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L'angolo di ROL
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Ai sensi dell’art. 28, 4° comma, d.lgs. 175/2014, «Ai soli fini della validità e dell’efficacia degli atti di liquidazione, accertamento, contenzioso e riscossione dei tributi e contributi, sanzioni e interessi, l’estinzione della società di cui all’articolo 2495 del codice civile ha effetto trascorsi cinque anni dalla richiesta di cancellazione del Registro delle imprese». Dunque, «ai soli fini» indicati, la società già cancellata ed estinta torna in vita, o meglio, trattandosi di fictio iuris non dissimile da quella prevista dall’art. 10 l. fall., si finge che lo sia per consentire all’Amministrazione finanziaria di perfezionare le procedure di accertamento e recupero delle proprie pretese senza essere costretta a rivolgersi a soggetti diversi dall’originario debitore
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Originariamente inviato da checcom Visualizza il messaggioImprenditore agricolo può fallire? quali soggetti non possono fallire?
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Originariamente inviato da checcom Visualizza il messaggioQualcosa su l'INSTITORE? cosa può e cosa non può fare?
L’institore può essere equiparato all’amministratore “di fatto” e, quindi, rispondere del reato di omessa dichiarazione assieme al titolare dell’impresa, in presenza di una procura institoria “amplissima”.
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ahahahaha
L’institore può essere equiparato all’amministratore “di fatto” e, quindi, rispondere del reato di omessa dichiarazione assieme al titolare dell’impresa, in presenza di una procura institoria “amplissima”.
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In forza degli artt. 2206 e 2207 c.c., ogni limitazione dei poteri conferiti all’institore, contestuale o successiva alla preposizione, è opponibile ai terzi solo se iscritta nel registro imprese a meno che l’imprenditore (o l’institore; cfr. art. 77 c.p.c.) non provi che il terzo ne era a conoscenza al momento della conclusione dell’affare. Siffatta responsabilità del preponente, anche in relazione ad atti non autorizzati, viene giustificata dalla dottrina invocando il rischio di impresa.
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Un “sistema che andava avanti da sempre” quello con cui sono stati “condizionati e sostanzialmente falsati”, come scrive il gip, da esponenti di primo piano del Pd umbro 11 concorsi per una trentina di assunzioni all’ospedale di Perugia per primari, medici, infermieri e ausiliari fino ad arrivare alle categorie protette. Ed Emilio Duca, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, al telefono diceva: “Non riesco a togliermi le sollecitazioni dei massimi vertici di questa Regione a tutti i livelli. Ecclesiastici – omissis- ecumenici, politici, tecnici. Se no a st’ora c’avevo messo le mani sulla gastro… altro che disposizioni di servizio dell’altra volta (…) Tra la massoneria, la curia e la giunta (…) non me danno tregua. E la Calabria Unita”.
https://www.nextquotidiano.it/region...orsi-truccati/
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