annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

    Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
    Prima bilancio civilistico e poi dichiarazione fiscale...

    esatto....

    puoi avere un utile civilistico e non pagare imposte (perdita fiscale)?

    Commenta


      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
      esatto....

      puoi avere un utile civilistico e non pagare imposte (perdita fiscale)?
      Se le perdite portate a nuovo sono maggiori dell'utile di esercizio penso di si...

      Commenta


        La nozione fiscale di imprenditore commerciale non è sovrapponibile a quella delineata, per il medesimo soggetto, dal codice civile (vedi, in particolare, gli artt. 2082-2195 c.c.), perché essa risente, sotto numerosi aspetti, della funzione e del particolarismo che, sotto molteplici profili, il diritto tributario.

        La funzione del diritto tributario è, infatti, molto diversa da quella del diritto commerciale o
        del diritto civile. Queste ultime discipline si occupano in modo particolare della composizione di interessi privatistici, mentre il diritto tributario punta alla misurazione di fatti economici nella prospettiva della loro tassazione secondo capacità contributiva.
        Si comprendono, pertanto, le ragioni per le quali, talvolta, il diritto tributario cerchi di semplificare nozioni o concetti propri di altri ordinamenti.
        Non è raro che il legislatore intervenga allo scopo di adattare taluni concetti, nozioni o istituti, tipici di altri settori dell’ordinamento, alle esigenze che, in generale, ruotano intorno alla misurazione della
        ricchezza.
        Può accadere che il legislatore modifichi concetti appartenenti al diritto civile oppure al diritto commerciale per semplificare la fase del prelievo, per rendere più snella l’azione di controllo, per agevolare l’inquadramento di una determinata fattispecie oppure per evitare che, nella qualificazione di un certo fatto, il contribuente si trovi in situazioni d’incertezza.

        Nei settori dell’IRPEF e dell’IRES, gli imprenditori commerciali possono assumere tale qualifica attraverso due distinti percorsi: il primo, incentrato sulla struttura giuridica assunta dal soggetto; il secondo, incardinato sull’attività che il soggetto abbia concretamente esercitato

        Commenta


          [QUOTE=merenda;1190940]
          Originariamente inviato da Torcia Visualizza il messaggio
          Ciao a tutti, qualcuno sa risolvere questa?

          [FONT=Times New Roman][SIZE=2][FONT=Times New Roman][SIZE=2]Un’enciclopedia è composta di 8 volumi, ognuno di
          600 pagine. Se i volumi sono disposti normalmente
          affiancati in una libreria, quante pagine ci sono (senza
          contare le copertine) fra la prima pagina del sesto
          volume e l'ultima pagina del settimo volume?

          [B][FONT=Times New Roman][SIZE=2][FONT=Times New Roman][SIZE=2]a) 1.800 b) 1.200 c) 0 d) 600

          Risp. C

          Si dovrebbe essere C...normalmente affiancati in genere i libri hanno la copertina d inizio a destra, quindi escludendola, fra la prima pagina di un volume e l ultima del volume successivo non ci sono pagine... Se avesse detto tra la prima del sesto e la prima del settimo allora si dovevano contare moltiplicando...prova a guardare la disposizione dei tuoi libri, ovviamente in verticale [emoji4]

          grazie

          Commenta


            Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
            Se le perdite portate a nuovo sono maggiori dell'utile di esercizio penso di si...
            Correggimi, perché non mi ricordo niente...e voglio sapere anche se sono indietro...

            Commenta


              Modalità di determinazione della ricchezza rilevante nell’ambito del reddito d'impresa.

              Il Tuir stabilisce al riguardo (artt. 56 e 83, DPR n. 917/1986) che tale determinazione deve avvenire movendo dal risultato del conto economico, vale a dire dall’utile oppure dalla perdita di esercizio, a prescindere dall’assoggettamento dell’imprenditore commerciale all’IRPEF oppure all’IRES e a prescindere, altresì, dal fatto che l’imprenditore rediga il bilancio sulla base dei principi contabili nazionali o sulla base degli IAS-IFRS (vedi però, per i soggetti IAS, l’art. 83 del DPR n. 917/1986, che attribuisce valore, anche in deroga alle disposizioni riguardanti la determinazione della base imponibile IRES, ai <<criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio>> previsti dai citati principi).

              All’utile o alla perdita di esercizio dovranno essere apportate, sulla base dell'art. 83 Tuir, alcune variazioni in aumento o in diminuzione, in conformità a quanto previsto dalla disciplina tributaria.

              Le variazioni sono materialmente effettuate in una sezione del modello Unico, vale a dire nella parte della dichiarazione deputata alla determinazione del reddito d'impresa.
              Aggiungo che il modello di derivazione del reddito d’impresa dal risultato del conto economico (che
              alcuni scrittori elevano al rango di principio, anche allo scopo di sottolineare la dipendenza della ricchezza fiscalmente rilevante dal risultato civilistico), consente di osservare come, tendenzialmente, dal concetto di “reddito fiscale” siano escluse le operazioni che, per la loro natura, siano incapaci di esercitare effetti sul citato conto economico, risolvendosi in mere operazioni sul capitale o sul patrimonio.

              Commenta


                La dipendenza dal risultato del conto economico è sostanzialmente applicata a tutti gli imprenditori commerciali (fatti salvi quelli di più piccole dimensioni, ai quali, di regola, è garantito l’accesso a un regime fiscale semplificato, dove non esiste l’obbligo di tenuta della contabilità ordinaria e di redazione del bilancio),

                Commenta


                  Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
                  Correggimi, perché non mi ricordo niente...e voglio sapere anche se sono indietro...

                  Il procedimento di determinazione della ricchezza fiscalmente rilevante può condurre a un reddito o a una perdita d’impresa, indipendentemente dal risultato (di utile o di perdita) desumibile dal conto economico.
                  Può in effetti accadere che una società la quale abbia approvato un bilancio con un consistente utile pervenga, sul piano fiscale, alla determinazione di una perdita in ragione, per esempio, di consistenti variazioni in diminuzione.

                  Commenta


                    All’utile o alla perdita di esercizio dovranno essere apportate, sulla base dell'art. 83 Tuir, alcune variazioni in aumento o in diminuzione, in conformità a quanto previsto dalla disciplina tributaria.

                    Questo me lo ricordo

                    dopo che me l'hai ricordato...
                    Ultima modifica di strelizia; 04-03-2016, 17:21.

                    Commenta


                      Allo stesso modo, una società la quale abbia prodotto, sul piano civilistico, rilevanti perdite di esercizio, potrebbe essere costretta a esporre nella propria dichiarazione tributaria un reddito d’impresa, in ragione, stavolta, di consistenti variazioni in aumento.

                      Commenta

                      Sto operando...
                      X