Mio padre avrebbe preferito che diventassi insegnante, ma io non mi sono mai vista come insegnante...sarebbe un ripiego...
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L'angolo di ROL
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggioIo non vorrei cassare i pesci piccoli, ma quelli grossi, invece...ma non è detto che qualcosa non cambi...dobbiamo lasciarci un po' di speranza e fare del nostro perché accada, se possiamo far qualcosa...
ciao amica mia, a domani
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
io ho invece un troccolo con filetto di triglia appena pescato affogato in vino bianbo
ciao amica mia, a domani
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioi nostri padri costituenti non credo fossero così ingenui......, ma che ciazzeccano le opinioni con le presunte ruberie?
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Assicurazioni false, carta straccia le polizze che dovevano tutelare Anas, Rfi, Roma capitale e Regione Lombardia
Una stamperia clandestina in un appartamento di Latina. Apostille del notaio che ricordano “il tappo di ceralacca dello spumante”. E un broker assicurativo barese con tre identità, che sul mercato si presentava come il londinese “Peter J. Carroll”. Tanto è bastato, secondo la Dda di Brescia, per rifilare polizze fidejussorie false per mezzo miliardo di euro a società che smaltiscono rifiuti e lavorano su grandi infrastrutture nazionali, lasciando scoperti settori nevralgici come la tutela ambientale e i grandi appalti pubblici.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...ardia/3751211/
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggioMio padre avrebbe preferito che diventassi insegnante, ma io non mi sono mai vista come insegnante...sarebbe un ripiego...
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http://www.corrieredellacalabria.it/...ocura-di-paola
Tra gli indagati c'è anche Rocco Giusta, commercialista, fino a ieri assessore al Bilancio della cittadina tirrenica. Giusta ha presentato le sue dimissioni al sindaco Mario Pizzino proprio nella giornata di ieri, dopo solo 28 giorni di attività politica.
Il sequestro riguarda i saldi attivi di 16 rapporti finanziari e 77 beni immobili (fabbricati e terreni) ubicati nel territorio senese, grossetano, romano, cosentino, reggino e messinese. Le Fiamme Gialle hanno scoperto un sofisticato meccanismo di false fatturazioni, pari a circa 9 milioni di euro emesse da una serie di società (due delle quali estere, in realtà fittiziamente create al solo scopo di rendere più difficoltose le indagini), enti morali e associazioni no profit, intestate persone ''prestanome'' al fine di evadere le imposte e creare un indebito credito Iva nei confronti dell'erario. Il falso credito di imposta veniva poi indebitamente utilizzato per compensare debiti Iva con ritenute d'acconto operate nei confronti di numerosi soggetti e mai versate. Una parte delle false fatture, infatti, è stata utilizzata, unitamente ad altra documentazione mendace, quale giustificativo di spesa nell'ambito di un progetto di formazione professionale per l'apprendistato denominato ''Addetto al ricevimento'', nonché nell'ambito di corsi di formazione organizzati nei seguenti settori: ''Gestione dell'azienda agrituristica'', ''Tecnologia informatica nella gestione e promozione dell'agriturismo'', "Agricoltura sostenibile, rispetto per l'ambiente e qualità dell'azienda turistica''.
Tutte le operazioni illecite venivano abilmente ''schermate'' da scritturazioni contabili opportunamente predisposte che, come dimostrato anche dal loro confronto con i movimenti bancari afferenti i conti aziendali e quello personale del principale indagato, hanno permesso di veicolare oltre 1,6 milioni di euro a beneficio del truffatore il quale ha in parte trasferito il denaro su conti correnti esteri. Con tali stratagemmi gli indagati traevano anche in inganno gli Enti finanziatori, che provvedevano quindi ad accreditare le relative somme
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http://www.corrieredellacalabria.it/...daga-catanzaro
CATANZARO Rocco Borgia è un distinto signore, i suoi 74 anni li porta che è uno splendore. Merito, assicura ai suoi potenti amici, della “dieta calabrese” alla quale resta fortemente fedele, pur avendo lasciato la natia Melicucco da molti decenni. Oggi, infatti, vive a Roma, si definisce imprenditore e non fa mistero del suo alto grado in massoneria. Rimosso, invece, il suo passato da militante del vecchio Partito comunista italiano. È un maniaco della riservatezza, il che però non lo ha salvato da continue apparizioni nelle cronache giudiziarie del nostro Paese. L’ultima lo vede, nel febbraio scorso, perquisito nell’ambito delle indagini sulla Consip e sugli appalti da destinare al “Gruppo Romeo”. Una perquisizione giustificata dal fatto che gli inquirenti messi alle calcagna di Alfredo Romeo lo fotografano mentre va a pranzo con i vertici dell’Inps e poi a colloquio con il tesoriere del Pd, al Nazareno. In Calabria due Procure si occupano di lui ed entrambe seguendo il filo della cosiddetta “massomafia”, una “supercupola” che si incarica di mediare affari miliardari selezionando la classe dirigente locale, utilizzando le cosche per il controllo del territorio, garantendo i patti con le maggiori imprese nazionali. Anche nel nuovo assetto delle logge calabresi e nel voto per il rinnovo dei vertici nazionali, la “massomafia” avrebbe avuto un ruolo di primo piano. Così, nel 2015, quando una “cooperativa rossa” affidataria di lucrosi appalti pubblici sull’asse Catanzaro-Cosenza deve scegliersi un “ambasciatore” che poi garantisca gli accordi, avrebbe puntato proprio su Rocco Borgia. Vero? Falso? È quanto stanno cercando di chiarire le indagini delle procure distrettuali di Reggio Calabria e di Catanzaro
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L’INDAGINE
«Concorso su misura? Questi erano gli accordi»
Prof (registrato) nei guai
Il caso all’Ateneo di Pisa, la denuncia di una ricercatrice
http://www.corriere.it/cronache/17_l...9c15ef13.shtml
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