Nicastri, per effetto di questa nuova indagine, si è visto aggravare la misura cautelare che lo teneva ai domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa e fittizia intestazione di beni ed è stato riportato in carcere. Secondo gli investigatori, il “signore del vento” (come lo definì il Financial Times) continuava a fare affari tramite un familiare anche da casa e nonostante sia stato raggiunto da una maxiconfisca da un miliardo di euro. La parte palermitana e trapanese dell’indagine ipotizza anche l’aggravante dell’agevolazione di Cosa nostra, non formulata nei confronti del sottosegretario.
(1) Ad esempio, se Tizio e Caio si accordano affinchè il secondo non venda un bene di cui è proprietario a nessuno ma questi lo aliena a Sempronio, Tizio può far valere il patto contro Caio ed ottenere il risarcimento del danno (v. 1218 ss. c.c.), mentre non può opporre l'accordo a Sempronio, il cui acquisto è valido ed efficace.
Commenta