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Concorso per 855 funzionari in Agenzia delle Entrate
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Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l'imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio.
Appunto, la norma non dice "al di là di ogni dubbio" ma al di là di ogni RAGIONEVOLE dubbio, che è diverso.
E sulla portata del termine "ragionevole" ci si potrebbe scrivere una tesi. Non è un principio esplicitato nel suo significato da una norma, ma bisogna rifarsi a quanto sviluppato da dottrina e giurisprudenza (vd. ad es. Cass. del caso Cogne... dove i giudici parlano proprio di ragionevole dubbio).
Se bastasse ogni minimo dubbio per assolvere l'imputato il 99% dei processi finirebbe con assoluzione.
Ad es. il caso tanto discusso dalle tv, quello di Sara S*****... dovrebbe finire al 100% con un'assoluzione visto che ci sono milioni di dubbi, persino sulla persona a cui imputare il fatto.
Già, è una forma di responsabilità disciplinare (che già da sola porterebbe ad escludere la liberalità per fini privati, insussistente in quanto ci troviamo di fronte ad un rappresentante della PA e non a un privato), alla quale però si va ad aggiungere il fatto di reato che sussiste in tutti i suoi elementi.Quale è la fonte normativa del fatto che il pubblico ufficiale non può ricevere per simpatia nulla? sicuramente non è la corruzione, dato che parla di atti contrario o conforme ai doveri d'ufficio, e in questo caso nulla di può dire al pubblico ufficiale sul suo comportamento circa i doveri d'ufficio (l'esame è stato svolto regolarmente).
Non puoi aggiungere elementi alla fattispecie a tuo piacimento, da dove esce questo ora?Interrogando il testimone che era presente per legge all'esame, che afferma la regolarità delle domande e delle risposte.
A questo punto potrei aggiungere anch'io qualcosa, e dire, "durante il processo è stata acquisita un'intercettazione in cui ci sentono gli imputati accordarsi sul pagamento".
E COMUNQUE, non cambia niente perchè:
- il testimone che era presente alla prova avrebbe dovuto interrompere la prova nel momento in cui vedeva compiersi qualcosa che non ha niente a che fare con la funzione di pubblico ufficiale del suo collega e che, anzi, poteva far BENISSIMO pensare ad un fatto di reato (pena responsabilità disciplinare)
- Nel caso in cui non avesse interrotto la prova avrebbe pure potuto essere accusato dello stesso reato in concorso col corruttore, avendo avuto un ruolo nella realizzazione del disegno criminoso di questo, non interrompendo la selezione
Non c'è nessuna regolarità nel fatto del pubblico ufficiale che, ripeto, NELL'ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI, riceve un pagamento, dati, inoltre, il luogo e le circostanze del pagamento.Infatti gli indizi a favore belli grossi sono:
1)interrogatorio del testimone dell'esame che afferma la completa regolarità dello stesso
Poi devi spiegarmi come hanno fatto queste persone a VERIFICARE l'assenza di agevolazioni (se magari il corrotto la settimana prima, incontrandosi col privato gli ha rivelato le domande, e quindi questo il giorno dell'esame sembrava preparato e rispondeva bene, come la mettiamo? Dato che continui ad aggiungere elementi a tuo piacimento? )le dichiarazioni delle persone presenti in aula circa la regolarità dell'esame senza nessuna agevolazione
Le parole nel diritto penale non servono nè come causa di giustificazione, nè come circostanza attenuante.le dichiarazioni delle persone che hanno assistito alla dazione del danaro che affermano di aver sentito dire: sono solo perchè mi stai simpatico, non voglio nulla in cambio.
Se bastasse pronunciare delle parole, come una formula magica, non ci sarebbero più reati.
Se mentre sto colpendo un uomo inizio a gridare dicendo "lo sto colpendo per legittima difesa".... e alle persone lì presenti dico "mi state sentendo? lo sto colpendo per legittima difesa"....
poi, in processo succederà questo:
Le dichiarazioni dei testimoni sono coerenti con le dichiarazioni degli indagati circa la reciproca simpatica tra i due e nessun favore richiesto.
affermano di aver sentito dire lo sto colpendo per legittima difesa
quindi io dirò che l'ho colpito per legittima difesa, chi stava lì dirà che effettivamente stavo dicendo quello, quindi andrò assolto
Possibile?
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ramino.......
non ci sono prove che si stratta di corruzione.
tu parli di circostanze,indizi, ma mancano i fatti decisivi.
parli di responsabilità disciplinare.....
ma dal punto di vista penale gli artt. 318 e 319 non sono violati.
1)il pubblico ufficiale non si accorda di ricevere del danaro per compiere un atto del suo ufficio, un atto contrario, una omissione, un ritardo..ecc
2)non accetta una retribuzione che non gli è dovuta, perchè in cambio fa un favore. accetta un regalo
il punto centrale della questione è : il danaro serve per corrompere il p.u o no? la risposta è no.
non può essere condannato.
Io sono libero di regalare ad un p.u. 10000 euro perchè mi sta simpatico, durante il mio esame, non avere nulla in cambio, e fare il mio esame regolarmente come gli altri. si o no?
per me si
forse è un caso-limite...........però per me non è corruzione!
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Che fai ti fai le domande e ti rispondi da solo?Originariamente inviato da colbert85 Visualizza il messaggioIl DDT (documento di trasporto) comporta
1 la possibilità della fatturazione differita
2 di emettere successivamente lo scontrino fiscale
3 la possibiltà di emettere ricevuta fiscale
Questa per me è la A
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Diciamo che stiamo filosofeggiando... nella realtà è molto improbabile che qualcuno possa, nel corso di un esame, "regalare" dei soldi ad un pubblico ufficiale, e che questa azione possa essere considerata "normale" quasi quanto un colpo di tosso durante l'esame stesso.Originariamente inviato da colbert85 Visualizza il messaggioramino.......
Io sono libero di regalare ad un p.u. 10000 euro perchè mi sta simpatico, durante il mio esame, non avere nulla in cambio, e fare il mio esame regolarmente come gli altri. si o no?
per me si
forse è un caso-limite...........però per me non è corruzione!
@colbert
Ma vah, tu mi ignori da giorni... ed anzi non rispondi nemmeno ai miei dubbi! Posti solo quiz...

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ma hai fatto il tirocinio da Ghedini?Originariamente inviato da colbert85 Visualizza il messaggioramino.......
non ci sono prove che si stratta di corruzione.
tu parli di circostanze,indizi, ma mancano i fatti decisivi.
parli di responsabilità disciplinare.....
ma dal punto di vista penale gli artt. 318 e 319 non sono violati.
1)il pubblico ufficiale non si accorda di ricevere del danaro per compiere un atto del suo ufficio, un atto contrario, una omissione, un ritardo..ecc
2)non accetta una retribuzione che non gli è dovuta, perchè in cambio fa un favore. accetta un regalo
il punto centrale della questione è : il danaro serve per corrompere il p.u o no? la risposta è no.
non può essere condannato.
Io sono libero di regalare ad un p.u. 10000 euro perchè mi sta simpatico, durante il mio esame, non avere nulla in cambio, e fare il mio esame regolarmente come gli altri. si o no?
per me si
forse è un caso-limite...........però per me non è corruzione!
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