I mercati azionari occidentali hanno iniziato a ballare lungo un crinale. Da un lato vi è la prospettiva di un ritorno, per quanto faticoso, alla normalità, con recuperi sul medio termine e la possibilità di chiudere l'anno almeno a livelli migliori. Dall'altro, e i timori vanno crescendo, vi è il rischio di una brutta caduta dalla quale potrebbe essere difficile rialzarsi. Molto dipenderà dalla psicologia degli investitori e dal loro sangue freddo. Secondo l'unanimità degli esperti, il grande rischio è una fuga in massa dei capitali dai mercati emergenti che renderebbe insostenibile la teoria dell'"oasi felice" applicabile all'Occidente e, in particolare, all'Europa. Se tutto il resto del mondo infatti entra in convulsione dal punto di vista economico (l'Asia e la Russia recentemente, mentre l'America Latina continua a vacillare), il rischio per gli europei è quello di trovarsi circondati e indeboliti. Gli analisti ritengono che, per ciò che riguarda la Russia, il legame con i mercati occidentali sia quasi inesistente mentre il rischio è che peggiori la situazione in America Latina. In questo caso l'impatto più forte sarebbe sugli USA, mentre l'Europa resterebbe relativamente al riparo.
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941 Un ritorno alla normalità dei mercati azionari occidentali:
a) nessuna delle alternative proposte
b) è auspicabile sul lungo termine, ma ormai non è più realizzabile sul medio termine
c) è possibile, anche se molto dipenderà dal sangue freddo degli investitori
d) dipenderà dagli sviluppi della situazione russa
e) anche se con fatica, è ormai certo che si realizzerà
L'indice misura le aspettative dei consumatori....mi verrebbe da dire C....ma riguarda l'allarme economia tra i consumatori stessi...quindi mi viene da dire anche riposta A...........[emoji29]
ma "l'indice che misura le aspettative dei consumatori è infatti sceso sensibilmente, delineando così un certo pessimismo sul prossimo futuro dell'economia americana" ....
quindi l'indice è sceso delineando pessimismo, ma non segnala una situazione di allarme .... per me è C
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