Purtroppo però l’anatocismo che esce dalla porta, può rientrare dalla finestra: l’emendamento Boccadutri stabilisce infatti che “è fatta salva la possibilità per il cliente di autorizzare preventivamente l’addebito degli interessi debitori sul conto o sulla carta decorso un termine di 60 giorni dalla valuta degli interessi medesimi”. In parole povere, se gli interessi non vengono liquidati entro sessanta giorni possono andarsi ad aggiungere al capitale dovutoe produrre così nuovi interessi. Sotto questo profilo l’emendamento non si discosta dalla linea della Banca d’Italia che la scorsa estate proponeva di consentire il rimborso degli interessi annuali attraverso il fido con “conseguente produzione di interessi su quanto utilizzato per estinguere il debito da interessi”. Con l’emendamento Boccadutri, quindi, l’anatocismo resta per legge, avendo trasformato a tutti gli effetti in norma la contestatissima proposta della Banca d’Italia. Non bisogna infatti dimenticare che l’anatocismo – già vietato per legge ma da sempre praticato dalle banche con il placet di Via Nazionale – è un meccanismo perverso che fa crescere esponenzialmente il debito e che ha contribuito a strozzare tante famiglie e tante imprese in questi anni di crisi.
[QUOTE=ROL;1192devi prendere anche i quiz che ho postato di commerciale....(così completi il ripasso...delle società di persone)[/QUOTE]
1) Apro il/i libro/libri
2) Leggo sulle società di persone
3) Guardo i tuoi schemini (di solito me li faccio io studiando)
4) Faccio i quiz...
Nel testo della medesima pronuncia n. 5155/2016 è stato, altresì, evidenziato come le disposizioni di cui al neo-introdotto articolo 10-bis dello Statuto del contribuente sull'abuso del diritto e l’elusione fiscale, anche se non applicabili ratione temporis alla specifica vicenda, rilevano, comunque, in chiave interpretativa nel definire la linea evolutiva
Nel testo della medesima pronuncia n. 5155/2016 è stato, altresì, evidenziato come le disposizioni di cui al neo-introdotto articolo 10-bis dello Statuto del contribuente sull'abuso del diritto e l’elusione fiscale, anche se non applicabili ratione temporis alla specifica vicenda, rilevano, comunque, in chiave interpretativa nel definire la linea evolutiva
La sentenza della Corte di Cassazione non si può leggere
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