Originariamente inviato da Protector
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L'angolo di ROL
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioIn una SPA c'è una differenza procedurale tra il conferimento di danaro il conferimento di beni in natura o crediti?
1. Sostanzialmente no, sia che si tratti di danaro, sia che si tratti di beni in natura o crediti, il socio è tenuto ad effettuare interamente il conferimento all'atto della sottoscrizione delle azioni;
2. La differenza c'è, quando si conferisce danaro si deve necessariamente conferire almeno il 50% del valore del conferimento versandolo presso una banca, mentre per il conferimento di beni in natura o crediti bisognerà depositare presso una banca, per i crediti, il valore del 75% dei crediti stessi, mentre i beni in natura andranno conferiti per intero;
3. C'è differenza fra due tipi di conferimento, il conferimento in denaro può essere effettuato anche in due momenti, e cioè il 25% deve essere versato presso una banca alla sottoscrizione delle azioni, se la società è pluripersonale, e il rimanente nei successivi 90 giorni; il conferimento in natura o crediti, invece, deve essere versato per intero all'atto della sottoscrizione delle azioni.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioIl socio di una SPA che ha conferito dei crediti, più precisamente il conferimento è consistito in valori mobiliari o strumenti del mercato finanziario, anche in questo caso deve necessariamente depositare la stima redatta dall'esperto nominato tribunale?
1. No, questi beni hanno un valore di mercato, e quindi la stima sarebbe perfettamente inutile; in questi casi il valore del conferimento si determina rispetto al valore di questi beni conferiti all'atto del conferimento stesso;
2. No, questi beni hanno un valore di mercato, e quindi la stima sarebbe inutile; per essere più precisi la stima non sarà necessaria, o meglio la relazione dell'esperto non sarà necessaria, se il valore che viene ad essi attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale e dell'eventuale sovrapprezzo, è pari o inferiore al prezzo medio ponderato al quale sono stati negoziati su uno o più mercati regolamentati nei sei mesi precedenti il conferimento;
3. La stima in questi casi, cioè la relazione dell'esperto nominato tribunale, è necessaria, ma non per determinare il valore di valori mobiliari o degli strumenti del mercato finanziario, ma per certificare che il valore di questi beni attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale e dell'eventuale sovrapprezzo, è pari o inferiore al prezzo medio ponderato al quale sono stati negoziati su uno o più mercati regolamentati nei sei mesi precedenti il conferimento.
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2Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioLa società per azioni può acquistare liberamente dei beni che appartengono agli amministratori, soci, fondatori e promotori della società stessa?
1. Certamente sì, la società per azioni è un soggetto autonomo dotato di personalità giuridica, e quindi può acquistare liberamente questi beni da queste persone;
2. La società può acquistare i beni da queste persone, come del resto i crediti, ma l'acquisto è sottoposto a particolari procedure, nel momento in cui sia pari o superiore al decimo del capitale sociale della società stessa;
3. La società, in realtà, non può acquistare i beni da detti soggetti, a meno che non si tratti di operazioni correnti nell'ambito della società stessa; in realtà in questi casi il rischio che il valore dei beni acquistati sia sopravvalutato, spiega la ragione del divieto.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioSi dice che le azioni sono sottoposte ad alcuni principi fondamentali, quali sono?
1. I principi a cui sono sottoposte le azioni, sono indivisibilità, libertà, uguaglianza, inscindibilità, libera circolazione;
2. I principi cui sono sottoposte le azioni sono indivisibilità, uguaglianza, inscindibilità, libera circolazione;
3. I principi cui sono sottoposte le azioni sono indivisibilità, inseparabilità, uguaglianza, frazionabilità, libera circolazione.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioSi dice che le azioni sono sottoposte ad alcuni principi fondamentali, quali sono?
1. I principi a cui sono sottoposte le azioni, sono indivisibilità, libertà, uguaglianza, inscindibilità, libera circolazione;
2. I principi cui sono sottoposte le azioni sono indivisibilità, uguaglianza, inscindibilità, libera circolazione;
3. I principi cui sono sottoposte le azioni sono indivisibilità, inseparabilità, uguaglianza, frazionabilità, libera circolazione.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioNelle azioni è sempre indicato il valore nominale delle azioni stesse?
1. Normalmente è indicato, ma si può anche stabilire che siano emesse azioni prive di valore nominale;
2. Non solo normalmente, ma sempre è indicato su ogni singola azione il suo valore nominale; diversamente sarebbe impossibile da parte del socio sapere sia il valore delle azioni, sia la quota di capitale sociale che gli appartiene;
3. In effetti il valore nominale delle azioni fa riferimento alla vecchia disciplina; attualmente le azioni sono sempre prive di valore nominale, e la quota di capitale sociale posseduto, rappresentato da tutte le azioni, in realtà è frutto di un calcolo tra il numero delle azioni possedute e l'intero capitale sociale, visto che emettendo azioni prive di valore nominale, la società è anche obbligata ad indicare il numero delle azioni emesse; tuttavia per le società che non fanno ricorso al capitale di rischio, è consentito attraverso una specifica disposizione dello statuto, l'emissione di azioni con valore nominale.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioNelle azioni è sempre indicato il valore nominale delle azioni stesse?
1. Normalmente è indicato, ma si può anche stabilire che siano emesse azioni prive di valore nominale;
2. Non solo normalmente, ma sempre è indicato su ogni singola azione il suo valore nominale; diversamente sarebbe impossibile da parte del socio sapere sia il valore delle azioni, sia la quota di capitale sociale che gli appartiene;
3. In effetti il valore nominale delle azioni fa riferimento alla vecchia disciplina; attualmente le azioni sono sempre prive di valore nominale, e la quota di capitale sociale posseduto, rappresentato da tutte le azioni, in realtà è frutto di un calcolo tra il numero delle azioni possedute e l'intero capitale sociale, visto che emettendo azioni prive di valore nominale, la società è anche obbligata ad indicare il numero delle azioni emesse; tuttavia per le società che non fanno ricorso al capitale di rischio, è consentito attraverso una specifica disposizione dello statuto, l'emissione di azioni con valore nominale.
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