più di 100 quindi non ho nessun interesse a che il concorso venga annullato. Non credo che sia illegittimo (forse solo perchè ne ho interesse). Credo comunque che i problemi sono altri e sono alla radice .... non si tratta solo di questo concorso ma di una situazione generale...molto devastante.... quando vedo questi politici in televisione mi viene il voltastomaco...
    alla fine faccio questo concorso, spero di vincerlo, ma non sono sicuro che l'Agenzia delle Entrate sia l'aspirazione della vita di molti (cosi come sembra): il fatto è che ci dobbiamo buttare a fare tutto!

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      Francesco,
      io spero che al concorso riusciremo a parteciparvi tutti (under e over 32, con 90 e 110), per me non c'è nessun problema; e non lo dico per spavalderia o perchè forte del mio 110 mi senta onnipotente, bensì perchè non mi piacciono limitazioni o barriere all'accesso.
      Ma quella del voto, ripeto, è la meno scandalosa che si potesse mettere.
      E non capisco, anche qui mi ripeto, perchè non c'è tanto clamore per i limiti (di voto, di titolo di studio, di sesso) e le raccomandazioni presenti nel settore privato.
      Alcune precisazioni:
      - Per me c'è una forte contraddizione quando dici "in quel momento della vita...": non è un giorno o una settimana, in realtà equivale ad almeno 4 anni (nel mio caso qualcuno in più), la durata del corso di laurea, ossia 30 esami, tutti sostenuti (alcuni più volte) per cercare di ottenere il massimo (poche volte ci sono riuscito). Poi dici "ci si mette alla prova e si vede se quel 110 veine riconfermato o meno e se quel 90 viene riconfermaro o meno". Cioè paragoni quelli che sono i risultati di 4 anni di studio con gli esiti di una prova di un'ora...
      - Poi aggiungi "la stessa persona che ha preso il voto più basso di te può benissimo dopo x tempo aver colmato le sue lacune culturali e addirittura averti superato a livello di capacità culturali e professionali". Vero, può essere, ma allora, dati i tempi 'lunghi' di molti concorsi, anche un laureato in Lettere potrebbe nel frattempo mettersi a studiare le materie oggetto dello stesso e arrivare alla preselezione più preparato di me (io ad Economia non ho studiato Amministrativo, Penale, Tributario, Comunitario e Legislazione sociale, ad esempio). Anche loro potrebbero sentirsi discriminati e chiedere di avere l'opportunità del confronto con gli altri laureati...
      - "se uno 110 lo ha preso con raccomandazione senza poteva benissimo essere 95, oppure il 95 con raccomandazione diventava 110 e quindi non ci sarebbe stata differenza tra i due": volevo dire che il raccomandato non pregiudica il voto di laurea del non raccomandato che ha preso 95; quest'ultimo, cioè, comunque sarebbe stato escluso.
      Se ritieni il voto di laurea non importante (perchè relativo, inficiato da raccomandazioni e quant'altro), allora non lo si dovrebbe utilizzare mai, neanche "in sede di valutazione dei titoli" (come tu dici), dato che in un concorso anche uno 0,50 può fare la differenza (io sono stato escluso dall'orale alla regione lazio per 0,60 punti).
      Tanto vale abolirlo il voto: basta una semplice idoneità. Andiamo tutti a fare l'esame solo per passarlo, anche col 18, e raggiungiamo la laurea molto prima.
      Mi vuoi dire che il tuo 95, che so, alla Sapienza vale non meno del mio 110 a Bari? Può essere. Ma che cosa puoi farci? Allora io potrei contestare che il mio scritto, corretto da un'altra persona poteva essere valutato meglio (succede anche questo e anche questo talvolta può essere determinante). Ma così non ne usciamo più.
      Il bando perfetto non esiste: è giusto che un ragioniere commercialista (molto più preparato di me) non possa fare il concorso per ispettori di vigilanza all'Inps o una consulente del lavoro abilitata (ma diplomata) non possa partecipare al concorso Inail (sapendone molto più di me)?
      Quelli della AE volevano ridurre il numero dei partecipanti (e se fosse opportuno o meno non lo so) e hanno usato quello che reputo il criterio 'più meritocratico'. Dovendo sfoltire il numero dei partecipanti, indicami un altro criterio più o meno riconducibile ad un minimo di merito.
      Sulla votazione minima di 24/30 e sulla valutazione dei titoli non so che dirti. Potresti anche avere ragione. Così come forse ha ragione chi chiedeva, per equità col 90/100 che il limite minimo fosse di 99/110 e non 100/110.
      Io temo che il ricorso sulla questione del voto minimo (se sarà presentato) servirà solo a far perdere un pò di tempo. Tra l'altro già in passato il Codacons si è rivelato tutt'altro che affidabile.
      Senza rancore alcuno, ti auguro un sincero in bocca al lupo.
      Ultima modifica di harkin; 14-03-2008, 22:32.

