Originariamente inviato da mmax
Visualizza il messaggio
Il precedente post mi è risultato piuttosto indigesto, perché a un mio tentativo di stemperare i toni ritengo si sia risposto, e non è la prima volta, in maniera a tratti offensiva.
"In estrema sintesi il mio pensiero era che il tuo commento, che tu lo volessi o meno, fornisse un'immagine di Piacenza come quasi invivibile e non le rendesse affatto giustizia, ma vedo con piacere che al punto 4 smentisci questa mia sensazione."
Avreste potuto chiedere chiarimenti invece di lanciarvi in post maldestri -strider- o di carattere smaccatamente aggressivo nei confronti della mia persona -grog-. Ammettetelo: siete partiti in quarta nel tentativo di imbastire una difesa sperticata della nostra filiale, e sinceramente non riesco a venire a capo del quesito che più mi sta arrovellando il cervello: perché tanta acrimonia, invece di un confronto più pacato? E non venite a dirmi che tutto è nato dall' "uso sconsiderato" dell'epiteto bolgia, perché avevo già limitato il campo dei significati da me intesi con quel significante pittoresco ben prima che si scatenasse la vostra Crociata dialettica.
"L'impressione inoltre era che tu la descrivessi come l'ultima (qualitativamente) anche fra le filiali STC e non capivo su che basi."
Dentro di te si condensa una convinzione su un punto di vista di una persona, non gliela esterni, e poi ti lamenti del fatto che non ti abbia reso edotto di come esso si sia generato? Un rimprovero piuttosto strampalato, anche perché credo di non aver mai dato adito all'impressione che hai descritto, tranne forse quando ho affermato che la Filiale di Piacenza, oltre ai difetti standard delle STC, è caratterizzata da una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale -il che, preso atto che per alcuni potrebbe non costituire un motivo di vergogna, non esclude che le altre STC abbiano pecche più gravi-.
"Poi, ci mancherebbe, rispetto la tua opinione."
Sarà, ma francamente mi risulta difficile crederlo, arrivati a questo punto.
"Premesso ciò:
1-2 - sappi che non mi sono sentito cooptato in alcun modo. La mia espressione era semplicemente un modo per principiare l'intervento. Argomentare anche su questo mi sembra davvero un eccesso.
Del fatto che almeno 4/6 si trovino bene a Piacenza ne sono ragionevolmente quasi certo, ma non metto per esperienza la mano sul fuoco su opinioni altrui."
Ok, passaggio equilibrato su cui non ho nulla da eccepire.
"3 - "non credo sia questo il luogo adatto, così come ritengo irrilevante per le scelte dei neoassunti discettare nel merito."
Sono felice che tu ti renda conto finalmente di ciò."
Commento dai connotati oscuri. Cerco di proporre una interpretazione: nel registrare la mia risposta alla richiesta di delucidazioni relativa -guarda un po'- alla locuzione "bolgia piacentina", devi aver pensato che ritenessi la "presenza di una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale" caratteristica atta a convogliare verso altri lidi le scelte dei neoassunti. Nulla di più errato: nel mio caso una siffatta occorrenza costituisce un motivo di critica verso l'ambiente di lavoro -e l'ho rilevato-, ma sono convinto -e lo ero già allora- che un neofita può tranquillamente vivere ignorando le rappresentanze sindacali o sposandone metodi e battaglie, o limitarsi a un ruolo da iscritto non attivo, e il modo migliore per capire quale di questi casi più gli si attaglia è provare in prima persona. Se fosse questa la genesi corretta della tua considerazione, respingo al mittente le insinuazioni in essa contenute.
""avete paludato di significati enfatizzati all’eccesso una mia uscita teatrale sviandone il senso precipuo.".
Non c'era alcun bisogno di enfatizzare la tua uscita (teatrale, concordo pienamente); il modo in cui ti sei espresso lo faceva già da sè. Prova a metterti nei panni di un esterno e aggiungi oltre al tuo commento i riferimenti negativi già espressi su Piacenza in precedenza e confermati dopo. Valuta infine se tutto ciò renda effettivamente giustizia alla situazione della Filiale di Piacenza. Come dipendente assegnato alla stessa non mi sono potuto esimere dall'esprimere la mia, personale, opinione."
Legittimo, ma ritengo che, visto il vostro conclamato obiettivo consistente nello "smontare delle considerazioni frutto di una insoddisfazione del tutto personale" -quasi che fossi un agitatore pronto a propinare alla folla inesperta false informazioni-, strider abbia cannato nel merito e tu nel metodo oltre che nel merito.
"4 - Tutti i tuoi interventi precedenti non lasciavano trasparire nulla di quello che scrivi nella prima metà del punto 4. Ne sono felice."
Ciò non vuol dire che ne dimostrassero il contrario.
