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Banca d'Italia, Assistenti tecnici nel campo dell’ICT (Bando 4.07.11)

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    #61
    Originariamente inviato da bludsak Visualizza il messaggio
    per il secondo profilo che, da quello che ho capito, dovrebbe essere soggetto a turni
    Cosa si intende con "il secondo profilo dovrebbe essere soggetto a turni"?

    Grazie Bludsak, benriletto.

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      #62
      Leggevo che uno di voi parlava di super-programmatori che assaliranno il concorso (principalmente il prof.A, presumo), lasciando le briciole ai "profani" (?). Si dimentica che costoro, oltre ad aver preso più di 96 alla maturità, avere una laurea, dovranno superare un test attitudinale, sapere la lingua inglese, saper ARGOMENTARE un quesito (quindi, con un livello di lingua italiana quantomeno decente), e in quel giorno il "profumo" di una tastiera ed un monitor non essere più così vicino? Tutto questo per dire che il concorso secondo me è qualcosa di un po' diverso, speciale...

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        #63
        Originariamente inviato da William Visualizza il messaggio
        Cosa si intende con "il secondo profilo dovrebbe essere soggetto a turni"?

        Grazie Bludsak, benriletto.
        Ciao,

        piè di pagina 1 della prima pagina del bando.

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          #64
          Originariamente inviato da William Visualizza il messaggio
          Leggevo che uno di voi parlava di super-programmatori che assaliranno il concorso (principalmente il prof.A, presumo), lasciando le briciole ai "profani" (?). Si dimentica che costoro, oltre ad aver preso più di 96 alla maturità, avere una laurea, dovranno superare un test attitudinale, sapere la lingua inglese, saper ARGOMENTARE un quesito (quindi, con un livello di lingua italiana quantomeno decente), e in quel giorno il "profumo" di una tastiera ed un monitor non essere più così vicino? Tutto questo per dire che il concorso secondo me è qualcosa di un po' diverso, speciale...
          Considerazione interessante.
          Effettivamente avessero voluto un programmatore "purissimo" avrebbero utilizzato altri parametri di preselezione: d'altro canto è anche vero che i parametri richiesti sono quelli più obiettivi possibili e con rischio di "contestazione" dei titoli ridotti al lumicino. Mettendo 96 come voto minimo "reale" si lasceranno fuori probabilmente persone molto preparate, ma senza il massimo dei voti (capita anche per altri concorsi).
          Penso che sia comprensibile questo criterio di scelta: danneggerà qualcuno, ma purtroppo la Banca non ha intenzione di fare concorsi con 300.000 persone ed è un'intenzione rispettabile.

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            #65
            Assolutamente, nella mia pur breve esperienza, giudico quelli della Banca i concorsi meglio strutturati e organizzati. Bludsak, secondo te perchè per usare il vecchio nick del concorso Assistenti l'ho dovuto "sbloccare" per ottenere l'autorizzazione ad iscrivermi? Non pensavo tenessero in archivio le vecchie registrazioni, molto efficiente così

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              #66
              Originariamente inviato da William Visualizza il messaggio
              Assolutamente, nella mia pur breve esperienza, giudico quelli della Banca i concorsi meglio strutturati e organizzati. Bludsak, secondo te perchè per usare il vecchio nick del concorso Assistenti l'ho dovuto "sbloccare" per ottenere l'autorizzazione ad iscrivermi? Non pensavo tenessero in archivio le vecchie registrazioni, molto efficiente così
              penso che vogliano evitare doppioni ed, inoltre, ti evitano di riscrivere tutti dati (penso che si possano fare eventuali aggiornamenti): quando ci mettiamo siamo proprio bravi

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                #67
                Ciao William, si sono io quello ke non è rientrato per 0,01 nel concorso per VA. Speriamo questa volta vada meglio! E se devo essere fuori spero di esserlo di almeno 100 punti XD

