Nella riunione del gruppo tecnico tenutasi l'otto giugno scorso, la Germania, in particolare, ha chiesto a Roma di fornire a Bruxelles i nomi delle aziende beneficiate e di quantificare esattamente i vantaggi fiscali collegati al patent box: i funzionari di Berlino hanno sottolinato come le multinazionali che hanno già siglato accordi con il fisco italiano «potranno continuare ad avvantaggiarsi anche delle norme poi abolite fino al giugno 2021».

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