"Invece ribadisco ancora una volta: il fatto che tu ti sia sentito "costretto" dal mondo del lavoro non esclude assolutamente il fatto inoppugnabile che la scelta tu l'avessi (oltre alla possibilità di rinunciare e cercare altri lavori più consoni alle tue inclinazioni, ti erano state proposte diverse filiali ad ampia operatività). Secondo me è un'eresia definire "male minore" il lavoro in una STC di BI, ma questa è sempre una mia opinione."
Una scelta l'avevo sì, ma ho deciso che fosse ex ante: mi sono imposto, cioè, di entrare nel mondo BI, indipendentemente dalla Filiale di destinazione. Ciò non mi sottrae il diritto di critica, spero che concorderai su questo.
"La mia ultima frase sulla Sede della mia città era volta a dimostrare come i problemi a mio parere non originano dalla natura STC di una filiale, ma dal mondo in cui il lavoro viene affrontato e gestito, quali che siano le mansioni."
Giustissimo, ma io, per esempio, preferisco una "bolgia" compatibile con la mia vita extra lavoro a un eden mansionistico in un luogo remoto.
"5 - Se la tua pretesa era quella di aver conoscenze e saper svolgere decine di mansioni che nemmeno in 30 anni colleghi che lavorano in una Sede, allora è chiaro che non bastano 5 settimane di missione (e nemmeno anni)."
Non capisco se qui tu sia ironico o dileggiante. Comunque, non sto a ripetere la critica che ho sollevato nel mio precedente post a riguardo, perché non scalfita dalla tua argomentazione iperbolica.
"Comunque ti ribadisco che eravamo stati avvertiti perfettamente sia dell'attività che si svolge in STC sia del funzionamento della politica delle assegnazioni con tutte le sue conseguenze, mentre tu hai affermato di essere stato "buggerato"."
E io affermo che non hai letto con attenzione il mio intervento che hai richiamato, perché ivi mai ho affermato di essermi lamentato del mansionario delle STC non dovutamente illustrato a monte della scelta o della crudeltà del regime di assegnazione con vincolo, bensì dell'assicurazione datami sulla non disponibilità nel breve periodo della sede di Firenze -scenario disatteso dopo soli tre mesi!-. Ti cito uno spezzone di una lettera sindacale indirizzata al PINE e al PGR datata 25/01/2012 e avente come oggetto l'assegnazione dei colleghi neoassunti: -...negli ultimi mesi si sono registrate anomalie nelle procedure adottate, con particolare riferimento alla recente assegnazione presso "residenze assai ambite" di colleghi idonei, classificati ben dopo altri pari grado ... ai quali la scelta di quelle residenze era stata preclusa solo pochissimi mesi addietro. In assenza di motivazioni plausibili, tenuto conto delle contenute difficoltà nella programmazione di flussi di personale ai livelli gerarchici meno elevati, le scriventi ... diffidano codesta Amministrazione dal procedere a nuove assegnazioni verso residenze non concesse a colleghi in servizio da pochi mesi, prima del trasferimento di questi ultimi presso la residenza prescelta.-.
"Sulle assegnazioni in particolare ti faccio delle osservazioni: una norma ha per definizione carattere generale e non può essere ripensata solo sulla base di singole fattispecie concrete (la tua, ma anche la mia!) per le quali l'applicazione della stessa sembra irragionevole. Io credo che le regole sulle assegnazioni, i vincoli e tutto ciò che vi sta intorno abbiano una loro ragion d'essere e non siano certo state elaborate con leggerezza, ma in anni di esperienza. Elaborare delle eccezioni ad personam è rischioso e probabilmente anche sbagliato concettualmente.
Poi sono pronto a discutere sulle tue proposte di modifica sulle quali non sono ancora informato."
E qui ti sei superato in quanto a sfoggio di tracotanza, sebbene nel tuo travisamento della causa del mio sentirmi buggerato ti riconosca un'attenuante non da poco. Concordo integralmente con il tuo pedante excursus sulla necessità del rispetto delle norme, molto meno con l'impressione che si ricava dall'impostazione generale del capoverso, che sottende una sorta di malcelata lezione morale nei miei confronti, come se fossi pronto, per meri fini personali, a violare regole, leggi & affini.
"D'ora in poi chiudo per quanto mi riguarda invece con la polemica su Piacenza e su ciò che tizio o caio hanno voluto affermare, poiché, come tu riconosci, questo non è il luogo per esprimere giudizi di valore sull'ambiente di lavoro (e non lo è mai stato fin dall'inizio)."
Ehm, credo che si sia caduti in un grosso equivoco: io ho affermato che discettare nel merito della presenza o meno di una rappresentanza sindacale ingombrante fosse irrilevante per le scelte dei neoassunti, non che questo fosse un luogo non idoneo a fornire impressioni sull'ambiente di lavoro. Epic fail.
