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L'angolo di ROL
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con tutti quei file trafugati....si poteva fare tabula rasa......Ultima modifica di strelizia; 23-10-2018, 19:03.
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Ennesimo spostamento e, quindi, rallentamento per il filone più delicato dell'inchiesta giudiziaria sulla fusione che ha portato alla nascita del terzo gruppo assicurativo italiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...-dopo/4714220/
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioEnnesimo spostamento e, quindi, rallentamento per il filone più delicato dell'inchiesta giudiziaria sulla fusione che ha portato alla nascita del terzo gruppo assicurativo italiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...-dopo/4714220/
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La struttura organizzativa avrebbe prodotto false fatture per operazioni inesistenti per un valore sui 150 milioni di euro, strumenti per garantire l’evasione fiscale alle imprese-clienti. Come operavano, almeno secondo le risultanze dell’indagine coordinata dalla Guardia di Finanza? Attraverso una rete di imprese con sedi sia in Italia che all’estero, alla guida delle quali erano stati nominati soci o amministratori di comodo, venivano accesi conti correnti in Slovacchia intestati ad altri indagati con il ruolo di prestanome ma sotto l’attento controllo di Carraro e Lazzarin. Sempre in capo a questi ultimi sarebbe stata l’organizzazione logistica delle società-cartiere, la redazione della documentazione per “giustificare” almeno sotto il profilo contabile le operazioni inesistenti e la ripartizione di gran parte degli utili. Il tutto messo a punto con l’aiuto di collaboratori di fiducia. Nel dicembre del 2015 erano scattati una ventina di arresti e ben 150 perquisizioni in diverse regionali. Alcuni imprenditori imputati risultavano nullafacenti con redditi da 10 a 12 mila euro, mentre in realtà , erano ricchi. Le soluzioni proposte da Carraro e Lazzarin erano “cucite” su misura a seconda delle esigenze di chi le richiedeva: l’evasione ai danni dello Stato si aggirerebbe sui 40 milioni di euro.
L’indagine aveva preso il via tenendo sotto controllo il comportamento di un sottufficiale delle Fiamme Gialle in servizio nella Compagnia di Mirano: era emerso che aveva incassato in due tranche 6 mila euro (e altri 4 mila gli erano stati promessi) da un imprenditore veneziano con l’accordo di Carraro e Lazzarin. L’obiettivo era addolcire una verifica fiscale ritenuta pericolosa.
http://mattinopadova.gelocal.it/pado...iva-1.17126895
la squadra....
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