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scandaloso concorso comunale

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    è possibile un assunzione dopo un processo per dolo?

    Ciao.
    Ho letto con attenzione le risposte in questo forum e forse qualcuno più esperto di me potrebbe darmi delle informazioni molto utili.
    Io risultavo idoneo in una graduatoria scaduta nel 2007 per un concorso al pubblico impiego che si svolse nel 2004 e con la graduatoria per gli N vincitori pubblicata a metà 2005.
    Alla fine del 2006 è partita una i9nchiesta giudiziaria su concorsi analoghi svolti nello stesso periodo e che ha coinvolto anche a quello a cui ho partecipato.
    L’inchiesta giudiziaria non è ancora conclusa e a tutt’oggi vi è il totale segreto istruttorio.
    Tra le varie accuse (alcune delle quali molto pesanti), che per ora posso solo ipotizzare, vi è anche quella di abuso di ufficio, falso e quindi un dolo nell’assegnazione dei voti sia nella prova scritta che nella prova orale.
    Da tale graduatoria hanno attinto N+1 (idoneo primo degli esclusi iniziali) posto, in quanto l’N posto in graduatoria dei vincitori (non so per quali motivi) non è più in servizio.
    Se da tale inchiesta risultasse che se non ci fosse stato il dolo e il falso nell’assegnazione dei voti almeno dall’analisi dello scritto (cosa che ho potuto appurare consultando copia degli elaborati), per esempio dando la sufficienza su parti dell’elaborato lasciate in bianco o quasi, posso avere la possibilità di scorrere la graduatoria, al posto di quelli sino a N+1 già assunti col presunto dolo, in qualche grado del procedimento penale? O posso solo citare per danni chiedendo di costituirmi parte civile nel processo penale?
    L’unico avvocato che ho consultato è scettico sulla possibile assunzione ma è un penalista e non un esperto amministrativista e ha detto che avrebbe consultato suoi colleghi. In ogni caso se ne riparlerà almeno quando si sapranno gli esisti dell’inchiesta.
    Vi ringrazio in anticipo