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        Per hakkin

        Innanzitutto gli esiti non sono di un'ora ma di una procedura concorsuale.

        il secondo punto era a livello generale e non riferito al concorso

        terzo punto non ho detto che ritengo il voto di laurea inficiato da raccomandazioni.

        hai dato delle risposte, permettimelo, senza senso o cmq nn riferite a ciò che avevo detto.

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          Originariamente inviato da francesco978 Visualizza il messaggio
          Per hakkin

          Innanzitutto gli esiti non sono di un'ora ma di una procedura concorsuale.

          il secondo punto era a livello generale e non riferito al concorso

          terzo punto non ho detto che ritengo il voto di laurea inficiato da raccomandazioni.

          hai dato delle risposte, permettimelo, senza senso o cmq nn riferite a ciò che avevo detto.
          Francesco,

          1) se uno nella giornata delle preselezioni, per qualunque motivo, anche una semplice mancanza di concentrazione, stress, nervosismo, non rende al meglio e 'toppa' le preselezioni (nel caso del concorso AE, la prima prova), il suo concorso finisce lì.
          Ciò non vuol dire che necessariamente che sia meno preparato di chi le preselezioni le passa (magari anche copiando).
          Esempio: io alla Regione Lazio sono stato trombato (ahimè..) allo scritto, mentre un mio amico sta per entrare in servizio; al concorso per amministrativi al comune di Roma io sono stato ammesso all'orale e lo stesso mio amico non ha passato le preselezioni.
          Mentre è più probabile (non certo, per carità) che, a parità di corso di laurea, un 110 sia più preparato di un 90. Quel voto è il frutto di 25-30 esami.

          2) Anche la mia considerazione può essere interpretata a livello generale e non valere solo per il concorso AE. Ho anche fatto due esempi (di due miei amici) sicuramente più preparati di me ma che non possono partcipare a due concorsi in quanto non laureati.

          3) Infatti io ho detto "ritieni il voto di laurea non importante..." per vari motivi, tra i quali la possibilità che sia stato inficiato da raccomandazioni.
          Non hai risposto alla mia domanda (forse, essendo stato io troppo prolisso, ti è sfuggita).

          Io il senso lo trovo, ma forse stasera mi son scolato qualche birra di troppo...
          Ultima modifica di harkin; 15-03-2008, 03:00.

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            Originariamente inviato da harkin Visualizza il messaggio
            Francesco,

            1) se uno nella giornata delle preselezioni, per qualunque motivo, anche una semplice mancanza di concentrazione, stress, nervosismo, non rende al meglio e 'toppa' le preselezioni (nel caso del concorso AE, la prima prova), il suo concorso finisce lì.
            Ciò non vuol dire che necessariamente che sia meno preparato di chi le preselezioni le passa (magari anche copiando).
            Esempio: io alla Regione Lazio sono stato trombato (ahimè..) allo scritto, mentre un mio amico sta per entrare in servizio; al concorso per amministrativi al comune di Roma io sono stato ammesso all'orale e lo stesso mio amico non ha passato le preselezioni.
            Mentre è più probabile (non certo, per carità) che, a parità di corso di laurea, un 110 sia più preparato di un 90. Quel voto è il frutto di 25-30 esami.

            2) Anche la mia considerazione può essere interpretata a livello generale e non valere solo per il concorso AE. Ho anche fatto due esempi (di due miei amici) sicuramente più preparati di me ma che non possono partcipare a due concorsi in quanto non laureati.

            3) Infatti io ho detto "ritieni il voto di laurea non importante..." per vari motivi, tra i quali la possibilità che sia stato inficiato da raccomandazioni.
            Non hai risposto alla mia domanda (forse, essendo stato io troppo prolisso, ti è sfuggita).

            Io il senso lo trovo, ma forse stasera mi son scolato qualche birra di troppo...
            Non ho detto che il voto di laurea non è importante, ma esso deve essere usato per premiare chi ha un voto maggiore rispetto ad un altro, ma premiare è un conto non considerarlo proprio è un altro.

