questo odio non può essere basato solo sul io so bell e tu si grezz.....alla fine li tirris entrano sempre nella discussione o no?
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Concorso all'agenzia entrate per 140 funzionari tecnici ingegneri architetti
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Originariamente inviato da inggss Visualizza il messaggioA ciascuno la propria...
Credo che per certi versi, renda meglio quella del prog. Architettonico.
Ma a livello di responsabilità, maggiori quelle dello strutturista. Se ci sono problemi è il primo che viene chiamato in causa...
No dicevo gli ing non hanno da ridire sulle parcelle degli architetti?
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Originariamente inviato da inggss Visualizza il messaggioA proposito di fatture, rol hai letto dello Split payment?
con le p.a? o in generale?
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioNo dicevo gli ing non hanno da ridire sulle parcelle degli architetti?
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Un azienda emette fattura alla P.A. per 1.500,00 Euro + IVA 22%. Il totale della fattura ammonta quindi ad Euro 1.830,00 con Iva per Euro 330,00.
Se fino a ieri la P.A. provvedeva al pagamento integrale della fattura /(Euro 1.830,00) da oggi il fornitore si vedrà accreditati “solo” 1.500,00 Euro. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, il fornitore avrà acquistato merce per quell’intervento sulla quale avrà, naturalmente, già versato l’IVA al proprio fornitore.
Poniamo che l’ammontare degli acquisti sia pari ad Euro 1.000,00 oltre ad IVA 22%. Avrà pagato al suo fornitore Euro 1.220,00 di cui 220,00 Si riferiscono ad IVA. Se questa fosse l’unica operazione del periodo si andrebbe ad una liquidazione a debito per Euro 110,00 e cioè la differenza tra l’IVA pagata al proprio fornitore e quella incassata dalla P.A. con un esborso pari ad Euro 330,00 (220 di Iva pagata al proprio fornitore e 110,00 in forza della liquidazione periodica. Con l’applicazione della norma antielusiva, invece, l’esborso sarà pari ad Euro 550,00 così determinati: quanto ad Euro 220,00 Iva pagata sulla fattura ricevuta ed Euro 330,00 per IVA NON INCASSATA.
I 220,00 Euro pagati in eccesso potranno essere chiesti a rimborso, o utilizzati in compensazione, SOLO dopo la presentazione della dichiarazione annuale IVA e quindi non prima del febbraio dell’anno successivo.
E’ del tutto evidente che se da una parte lo Stato evita di non incassare delle imposte (si pensi alle aziende che falliscono se a quelle che “non pagano proprio”) dall’altra coloro, e sono la stragrande maggioranza, che lavorano onestamente si ritrovano a dover anticipare ingenti somme di denaro che recupereranno in un lasso di tempo che potrà arrivare anche a 24 mesi. Tutto ciò con evidente riduzione di liquidità dovuta al minore denaro che entra in azienda.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioUn azienda emette fattura alla P.A. per 1.500,00 Euro + IVA 22%. Il totale della fattura ammonta quindi ad Euro 1.830,00 con Iva per Euro 330,00.
Se fino a ieri la P.A. provvedeva al pagamento integrale della fattura /(Euro 1.830,00) da oggi il fornitore si vedrà accreditati “solo” 1.500,00 Euro. Nella stragrande maggioranza dei casi, però, il fornitore avrà acquistato merce per quell’intervento sulla quale avrà, naturalmente, già versato l’IVA al proprio fornitore.
Poniamo che l’ammontare degli acquisti sia pari ad Euro 1.000,00 oltre ad IVA 22%. Avrà pagato al suo fornitore Euro 1.220,00 di cui 220,00 Si riferiscono ad IVA. Se questa fosse l’unica operazione del periodo si andrebbe ad una liquidazione a debito per Euro 110,00 e cioè la differenza tra l’IVA pagata al proprio fornitore e quella incassata dalla P.A. con un esborso pari ad Euro 330,00 (220 di Iva pagata al proprio fornitore e 110,00 in forza della liquidazione periodica. Con l’applicazione della norma antielusiva, invece, l’esborso sarà pari ad Euro 550,00 così determinati: quanto ad Euro 220,00 Iva pagata sulla fattura ricevuta ed Euro 330,00 per IVA NON INCASSATA.
I 220,00 Euro pagati in eccesso potranno essere chiesti a rimborso, o utilizzati in compensazione, SOLO dopo la presentazione della dichiarazione annuale IVA e quindi non prima del febbraio dell’anno successivo.
E’ del tutto evidente che se da una parte lo Stato evita di non incassare delle imposte (si pensi alle aziende che falliscono se a quelle che “non pagano proprio”) dall’altra coloro, e sono la stragrande maggioranza, che lavorano onestamente si ritrovano a dover anticipare ingenti somme di denaro che recupereranno in un lasso di tempo che potrà arrivare anche a 24 mesi. Tutto ciò con evidente riduzione di liquidità dovuta al minore denaro che entra in azienda.
voi sapete però che l'iva è un imposta di matrice comunitaria e quindi?????
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Originariamente inviato da inggss Visualizza il messaggioCome se le cose gia non fossero complicate per chi ha a vhe fare con la pa...
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