"Auspico un confronto sulle tue proposte, ancor meglio se di presenza. A presto"
A presto.
"In estrema sintesi il mio pensiero era che il tuo commento, che tu lo volessi o meno, fornisse un'immagine di Piacenza come quasi invivibile e non le rendesse affatto giustizia, ma vedo con piacere che al punto 4 smentisci questa mia sensazione."
Avreste potuto chiedere chiarimenti invece di lanciarvi in post maldestri -strider- o di carattere smaccatamente aggressivo nei confronti della mia persona -grog-. Ammettetelo: siete partiti in quarta nel tentativo di imbastire una difesa sperticata della nostra filiale, e sinceramente non riesco a venire a capo del quesito che più mi sta arrovellando il cervello: perché tanta acrimonia, invece di un confronto più pacato? E non venite a dirmi che tutto è nato dall' "uso sconsiderato" dell'epiteto bolgia, perché avevo già limitato il campo dei significati da me intesi con quel significante pittoresco ben prima che si scatenasse la vostra Crociata dialettica.
"L'impressione inoltre era che tu la descrivessi come l'ultima (qualitativamente) anche fra le filiali STC e non capivo su che basi."
Dentro di te si condensa una convinzione su un punto di vista di una persona, non gliela esterni, e poi ti lamenti del fatto che non ti abbia reso edotto di come esso si sia generato? Un rimprovero piuttosto strampalato, anche perché credo di non aver mai dato adito all'impressione che hai descritto, tranne forse quando ho affermato che la Filiale di Piacenza, oltre ai difetti standard delle STC, è caratterizzata da una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale -il che, preso atto che per alcuni potrebbe non costituire un motivo di vergogna, non esclude che le altre STC abbiano pecche più gravi-.
"Poi, ci mancherebbe, rispetto la tua opinione."
Sarà, ma francamente mi risulta difficile crederlo, arrivati a questo punto.
"Premesso ciò:
1-2 - sappi che non mi sono sentito cooptato in alcun modo. La mia espressione era semplicemente un modo per principiare l'intervento. Argomentare anche su questo mi sembra davvero un eccesso.
Del fatto che almeno 4/6 si trovino bene a Piacenza ne sono ragionevolmente quasi certo, ma non metto per esperienza la mano sul fuoco su opinioni altrui."
Ok, passaggio equilibrato su cui non ho nulla da eccepire.
"3 - "non credo sia questo il luogo adatto, così come ritengo irrilevante per le scelte dei neoassunti discettare nel merito."
Sono felice che tu ti renda conto finalmente di ciò."
Commento dai connotati oscuri. Cerco di proporre una interpretazione: nel registrare la mia risposta alla richiesta di delucidazioni relativa -guarda un po'- alla locuzione "bolgia piacentina", devi aver pensato che ritenessi la "presenza di una insolitamente ingombrante rappresentanza sindacale" caratteristica atta a convogliare verso altri lidi le scelte dei neoassunti. Nulla di più errato: nel mio caso una siffatta occorrenza costituisce un motivo di critica verso l'ambiente di lavoro -e l'ho rilevato-, ma sono convinto -e lo ero già allora- che un neofita può tranquillamente vivere ignorando le rappresentanze sindacali o sposandone metodi e battaglie, o limitarsi a un ruolo da iscritto non attivo, e il modo migliore per capire quale di questi casi più gli si attaglia è provare in prima persona. Se fosse questa la genesi corretta della tua considerazione, respingo al mittente le insinuazioni in essa contenute.
""avete paludato di significati enfatizzati all’eccesso una mia uscita teatrale sviandone il senso precipuo.".
Non c'era alcun bisogno di enfatizzare la tua uscita (teatrale, concordo pienamente); il modo in cui ti sei espresso lo faceva già da sè. Prova a metterti nei panni di un esterno e aggiungi oltre al tuo commento i riferimenti negativi già espressi su Piacenza in precedenza e confermati dopo. Valuta infine se tutto ciò renda effettivamente giustizia alla situazione della Filiale di Piacenza. Come dipendente assegnato alla stessa non mi sono potuto esimere dall'esprimere la mia, personale, opinione."
Legittimo, ma ritengo che, visto il vostro conclamato obiettivo consistente nello "smontare delle considerazioni frutto di una insoddisfazione del tutto personale" -quasi che fossi un agitatore pronto a propinare alla folla inesperta false informazioni-, strider abbia cannato nel merito e tu nel metodo oltre che nel merito.
"4 - Tutti i tuoi interventi precedenti non lasciavano trasparire nulla di quello che scrivi nella prima metà del punto 4. Ne sono felice."
Ciò non vuol dire che ne dimostrassero il contrario.