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              Originariamente inviato da francesco978 Visualizza il messaggio
              Non ho detto che il voto di laurea non è importante, ma esso deve essere usato per premiare chi ha un voto maggiore rispetto ad un altro, ma premiare è un conto non considerarlo proprio è un altro.
              Francesco,
              era allora giusto non considerare chi aveva meno di 32 anni (come già fanno TUTTI i privati)? Qual'è la colpa di essere nato nel 1975 invece che nell'81?
              Ripeto: si poteva consentire l'accesso a tutti ma, volendo scremare il numero dei partecipanti, il limite più giusto è rappresentato dal voto di laurea, relativamente (non in assoluto) il più meritocratico.
              Parlare del voto di laurea, frutto di un lungo percorso, come di un qualcosa ottentuo 'in quel momento della vita' mi sembra sbagliato. Come tu col tuo 90 puoi colmare col tempo il gap che ti separa da uno che ha 110, uno che non ha il titolo per partecipare ad un concorso può arrivare alla data della prova essendo non meno preparato di chi ha titolo per partecipare. Ma così non se ne viene più fuori...
              Inoltre, niente ti impediva di rifare gli esami in cui avevi ottenuto un voto più basso per cercare di ottenere un voto di laurea più alto. Il voto di laurea può servire a discriminare: lo fanno molte aziende, lo può fare anche la P.A. (anche se tu su questo punto non sei d'accordo). Con la privatizzazione del pubblico impiego, i confini tra pubblico e privato sono sempre più labili.
              Anche quando parli di 'agevolazioni varie' non si capisce a cosa ti riferisci (ma, mi pare di aver capito che non ti riferivi a raccomandazioni).
              Ti ho chiesto di fornirmi un altro criterio egualmente meritocratico ma non ho avuto risposta. Su tutti gli altri punti critici del bando potresti anche avere ragione.

              Io resto della mia idea, tu della tua. Il mondo è bello perchè vario.
              D'altronde in una sezione del forum che si chiama "Ricorso contro nuovo bando AE" non è che mi aspettavo di trovare proseliti... Volevo solo esprimere, pacatamente, il mio parere, come gli altri, in questa sede, hanno espresso il loro.
              Negli scorsi anni anch'io avevo pensato al ricorso al Tar per il limite dei 32 anni (derivante dalla scelta del cfl): ognuno tira acqua al suo mulino, come ha detto qualcuno.
              Ma, credimi, essendo una persona (fin troppo) coerente, avrei detto le stesse cose anche se mi fossi laureato con 99.
              Mi piacerebbe che tutta questa ammirevole combattività fosse usata contro i veri soprusi che esistono nel mondo del lavoro, sia pubblico che privato: in questo momento sto pensando ai concorsi fatti ad hoc per stabilizzare i precari. Molti (non certo tutti) di loro (protetti dai sindacati o figli 'eccellenti') vengono assunti tramite le agenzie del lavoro (ex interinali) senza essere valutati da nessuno. I loro nomi sono forniti dagli stessi committenti (enti pubblici o azienda private). E lo dico a ragion veduta avendo fatto il selezionatore per due delle suddette società (senza, fortunatamente, essere coinvolto in questi giochetti). Questo, ad esempio, è un vero scandalo, altro che il limite del voto!

              Spero che questo benedetto concorso lo facciano al più presto, con o senza chi si è laureato con meno 100/110.
              In bocca al lupo.
              Ultima modifica di harkin; 15-03-2008, 12:23.

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                Ciao a tutti,
                vorrei chiedere notizie a chi ne ha, sul piano triennale di assunzioni dell'agenzia delle entrate che prevederebbe, per il 2009, un ennesimo concorso per 1500 posti. Qualcuno ne ha sentito parlare ?
                nec recisa recedit

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                  Originariamente inviato da menga Visualizza il messaggio

                  Ebbene signori al di là di tutti i discorsi, per chi sta già dentro un ente pubblico e conosce i meccanismi, la realtà è una sola: loro possono dire che vogliono svecchiare la p.a. e quindi fare un concorso CFL per massimo 32enni; possono dire di volere i migliori e mettere un limite di voto di laurea a 100.
                  Ma in realtà nel primo caso e direi anche nel secondo sono stati fatti concorsi per contrastare chi GIA' LAVORA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E NEGLI ENTI INTERESSATI, sia che si parli di dogana che di entrate.
                  Perchè chi magari fa parte della II Area con parecchia anzianità, chi magari ha preso strada facendo una laurea facile tipo a Camerino, nel primo caso aveva superato i 32 anni, nel secondo caso aveva preso una laurea pensando bastasse il titolo.
                  Hanno bisogno di III aree, ma non possono permettersi di perdere le II per determinate funzioni.
                  Hanno bisogno magari di fare entrare i figli di Mimì e Cocò e così cercano di sbarrare la strada a tanti che essendo già nella p.a. con parecchia anzianità e magari il titolo rischiano di portare via il posto ai nuovi pupilli.
                  Quoto in pieno il messaggio di menga...e non è la prima volta che mi trovo in sintonia con lui per il semplice motivo che siamo entrambi già all'interno di una P.A. e vorremmo solo migliorarci.
                  Tra i motivi di tutte queste limitazioni c'è anche il fatto di impedire che i concorsi esterni vengano utilizzati dagli interni. Prima i 32 anni, poi il voto di laurea...
                  Il fatto è che la P.A. da circa 10 anni, cioè da quando l'Italia ha finito di fingere di essere un paese avanzato, scoppia di laureati di belle speranze costretti (per avere un posto fisso e garantito) in posizioni economiche e funzionali dove fino a qualche anno prima bastavano le "scuole commerciali" degli anni 50 e che pertanto scalpitano per fare un minimo di carriera (che poi agli inizi significa guadagnare qualche centinaio di euro in più).
                  Però i lavori di cui sopra (quelli per i diplomati) qualcuno li deve pur fare e se tutti si imbarcano in un concorso per funzionario le prime file risultano sguarnite....

