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Quel che mi serve è il confronto, vedi...giorni fa ho riletto da un libro che non ha approfondito il principio di territorialità e grazie al tuo input dell'immobile italiano comprato in Svizzera mi hai segnalato che c'era qualcosa che non avevo rivisto...Ultima modifica di strelizia; 16-10-2018, 18:19.
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggioQuel che mi serve è il confronto, vedi...giorni fa ho riletto da un libro che non ha approfondito il principio di territorialità e grazie al tuo input dell'immobile italiano comprato in Svizzera mi hai segnalato che c'era qualcosa che non avevo rivisto...
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Sabato scorso, quindi alla vigilia dell’incendio, stando a quanto risulta dai dati acquisiti alla Camera di Commercio, Mauro Zonca, amministratore di Ipb Italia – a cui Ipb srl (amministrata dalla famiglia Pettinato, non collegata agli amministratori di Ipb Italia) ha ceduto un ramo d’azienda e il capannone – ha rimesso la carica a favore di un nuovo amministratore. Al suo posto risulta esserci ora Patrizia Geronimi. Ipb Italia, con sede a Cureggio, in provincia di Novara, aveva chiesto la licenza per lo stoccaggio e lo smaltimento di rifuiti dopo la cessione del ramo d’azienda da parte di Ipb srl, e, scrive il Corriere della Sera, l’iter era ancora in corso, anche se aveva già ottenuto un diniego preliminare visto che i titolari erano privi della fideiussione necessaria per coprire i rischi di eventuali danni ambientali, come stabilito dalle norme.
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I carabinieri forestali del gruppo di Milano e di Pavia e della compagnia carabinieri di Stradella (Pavia) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 persone, 5 italiani e un rumeno, di età compresa tra i 40 ed i 55 anni, ritenuti i responsabili, a vario titolo, dei reati di incendio doloso, gestione illecita di rifiuti, attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti. Le indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia, hanno permesso di individuare l’organizzatore, che si occupava di smaltire illecitamente i rifiuti, il trasportatore, che realizzava trasporti illeciti nel capannone di Corteolona, i titolari di impianti compiacenti dai quali i rifiuti provenivano ed infine anche gli esecutori materiali dell’incendio alla discarica abusiva di Corteolona.
https://www.ilfattoquotidiano.it/201...fiuti/4686134/
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hai detto niente....
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