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                  #68
                  Originariamente inviato da bludsak Visualizza il messaggio
                  Considerazione interessante.
                  Effettivamente avessero voluto un programmatore "purissimo" avrebbero utilizzato altri parametri di preselezione: d'altro canto è anche vero che i parametri richiesti sono quelli più obiettivi possibili e con rischio di "contestazione" dei titoli ridotti al lumicino. Mettendo 96 come voto minimo "reale" si lasceranno fuori probabilmente persone molto preparate, ma senza il massimo dei voti (capita anche per altri concorsi).
                  Penso che sia comprensibile questo criterio di scelta: danneggerà qualcuno, ma purtroppo la Banca non ha intenzione di fare concorsi con 300.000 persone ed è un'intenzione rispettabile.
                  IPOCRISIA
                  ----------
                  Il senso delle preselezioni è di avere un numero limitato di concorrenti già dagli scritti. Le preselezioni devono essere trasparenti e legati a principi di merito. La BdI vuole risparimare soldi (cosa lodevole per un ente pubblico): è facile prevedere alcune decine di migliaia di iscritti a questo concorso.
                  Molto meno lodevole è l'abitudine di impiegari laureati a mansioni di diplomati (mi richiama alla mente i tanti privati che propinano stage reiterati e pseudo-contrattini a qualificati laureati). E quando è un Ente come la BdI a volere dei laureati come assistenti (pacifico che passeranno la preselezione soltanto laureati) la cosa mi rattrista ancora di più. E' a dir poco ipocrita.
                  DITELO CHIARAMENTE: VOGLIAMO LAUREATI COME ASSISTENTI.
                  Chi vi scrive ha 3,3 punti e non ha dovuto sottostare a preudo-stage e altre forme di ricatto per entrare nel mondo del lavoro. Ma tutto questo modo di fare mi ha sempre indignato.
                  Volete diplomati? Allora che il diploma basti ad accedere ad una selezione, seria, rigorosa e selettiva quanto si voglia.
                  Questo concorso, invece, non consentirà a nessun diplomato di parteciparvi. E la cosa mi rattrista.
                  Ultima modifica di tesserae; 25-07-2011, 10:31. Motivo: errori di battitura

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                    #69
                    Originariamente inviato da tesserae Visualizza il messaggio
                    IPOCRISIA
                    ----------
                    Il senso delle preselezioni è di avere un numero limitato di concorrenti già dagli scritti. Le preselezioni devono essere trasparenti e legati a principi di merito. La BdI vuole risparimare soldi (cosa lodevole per un ente pubblico): è facile prevedere alcune decine di migliaia di iscritti a questo concorso.
                    Molto meno lodevole è l'abitudine di impiegari laureati a mansioni di diplomati (mi richiama alla mente i tanti privati che propinano stage reiterati e pseudo-contrattini a qualificati laureati). E quando è un Ente come la BdI a volere dei laureati come assistenti (pacifico che passeranno la preselezione soltanto laureati) la cosa mi rattrista ancora di più. E' a dir poco ipocrita.
                    DITELO CHIARAMENTE: VOGLIAMO LAUREATI COME ASSISTENTI.
                    Chi vi scrive ha 3,3 punti e non ha dovuto sottostare a preudo-stage e altre forme di ricatto per entrare nel mondo del lavoro. Ma tutto questo modo di fare mi ha sempre indignato.
                    Volete diplomati? Allora che il diploma basti ad accedere ad una selezione, seria, rigorosa e selettiva quanto si voglia.
                    Questo concorso, invece, non consentirà a nessun diplomato di parteciparvi. E la cosa mi rattrista.
                    Ricapitolando le tue considerazioni, cerchiamo di proporre delle soluzioni alternative senza fermarci al solito "così non va": "le preselezioni debbono essere legate trasparenti e legate a principi di merito" cosa giusta e sacrosanta, come lo metto in pratica nel caso specifico?
                    -ammetto alla selezione solo periti o assimilati? si arrabbierebbero quelli che magari hanno fatto ragionieria e poi hanno intrapreso la strada dell'informatica
                    -richiedo esperienza specifica nel campo? E chi ha lavorato in nero o magari con inquadramenti "strani" come fa? Il tutto con il problema di "certificare" queste esperienze
                    -chiedo altri titoli: quali poi per non danneggiare nessuno?

                    A mio modesto parere, il criterio può non piacere o meno (questo è più che legittimo), ma non lo si può tacciare di opacità: come qualsiasi criterio di selezione "favorirà" qualcuno e "danneggerà" altri.
                    Non riesco a capire la polemica sul "vogliamo laureati come assistenti": non si può negare che la Banca guardi i costi, ma è anche vero che non è da ieri che laureati entrano come assistenti, vice assistenti e, finchè fu possibile, come commessi, l'innalzamento del livello di scolarità porta a queste situazioni, e molti non si pongono il "problema" perchè, a ragionarci bene, forse il problema non c'è:

                    -se domani la Banca mette come requisito la laurea per l'accesso ai concorsi per assistenti, la discussione "muore" sul nascere
                    -se domani la Banca dà al coadiutore (concorso per laureati) lo stesso stipendio dell'ass. il problema "reale" muore nuovamente

                    il "problema" è questo "Molto meno lodevole è l'abitudine di impiegare laureati a mansioni di diplomati" vero?