"Invece ribadisco ancora una volta: il fatto che tu ti sia sentito "costretto" dal mondo del lavoro non esclude assolutamente il fatto inoppugnabile che la scelta tu l'avessi (oltre alla possibilità di rinunciare e cercare altri lavori più consoni alle tue inclinazioni, ti erano state proposte diverse filiali ad ampia operatività). Secondo me è un'eresia definire "male minore" il lavoro in una STC di BI, ma questa è sempre una mia opinione."
Una scelta l'avevo sì, ma ho deciso che fosse ex ante: mi sono imposto, cioè, di entrare nel mondo BI, indipendentemente dalla Filiale di destinazione. Ciò non mi sottrae il diritto di critica, spero che concorderai su questo.
"La mia ultima frase sulla Sede della mia città era volta a dimostrare come i problemi a mio parere non originano dalla natura STC di una filiale, ma dal mondo in cui il lavoro viene affrontato e gestito, quali che siano le mansioni."
Giustissimo, ma io, per esempio, preferisco una "bolgia" compatibile con la mia vita extra lavoro a un eden mansionistico in un luogo remoto.
"5 - Se la tua pretesa era quella di aver conoscenze e saper svolgere decine di mansioni che nemmeno in 30 anni colleghi che lavorano in una Sede, allora è chiaro che non bastano 5 settimane di missione (e nemmeno anni)."
Non capisco se qui tu sia ironico o dileggiante. Comunque, non sto a ripetere la critica che ho sollevato nel mio precedente post a riguardo, perché non scalfita dalla tua argomentazione iperbolica.
"Comunque ti ribadisco che eravamo stati avvertiti perfettamente sia dell'attività che si svolge in STC sia del funzionamento della politica delle assegnazioni con tutte le sue conseguenze, mentre tu hai affermato di essere stato "buggerato"."
E io affermo che non hai letto con attenzione il mio intervento che hai richiamato, perché ivi mai ho affermato di essermi lamentato del mansionario delle STC non dovutamente illustrato a monte della scelta o della crudeltà del regime di assegnazione con vincolo, bensì dell'assicurazione datami sulla non disponibilità nel breve periodo della sede di Firenze -scenario disatteso dopo soli tre mesi!-. Ti cito uno spezzone di una lettera sindacale indirizzata al PINE e al PGR datata 25/01/2012 e avente come oggetto l'assegnazione dei colleghi neoassunti: -...negli ultimi mesi si sono registrate anomalie nelle procedure adottate, con particolare riferimento alla recente assegnazione presso "residenze assai ambite" di colleghi idonei, classificati ben dopo altri pari grado ... ai quali la scelta di quelle residenze era stata preclusa solo pochissimi mesi addietro. In assenza di motivazioni plausibili, tenuto conto delle contenute difficoltà nella programmazione di flussi di personale ai livelli gerarchici meno elevati, le scriventi ... diffidano codesta Amministrazione dal procedere a nuove assegnazioni verso residenze non concesse a colleghi in servizio da pochi mesi, prima del trasferimento di questi ultimi presso la residenza prescelta.-.
"Sulle assegnazioni in particolare ti faccio delle osservazioni: una norma ha per definizione carattere generale e non può essere ripensata solo sulla base di singole fattispecie concrete (la tua, ma anche la mia!) per le quali l'applicazione della stessa sembra irragionevole. Io credo che le regole sulle assegnazioni, i vincoli e tutto ciò che vi sta intorno abbiano una loro ragion d'essere e non siano certo state elaborate con leggerezza, ma in anni di esperienza. Elaborare delle eccezioni ad personam è rischioso e probabilmente anche sbagliato concettualmente.
Poi sono pronto a discutere sulle tue proposte di modifica sulle quali non sono ancora informato."
E qui ti sei superato in quanto a sfoggio di tracotanza, sebbene nel tuo travisamento della causa del mio sentirmi buggerato ti riconosca un'attenuante non da poco. Concordo integralmente con il tuo pedante excursus sulla necessità del rispetto delle norme, molto meno con l'impressione che si ricava dall'impostazione generale del capoverso, che sottende una sorta di malcelata lezione morale nei miei confronti, come se fossi pronto, per meri fini personali, a violare regole, leggi & affini.
"D'ora in poi chiudo per quanto mi riguarda invece con la polemica su Piacenza e su ciò che tizio o caio hanno voluto affermare, poiché, come tu riconosci, questo non è il luogo per esprimere giudizi di valore sull'ambiente di lavoro (e non lo è mai stato fin dall'inizio)."
Ehm, credo che si sia caduti in un grosso equivoco: io ho affermato che discettare nel merito della presenza o meno di una rappresentanza sindacale ingombrante fosse irrilevante per le scelte dei neoassunti, non che questo fosse un luogo non idoneo a fornire impressioni sull'ambiente di lavoro. Epic fail.
"Auspico un confronto sulle tue proposte, ancor meglio se di presenza. A presto"
A presto.
Commenta