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      Originariamente inviato da stormandwind Visualizza il messaggio
      Ciao.
      Ho letto con attenzione le risposte in questo forum e forse qualcuno più esperto di me potrebbe darmi delle informazioni molto utili.
      Io risultavo idoneo in una graduatoria scaduta nel 2007 per un concorso al pubblico impiego che si svolse nel 2004 e con la graduatoria per gli N vincitori pubblicata a metà 2005.
      Alla fine del 2006 è partita una i9nchiesta giudiziaria su concorsi analoghi svolti nello stesso periodo e che ha coinvolto anche a quello a cui ho partecipato.
      L’inchiesta giudiziaria non è ancora conclusa e a tutt’oggi vi è il totale segreto istruttorio.
      Tra le varie accuse (alcune delle quali molto pesanti), che per ora posso solo ipotizzare, vi è anche quella di abuso di ufficio, falso e quindi un dolo nell’assegnazione dei voti sia nella prova scritta che nella prova orale.
      Da tale graduatoria hanno attinto N+1 (idoneo primo degli esclusi iniziali) posto, in quanto l’N posto in graduatoria dei vincitori (non so per quali motivi) non è più in servizio.
      Se da tale inchiesta risultasse che se non ci fosse stato il dolo e il falso nell’assegnazione dei voti almeno dall’analisi dello scritto (cosa che ho potuto appurare consultando copia degli elaborati), per esempio dando la sufficienza su parti dell’elaborato lasciate in bianco o quasi, posso avere la possibilità di scorrere la graduatoria, al posto di quelli sino a N+1 già assunti col presunto dolo, in qualche grado del procedimento penale? O posso solo citare per danni chiedendo di costituirmi parte civile nel processo penale?
      L’unico avvocato che ho consultato è scettico sulla possibile assunzione ma è un penalista e non un esperto amministrativista e ha detto che avrebbe consultato suoi colleghi. In ogni caso se ne riparlerà almeno quando si sapranno gli esisti dell’inchiesta.
      Vi ringrazio in anticipo
      Il punto è che il processo penale è una cosa mentre l'atto amministrativo è un'altra.
      Ora, il fatto che i commissari che hanno partecipato al concorso siano eventualmente condannati per i reati ascritti non significa che la graduatoria verrà annullata o parzialmente annullata. Ciò in quanto oggetto del procedimento penale è accertare la responsabilità penale degli agenti (i commissari), indipendentemente dall'azione amministrativa intesa in senso astratto. Mentre l'atto amministrativo non rientra nell'oggetto del procedimento. O meglio, nel procedimento penale la correttezza dell'azione amministrativa viene valutata solo incidentalmente, al fine di appurare la sussistenza o meno della responsabilità penale.
      Quindi, la sola ed unica che potrebbe annullare, anche solo parzialmente, la graduatoria determinando lo scorrimento è la Pubblica Amministrazione.
      E' verosimile che, dopo una condanna, sia questa stessa amministrazione in via di autotutela ad annullare anche parzialmente la graduatoria.
      In caso contrario, per ottenere l'annullamento anche parziale della graduatoria, sarebbe necessario proporre ricorso amministrativo motivato sulla base del vizio di illegittimità accertato nel procedimento penale.
      Peraltro, in un'ipotesi come quella che hai sottoposto, penso che l'amministrazione, a seguito della condanna penale dei commissari, sia più propensa ad annullare completamente la graduatoria del concorso ritenendo, ragionevolmente, che il comportamento delittuoso posto in essere possa aver minato l'attendibilità dei giudizi riguardo i compiti di tutti i candidati. Sono mie supposizioni personali ma, in questo caso non ti resterebbe altro che richiedere il risarcimento del danno contro la PA anche in sede civile, eventualmente.
      Tuttavia ritengo altresì che, se ti costituisci già ora parte civile nel procedimento penale, non potresti richiedere il risarcimento anche alla PA qualora si verificasse l'ipotesi dell'annullamento in autotutela sopra descritto, poiché si configurerebbe una duplicazione della medesima domanda. Infatti, con la costituzione di parte civile la causa petendi riguarderebbe proprio la condotta illecita dei commissari che poi è ricaduta sulla PA sotto forma di violazione di legge, eccesso di potere (in particolare sviamento) e così via (dato il rapporto organico) determinandone l'illegittimità. Quindi si risolverebbe nella medesima causa petendi posta a fondamento di una successiva azione di risarcimento contro la PA.
      Considera a tal proposito che la costituzione di parte civile in sede penale corrisponde, nella sostanza, ad un'azione civile contro i soggetti agenti piuttosto che contro la PA. Quindi detta costituzione di parte civile precluderebbe un'azione di risarcimento danni contro la PA. Ora, se i commissari vengono condannati non vi è dubbio che sussista la colpa grave e, perciò, essi devono ritentersi responsabili anche nei confronti di terzi, tuttavia potrebbero essere meno solvibili della PA. Quindi secondo me dovresti valutare meglio, nella fattispecie concreta, l'opportunità di costituirti parte civile nel procedimento penale piuttosto che esperire separata azione civile contro la PA e valutare con un buon amministrativista la possibilità di proporre ricorso amministrativo avverso la graduatoria definitiva.
      Ultima modifica di spruzzolo; 29-08-2008, 13:04.

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        Originariamente inviato da coffee Visualizza il messaggio
        Ciao a tuttiiii. Sono rientrata oggi da un altro viaggio. Sono un po' stanchina. Rispondo domani. Ma mi ha fatto cosi' piacere leggervi che ho trovato un attimo x rispondervi. A presto

        Ho letto un pò sommariamente ciò che hai scritto e sicuramente fai bene a far ricorso; perchè non esiste che sia risultato uno in più; da dove ne è uscito, dal cappello magico??
        Non c’è alcuna necessità di sculture in una casa in cui vive un gatto.
        ( [I]Wesley Bates[/I] )