                    Ti prego di correggermi se ho capito male il tuo intervento

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                      #70
                      Originariamente inviato da bludsak Visualizza il messaggio
                      Ricapitolando le tue considerazioni, cerchiamo di proporre delle soluzioni alternative senza fermarci al solito "così non va": "le preselezioni debbono essere legate trasparenti e legate a principi di merito" cosa giusta e sacrosanta, come lo metto in pratica nel caso specifico?
                      -ammetto alla selezione solo periti o assimilati? si arrabbierebbero quelli che magari hanno fatto ragionieria e poi hanno intrapreso la strada dell'informatica
                      -richiedo esperienza specifica nel campo? E chi ha lavorato in nero o magari con inquadramenti "strani" come fa? Il tutto con il problema di "certificare" queste esperienze
                      -chiedo altri titoli: quali poi per non danneggiare nessuno?

                      A mio modesto parere, il criterio può non piacere o meno (questo è più che legittimo), ma non lo si può tacciare di opacità: come qualsiasi criterio di selezione "favorirà" qualcuno e "danneggerà" altri.
                      Non riesco a capire la polemica sul "vogliamo laureati come assistenti": non si può negare che la Banca guardi i costi, ma è anche vero che non è da ieri che laureati entrano come assistenti, vice assistenti e, finchè fu possibile, come commessi, l'innalzamento del livello di scolarità porta a queste situazioni, e molti non si pongono il "problema" perchè, a ragionarci bene, forse il problema non c'è:

                      -se domani la Banca mette come requisito la laurea per l'accesso ai concorsi per assistenti, la discussione "muore" sul nascere
                      -se domani la Banca dà al coadiutore (concorso per laureati) lo stesso stipendio dell'ass. il problema "reale" muore nuovamente

                      il "problema" è questo "Molto meno lodevole è l'abitudine di impiegare laureati a mansioni di diplomati" vero?

                      Ti prego di correggermi se ho capito male il tuo intervento
                      Caro Bludsak, rispondo subito alla tua prima domanda nella speranza di chiarire il mio punto di vista. Ecco la mia "così andrebbe":
                      1. requisiti di iscrizione al concorso: il solo diploma (ti serve un ICT? indichi nel bando i diplomi inerenti)
                      2. preselezione con quesiti a risposta multipla elaborati otticamente.
                      Non l'ho inventato io questo criterio di preselezione, abbondantemente usato da molte amministrazioni.
                      Un diplomato bravo avrà una chance di passare perché potrà dimostrare quanto vale con una prova eccellente.
                      Viceversa, con l'attuale formulazione del bando un diplomato senza laurea ha possibilità nulla. NULLA = zero.
                      La BdI ha formulato un bando ineccepibile da un punto di vista legale. Ma nella sostanza, sfruttando il fatto che saranno più di 400 (lettera A) o 600 (lettera B) i diplomati di alta fascia con laurea, introduce una discriminazione impedendo di fatto ad un semplice diplomato di poter ambire al posto. E' questa che chiamo IPOCRISIA.
                      La questione non è se il criterio sia di mio gradimento o meno (infatti l'attuale formulazione mi agevola, e dovrebbe aggradarmi). Anche la formulazione che ho pocanzi proposto è soggetta a valutazioni di gradimento personali. In realtà qualunque formulazione lo sarebbe.
                      La questione che pongo è sostanziale e innegabile: è ingiusto impedire ad un diplomato di accedere ad un concorso pubblico. Questo bando, pur salvando la forma, impedisce di fatto ad un diplomato di accedere alle fasi successive.

                      Sono per natura contrario a qualsiasi forma di privilegio anche quando, come in questo caso, questo favorisca me.
                      La cosa che trovo molto grave è che ciò accade al settore della selezione pubblica che, per diritto costituzionale, deve consentire a tutti il libero accesso ai concorsi pubblici. Chiamatemi idealista, ma se si rimettono in discussione questi principi finiamo presto a carte e quarantotto...

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