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                    x Paola66

                    Originariamente inviato da paola66 Visualizza il messaggio
                    Ciao a tutti,
                    vorrei chiedere notizie a chi ne ha, sul piano triennale di assunzioni dell'agenzia delle entrate che prevederebbe, per il 2009, un ennesimo concorso per 1500 posti. Qualcuno ne ha sentito parlare ?
                    "Nei prossimi tre anni l'attività ispettiva condotta dall'amministrazione pubblica a contrasto di evasione ed elusione fiscale sarà ulteriormente potenziata. Il nuovo piano elaborato dall’Agenzia delle Entrate, infatti, recepisce le misure contenute nella Finanziaria 2008 che ha predisposto procedure più efficaci per gli accertamenti ed un forte potenziamento degli organici. Prevista, tra l'altro, l’assunzione di 4.930 giovani laureati da realizzarsi nei prossimi tre anni, da destinare prevalentemente all'attività di controllo nella lotta all’evasione e all’elusione".

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                      Originariamente inviato da isodiana Visualizza il messaggio
                      Quoto in pieno il messaggio di menga...e non è la prima volta che mi trovo in sintonia con lui per il semplice motivo che siamo entrambi già all'interno di una P.A. e vorremmo solo migliorarci.
                      Tra i motivi di tutte queste limitazioni c'è anche il fatto di impedire che i concorsi esterni vengano utilizzati dagli interni. Prima i 32 anni, poi il voto di laurea...
                      Il fatto è che la P.A. da circa 10 anni, cioè da quando l'Italia ha finito di fingere di essere un paese avanzato, scoppia di laureati di belle speranze costretti (per avere un posto fisso e garantito) in posizioni economiche e funzionali dove fino a qualche anno prima bastavano le "scuole commerciali" degli anni 50 e che pertanto scalpitano per fare un minimo di carriera (che poi agli inizi significa guadagnare qualche centinaio di euro in più).
                      Però i lavori di cui sopra (quelli per i diplomati) qualcuno li deve pur fare e se tutti si imbarcano in un concorso per funzionario le prime file risultano sguarnite....
                      Che io sappia il cfl era stato utilizzato perchè in quel momento non si potevano fare assunzioni.
                      Certo, si potevano anche utilizzare altre forme contrattuali flessibili.
                      Per quanto mi riguarda io da laureato, dopo tante delusioni e sfruttamenti (stages non retribuiti) nel settore privato, sto facendo anche numerosi concorsi per diplomati: non mi interessa, al momento, diventare necessariamente 'funzionario'.
                      Poi magari, il giorno che (accendendo ceri di ringraziamento a più non posso) riuscirò a conquistare il mio posticino nella P.A. penserò a come progedire e capirò meglio le vostre perplessità e preoccupazioni.
                      Quando sono uscito dall'Università, mai avrei pensato di voler desiderare un posto pubblico. Poi ho scoperto come funziona il mercato del lavoro privato. Dico solo che in 10 anni di lavoro ho maturato 4 anni di contributi solo perchè ho riscattato la laurea...
                      Con riferimento alla carriera nella P.A., non metto in dubbio quanto tu e Menga dite, ma vorrei anche ricordare che nella Regione Lazio ci sono funzionari con la licenza media inferiore (gente con una certa anzianità di servizio ma senza titolo e spesso incapace anche di accendere un pc), che nell'Inps ci sono ispettori di vigilanza col diploma (sto studiando per quel concorso Inps per ispettori, 8 materie che all'università faresti in due anni). Stessa cosa anche al Ministero dell'Interno. Negli scorsi anni ne ha parlato anche la trasmissione televisiva 'Le Iene'.
                      E parlo di gente che ha avuto la 'promozione' da qualche anno, quando già per quelle posizioni era prevista la laurea.
                      Molti di loro, per 'regolarizzarsi' sono iscritti ad università di 'vattelapesca' presso le quali ottengono lauree piuttosto agevolate, rispetto a chi ha studiato seriamente.
                      Una 'sanatoria all'italiana'. Ecco, queste cose non so se siano tanto giuste...
                      Comunque, in questo momento avete solo un pò della mia invidia...
                      In bocca al lupo.
                      Ultima modifica di harkin; 15-03-2008, 13:10.

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