Skorpion, la questione non è "a noi sta bene" così, pare che noi siamo i fessi della situazione e non mi piace... ma le alternative quali sono?
Faccio la cassiera in un supermercato oppure la commessa da Benetton... Domani l'attività viene chiusa perché c'è crisi ed io mi ritrovo a spasso... Preparo un concorso, studio e sudo sette camicie, magari (magari, sì!) lo vinco pure o rientro tra gli idonei per chiamate successive, poi però il costo della vita è alto, lo stipendio non adeguato, ed io lavoro per pagarmi le spese e basta... che vita grama!
Il concorso per un profilo superiore, che garantisce un'entrata maggiore dei "ridicoli" 1150€, al momento non me lo posso permettere perché non ho i titoli richiesti...
Insomma, in ogni situazione si può valutare il risvolto negativo, il rovescio della medaglia... E allora... Che faccio? La barbona... mi sparo... continuo, a 35 anni, a campare sulle spalle di mammina? Che faccio?????
Il problema non è (vivere e lavorare a) Roma...
Se non si può "pianificare" a Roma, non lo si può fare nemmeno altrove...
E' il momento storico che comporta "sacrifici"...
Faccio sacrifici io che vivo a Bologna, che in quanto a costo della vita non è economica... ma, ripeto, "mi arrangio" e campo decentemente...
Fa sacrifici mio fratello che non si è spostato "da casa"...
Fa sacrifici chi conosco che vive a Roma...
Fa sacrifici chi conosco che vive a Biella...
Magari bastasse dire "evito Roma" per non fare sacrifici e poter pianificare il più agevolmente possibile...
Poi, sinceramente, preferisco tirare io "la cinghia" piuttosto che gravare ancora sulla mia famiglia...
P.S. Non dico questo per farti "cambiare opinione", non c'è nulla da cambiare, è per spiegare il (mio) perché si partecipa a "quelle condizioni"...
E chiudo dicendo CREPI IL LUPO.
Faccio la cassiera in un supermercato oppure la commessa da Benetton... Domani l'attività viene chiusa perché c'è crisi ed io mi ritrovo a spasso... Preparo un concorso, studio e sudo sette camicie, magari (magari, sì!) lo vinco pure o rientro tra gli idonei per chiamate successive, poi però il costo della vita è alto, lo stipendio non adeguato, ed io lavoro per pagarmi le spese e basta... che vita grama!
Il concorso per un profilo superiore, che garantisce un'entrata maggiore dei "ridicoli" 1150€, al momento non me lo posso permettere perché non ho i titoli richiesti...
Insomma, in ogni situazione si può valutare il risvolto negativo, il rovescio della medaglia... E allora... Che faccio? La barbona... mi sparo... continuo, a 35 anni, a campare sulle spalle di mammina? Che faccio?????
Il problema non è (vivere e lavorare a) Roma...
Se non si può "pianificare" a Roma, non lo si può fare nemmeno altrove...
E' il momento storico che comporta "sacrifici"...
Faccio sacrifici io che vivo a Bologna, che in quanto a costo della vita non è economica... ma, ripeto, "mi arrangio" e campo decentemente...
Fa sacrifici mio fratello che non si è spostato "da casa"...
Fa sacrifici chi conosco che vive a Roma...
Fa sacrifici chi conosco che vive a Biella...
Magari bastasse dire "evito Roma" per non fare sacrifici e poter pianificare il più agevolmente possibile...
Poi, sinceramente, preferisco tirare io "la cinghia" piuttosto che gravare ancora sulla mia famiglia...
P.S. Non dico questo per farti "cambiare opinione", non c'è nulla da cambiare, è per spiegare il (mio) perché si partecipa a "quelle condizioni"...
E chiudo dicendo CREPI IL LUPO.
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