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          Non so come ringraziarti spruzzolo!
          Sei stato molto chiaro e competente.
          In un processo di altra natura rinunciai a costituirmi parte civile per rendere più credibile la mia testimonianza, cioè senza l’interesse di un risarcimento danni.
          Probabilmente opterò per la citazione per danni avverso la PA che è la maggiore responsabile perché ha avvallato tutti i procedimenti sino all’approvazione e pubblicazione della graduatoria finale.
          In sede di giudizio penale preferisco avere più probabilità di una sentenza equa e dare maggior peso alla mia testimonianza.
          Ma eventualmente io ed altri partecipanti potrebbero costituirsi parte civile all’inizio del processo contro chi ha concorso nei reati, al di fuori della commissione e della PA,?
          Penso a chi ha potuto fare pressioni in cambio di concessione di altri favori ecc. Alcuni della graduatoria in questione infatti sono o stretti parenti o soggetti direttamente riconducibili a politici (anche parlamentari) o potenti locali di vario tipo.
          Scusate l’ignoranza, ma in un processo penale posso costituirmi parte civile solo contro alcuni degli imputati e per alcuni dei reati in giudizio? O è tutta una partita unica?
          E’ l’unico concorso che ho fatto, per prendere le misure e mettermi alla prova.
          Ora ne sto preparando altri…. Ma ora sono più consapevole dei meccanismi e dei miei diritti….
          Mi sembra incredibile che cerchino quasi sempre truccare le carte. In questo concorso tutto quello che espressamente vietato fare in un concorso pubblico l’hanno fatto con vizi di forma macroscopici.
          Certo il problema per il giudizio penale non è rilevare l’illegittimità degli atti, quanto quello più complicato di trovare le prove del vantaggio che gli autori dell’atto illegittimo hanno avuto in conseguenza del loro comportamento.

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            Storm mi pare che la tua sia una situazione alquanto complessa...cos'è un supermaxi processo?
            Caspitina...
            Comunque il punto è che i rapporti tra azione civile in sede penale e giudizio civile sono un pò delicati e sul punto bisognerebbe approfondire con un pò di giurisprudenza. Ci sono alcuni casi in cui la giurisprudenza ammette la costituzione di parte civile contro l'imputato e l'azione in sede civile contro un'altro soggetto, come il caso degli eredi di un soggetto morto a seguito di disastro aereo che, nel contempo, si costituiscono parte civile nel procedimento penale per omicidio colposo contro il pilota e intraprendono azione civile contro la compagnia aereoportuale. Questo perché i due soggetti rispondono del fatto a titolo diverso e, perciò, risulta differente la causa petendi delle due azioni. Se si ragiona in questi termini, potrebbe essere astrattamente possibile costituirsi parte civile contro il politico corrotto e, nel contempo, esperire azione in sede civile contro la PA. Ciò in quanto il politico corrotto nel commettere il reato ha pur sempre agito "esernamente" alla PA, non già nell'abito di un rapporto organico come invece avviene per il funzionario (ad esempio i commissari d'esame).

            tuttavia non so quanto ti convenga costituirti parte civile solo per alcuni reati o contro alcuni imputati. Sarebbe necessario valutare bene gli elementi della fattispecie concreta, poiché in astratto tutto si potrebbe sostenere.

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              Ora c' è il segreto istruttorio (e ho detto anche troppo)... anche se sono passati molti anni dall'inizio dell'indagine. Nella stampa locale ci fu grande risalto solo all'inizio dell'inchiesta; poi silenzio assoluto, ma per me è anche meglio che facciano le indagini prendendosi tutto il tempo necessario.
              Visto la gravità dei reati (se le prove saranno ritenute sufficienti) il pericolo di prescrizione non ci sarà a quanto pare. E dai miei esposti ho cercato di dimostrare che i reati sono continuati e hanno avuto effetti praticamente sino allo scorso anno. Non so se basterà per stabilire una data di decorrenza più recente.
              Ho certo casi analoghi nella giurisprudenza ma non ne ho trovato nel massimario di juris data.
              Se ci saranno sviluppi aprirò un nuova discussione in questo sito.
              Grazie mille per le indicazioni, e spero che possano servire anche per dare coscienza degli strumenti giuridici ad altri che si accingono ai concorsi pubblici

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