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L'angolo di ROL

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    L’ex pm sotto accusa cenò con 3 del Csm e parlò anche a Lotti

    Firenze - Nelle indagini su Dagostino, ex socio di Renzi sr., le mosse di Savasta per ottenere appoggi a Roma e a Palazzo dei Marescialli

    Un imprenditore finisce nei guai per un giro di fatture false ma il magistrato che deve svolgere indagini su di lui ha a sua volta qualche problema con la giustizia e deve cercare di limitare i danni con il Consiglio superiore della magistratura.I due si conoscono da quando sono ragazzi....

    https://www.ilfattoquotidiano.it/pre...anche-a-lotti/

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      Ascoltato il 7 marzo come testimone e con la facoltà di stare in silenzio perché marito di una indagata, l’ex presidente del consiglio ha preferito rispondere. Ma per i pm l'ex premier è "profondamente reticente": non riconosce la sua voce e non ricorda,,,,,

      https://www.ilfattoquotidiano.it/201...gione/4455474/

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        Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
        Ascoltato il 7 marzo come testimone e con la facoltà di stare in silenzio perché marito di una indagata, l’ex presidente del consiglio ha preferito rispondere. Ma per i pm l'ex premier è "profondamente reticente": non riconosce la sua voce e non ricorda,,,,,

        https://www.ilfattoquotidiano.it/201...gione/4455474/
        De Mita però ammette di aver incontrato il consigliere per la sanità di Vincenzo De Luca, Enrico Coscioni, per sollecitare l’accreditamento della Regione Campania in favore di Aias, il centro di riabilitazione che secondo la Procura di Avellino ha prodotto fatture di comodo per ricavare provviste grazie alle quali Bilotta ha costruito una villa e la signora De Mita, Annamaria Scarinzi, ha ricavato qualche consulenza di poche migliaia di euro per se e le figlie attraverso l’altra onlus per disabili ‘Noi con loro’. Le due associazioni “sono una cosa sola, un unico centro di interessi” intorno alla signora De Mita, affermano il procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio e il procuratore capoRosario Cantelmo negli atti trasmessi al gip Paolo Cassano.

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          Savona - Una tempesta giudiziaria che sconquassa il mondo imprenditoriale ed economico della provincia di Savona.

          Con il suo “sistema” avrebbe evaso il fisco per un milione e 700mila euro. Frode fiscale tramite fatture per operazioni inesistenti, utilizzando cooperative d’appoggio esistenti solo sulla carta, “scatole vuote”, su cui scaricare i costi dei dipendenti.

          http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2...rrestato.shtml

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            In cima alla top40, con 56 segnalazioni, si staglia invece l’Agenzia delle Entrate – manco fosse zeppa di finanzieri – con quasi dieci “soffiate” al mese. Difficile, come per tutti gli altri casi, indicare se questi numeri indichino una maggiore propensione a delinquere o a una minore denunciare, anche perché fanno fede le risultanze processuali o amministrative dei singoli casi. I numeri, neutri, fotografano così la situazione.

            https://www.ilfattoquotidiano.it/201...lanac/4456032/

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              Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
              In cima alla top40, con 56 segnalazioni, si staglia invece l’Agenzia delle Entrate – manco fosse zeppa di finanzieri – con quasi dieci “soffiate” al mese. Difficile, come per tutti gli altri casi, indicare se questi numeri indichino una maggiore propensione a delinquere o a una minore denunciare, anche perché fanno fede le risultanze processuali o amministrative dei singoli casi. I numeri, neutri, fotografano così la situazione.

              https://www.ilfattoquotidiano.it/201...lanac/4456032/
              Tra le amministrazioni centrali sorprende il dato dell’Agenzia delle Entrate con le 56 segnalazioni citato all’inizio, anche perché il Mef da cui dipende ne ha “generate” soltanto 10, la sua agenzia – dunque – cinque volte di più. Segnalazioni da prendere poi molto sul serio, visto che nel 2017 si sono concluse con arresto dei dipendenti alcune indagini penali avviate proprio in seguito a segnalazione di comportamenti contrari ai doveri d’ufficio, accesso abusivo ai sistemi informativi, abuso della 104 e della malattia, vessazioni e quant’altro. Delle nuove già si può dire che quattro sono finite con una segnalazione al direttore regionale competente, 11 alle Procure, 23 sono state archiviate e 18 sono in corso di istruttoria.

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                Corruzione, procura di Milano: “Modo di acquisire gli elementi da parte di Anac rende inutili le nostre indagini”



                https://www.ilfattoquotidiano.it/201...agini/4458299/

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                  Cantone aveva più volte denunciato la sostanziale inutilità della struttura che dirige, non per nulla comunemente chiamata Foglia di Fico. Cantone si sbagliava: il Procuratore Greco ci ha spiegato a che cosa serve l'ANAC.

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                    Roma, intascava la tassa di soggiorno del Plaza: sequestrati 2 milioni di euro al padre della compagna del premier Conte

                    https://www.ilfattoquotidiano.it/201...conte/4458852/

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                      L’attività investigativa, eseguita anche con l’ausilio di indagini tecniche, di indagini finanziarie e corroborata dall’esame di copiosa documentazione sequestrata nel corso di numerose perquisizioni eseguite in Emilia-Romagna, Lombardia e nel Lazio, ha consentito di accertare come, a partire dal mese di luglio 2014, la proprietà dell’impresa, facente capo ad un noto professionista di Ravenna, avesse architettato una vera e propria strategia predatoria del patrimonio societario, poi concretizzata a seguito del subentro di un imprenditore modenese nella titolarità dell’azienda.

                      Infatti, dopo aver rilevato l’impresa senza pagamento di alcun reale corrispettivo, l’imprenditore di Modena, avendo a completa disposizione i conti correnti ed i titoli di credito (cambiali e/o assegni bancari) della società, distraeva quasi due milioni di euro di risorse finanziarie a favore di aziende a lui riconducibili. Oltre un milione di euro sono fuoriusciti dai conti societari per il pagamento di fittizie operazioni commerciali con società riferibili agli arrestati con sede a Cuba, in Messico, in Gran Bretagna ed in Romania, autoriciclando i proventi della bancarotta fraudolenta.

                      Parte di tali somme è poi rientrata nella disponibilità del precedente proprietario della società, il professionista ravennate, che le ha utilizzate per acquisire le quote e quindi il controllo di un’impresa immobiliare, l’unico asset che era rimasto nel patrimonio aziendale della fallita.

                      Anche il parco auto della società, infatti, composto da 7 autovetture, è stato completamente depredato a favore di società dell’imprenditore modenese, che lo hanno rilevato senza alcun reale pagamento; così come il magazzino merci dell’impresa ravennate, ormai decotta, è stato interamente ceduto sottocosto ad un’altra società, costituita ad hoc e riconducibile sempre al soggetto di Modena, che una volta rivenduti tutti i beni ha cessato l’attività.

                      http://www.gdf.gov.it/stampa/ultime-...utoriciclaggio

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