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Concorso Agenzia delle Entrate, Federconsumatori: ci sono estremi per ricorso al Tar
C’è un nuovo concorso che promette di far discutere: quello per l’assunzione di 140 funzionari tecnici indetto dall’Agenzia delle Entrate. Federconsumatori si dichiara disponibile ad avviare un’azione collettiva al Tar del Lazio in difesa di un numero consistente di cittadini che ha partecipato al concorso e ne contesta l’organizzazione. “Federconsumatori ha valutato la documentazione inviata e ritenuto che sussistono gli estremi per un ricorso al TAR”, afferma l’associazione in una nota.
Cosa è successo? Federconsumatori racconta che all’associazione si sono rivolti un’ottantina fra ingegneri e architetti che in questi giorni hanno partecipato al concorso indetto dall’Agenzia delle Entrate per la selezione e assunzione di 140 funzionari tecnici. Spiega Federconsumatori: “Queste persone si sono rivolte alla nostra associazione chiedendo tutela a seguito di quello che è accaduto all’interno del concorso citato e che a loro avviso, ha violato le basilari regole di trasparenza, non garantendo a tutti i partecipanti lo stesso trattamento e, di conseguenza, creando forte disparità tra gli iscritti.I concorrenti affermano che “una delle caratteristiche peculiari di questo concorso era costituito dal fatto che: fino al giorno dell’esame, l’Agenzia delle Entrate non abbia fornito indicazione alcuna su quali fossero le tipologie dei quiz, né tanto meno le modalità della prova, al contrario aveva fornito indicazioni circa il voto minimo per superare la prova; il calendario per la prima prova scritta oggettiva attitudinale è stato redatto dividendo le prove in 4 giorni, con 3 scaglioni al giorno, fatto salvo per l’ultimo giorno che prevede un solo scaglione”. I due fattori, ovvero la mancanza di informazioni sulle modalità di svolgimento della prova e la sua suddivisioni in più giorni e in più scaglioni, prosegue Federconsumatori, hanno creato “una fortissimadisparità di trattamento tra chi ha effettuato la prova il primo giorno e l’ultimo. Difatti, immediatamente dopo la conclusione del primo turno di prove, è cominciata la “fuga di notizie” e nel giro di poche ore, sul web era possibile rintracciare le tipologie dei quiz, le modalità di svolgimento e addirittura il foglio del regolamento consegnato in sede di esame. Il tutto a totale discapito di chi ha sostenuto la prova durante la prima giornata”.
I cittadini che hanno partecipato al concorso lamentano però anche l’organizzazione del concorso. In particolare, dicono che il foglietto con l’anagrafica del concorrente, a cui era abbinato un codice univoco, non veniva sigillato in busta ma ritirato dal personale addetto alla sorveglianza – temono dunque che l’anonimato non sia più garantito nella fase di correzione – e allo stesso tempo lamentano che il foglio con le risposte a lettura ottica non veniva chiuso in una busta sigillata e anonima alla fine della prova ma veniva ritirato dal personale addetto. I concorrenti temono dunque che le risposte non abbiano la garanzia di essere integre perché non viene esclusa la possibilità che siano manomesse.
“La Federconsumatori ha valutato la documentazione inviata e ritenuto che sussistono gli estremi per un ricorso al TAR e si rende disponibile a tutelare tutti coloro che riterranno di aver subito una ingiustizia e vorranno rivolgere le loro doglianze davanti al TAR Lazio”: questa la posizione assunta dall’associazione.
Concorso Agenzia delle Entrate, Federconsumatori: ci sono estremi per ricorso al Tar
C’è un nuovo concorso che promette di far discutere: quello per l’assunzione di 140 funzionari tecnici indetto dall’Agenzia delle Entrate. Federconsumatori si dichiara disponibile ad avviare un’azione collettiva al Tar del Lazio in difesa di un numero consistente di cittadini che ha partecipato al concorso e ne contesta l’organizzazione. “Federconsumatori ha valutato la documentazione inviata e ritenuto che sussistono gli estremi per un ricorso al TAR”, afferma l’associazione in una nota.
Cosa è successo? Federconsumatori racconta che all’associazione si sono rivolti un’ottantina fra ingegneri e architetti che in questi giorni hanno partecipato al concorso indetto dall’Agenzia delle Entrate per la selezione e assunzione di 140 funzionari tecnici. Spiega Federconsumatori: “Queste persone si sono rivolte alla nostra associazione chiedendo tutela a seguito di quello che è accaduto all’interno del concorso citato e che a loro avviso, ha violato le basilari regole di trasparenza, non garantendo a tutti i partecipanti lo stesso trattamento e, di conseguenza, creando forte disparità tra gli iscritti.I concorrenti affermano che “una delle caratteristiche peculiari di questo concorso era costituito dal fatto che: fino al giorno dell’esame, l’Agenzia delle Entrate non abbia fornito indicazione alcuna su quali fossero le tipologie dei quiz, né tanto meno le modalità della prova, al contrario aveva fornito indicazioni circa il voto minimo per superare la prova; il calendario per la prima prova scritta oggettiva attitudinale è stato redatto dividendo le prove in 4 giorni, con 3 scaglioni al giorno, fatto salvo per l’ultimo giorno che prevede un solo scaglione”. I due fattori, ovvero la mancanza di informazioni sulle modalità di svolgimento della prova e la sua suddivisioni in più giorni e in più scaglioni, prosegue Federconsumatori, hanno creato “una fortissimadisparità di trattamento tra chi ha effettuato la prova il primo giorno e l’ultimo. Difatti, immediatamente dopo la conclusione del primo turno di prove, è cominciata la “fuga di notizie” e nel giro di poche ore, sul web era possibile rintracciare le tipologie dei quiz, le modalità di svolgimento e addirittura il foglio del regolamento consegnato in sede di esame. Il tutto a totale discapito di chi ha sostenuto la prova durante la prima giornata”.
I cittadini che hanno partecipato al concorso lamentano però anche l’organizzazione del concorso. In particolare, dicono che il foglietto con l’anagrafica del concorrente, a cui era abbinato un codice univoco, non veniva sigillato in busta ma ritirato dal personale addetto alla sorveglianza – temono dunque che l’anonimato non sia più garantito nella fase di correzione – e allo stesso tempo lamentano che il foglio con le risposte a lettura ottica non veniva chiuso in una busta sigillata e anonima alla fine della prova ma veniva ritirato dal personale addetto. I concorrenti temono dunque che le risposte non abbiano la garanzia di essere integre perché non viene esclusa la possibilità che siano manomesse.
“La Federconsumatori ha valutato la documentazione inviata e ritenuto che sussistono gli estremi per un ricorso al TAR e si rende disponibile a tutelare tutti coloro che riterranno di aver subito una ingiustizia e vorranno rivolgere le loro doglianze davanti al TAR Lazio”: questa la posizione assunta dall’associazione.
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