Ragazzi, io, al di là del concorso ho da dirvi una cosa.
negli anni ho imparato che l'idoneità a dei concorsi è come lo status di single a 50 anni. nessuno ti si fila, a meno che non possiedi rendite da concederti il miglior partner sulla terra.
quando partecipavo alle borse di studio per l'università, si gareggiava con due requisiti: reddito e numero di crediti.
il mio reddito non sfiorava il tetto massimo per poche decine di euro, i crediti mi consentivano di poter partecipare alle borse di studio. nelle graduatorie ero sempre fra gli ultimi, nonostante il numero di esami sostenuti. ciò in quanto avevo un reddito che, rispetto a chi aveva fatto meno esami di me, era superiore. essere fra gli ultimi nelle graduatorie provvisorie era un trauma, perchè c'era sempre qualcuno che faceva ricorso, lo vinceva e mi scavallava facendomi perdere la possibilità di ricevere la borsa, pur essendo idonea.
non ne facevo un dramma. insomma, non vincevo perchè a parità di punteggio c'era una soglia che non mi permetteva di essere idonea vincitrice.
se ad un concorso pubblico si bandisce che rientrano i primi tot vincitori, ovviamente a parità di punteggio si terrà conto di una serie di fattori, quali famiglia a carico, età, posizione sociale, esperienza.
se le graduatorie sono lunghe quanto la divina commedia, allora è meglio mettersi l'anima in pace, visto che per i prossimi vent'anni verranno presi tutti coloro che hanno almeno partecipato al concorso pubblico.
a sto punto, evitassero di fare tre prove per accertare l'idoneità,, e stilassero una lista con il numero di persone che fanno la domanda.
a mio parere, dovrebbero cambiare dei requisiti di base, come il punteggio minimo per accedere ai vari step, che non sia più il classico 21 ma ad esempio un 25. in tal modo rientrerebbero nelle liste persone preparatissime, perchè ottenere 25 significa studiare e sgobbare per molto tempo, non ci sarebbero ricorsi a destra e a manca e chi ha un punteggio minore se ne fa una ragione. le graduatorie saranno più corte, i tempi d'attesa per ulteriori concorsi si accorceranno e chi ha preso un voto basso ad un concorso si fa l'esperienza di modo che al prossimo cercherà di prendere voti più alti.
negli anni ho imparato che l'idoneità a dei concorsi è come lo status di single a 50 anni. nessuno ti si fila, a meno che non possiedi rendite da concederti il miglior partner sulla terra.
quando partecipavo alle borse di studio per l'università, si gareggiava con due requisiti: reddito e numero di crediti.
il mio reddito non sfiorava il tetto massimo per poche decine di euro, i crediti mi consentivano di poter partecipare alle borse di studio. nelle graduatorie ero sempre fra gli ultimi, nonostante il numero di esami sostenuti. ciò in quanto avevo un reddito che, rispetto a chi aveva fatto meno esami di me, era superiore. essere fra gli ultimi nelle graduatorie provvisorie era un trauma, perchè c'era sempre qualcuno che faceva ricorso, lo vinceva e mi scavallava facendomi perdere la possibilità di ricevere la borsa, pur essendo idonea.
non ne facevo un dramma. insomma, non vincevo perchè a parità di punteggio c'era una soglia che non mi permetteva di essere idonea vincitrice.
se ad un concorso pubblico si bandisce che rientrano i primi tot vincitori, ovviamente a parità di punteggio si terrà conto di una serie di fattori, quali famiglia a carico, età, posizione sociale, esperienza.
se le graduatorie sono lunghe quanto la divina commedia, allora è meglio mettersi l'anima in pace, visto che per i prossimi vent'anni verranno presi tutti coloro che hanno almeno partecipato al concorso pubblico.
a sto punto, evitassero di fare tre prove per accertare l'idoneità,, e stilassero una lista con il numero di persone che fanno la domanda.
a mio parere, dovrebbero cambiare dei requisiti di base, come il punteggio minimo per accedere ai vari step, che non sia più il classico 21 ma ad esempio un 25. in tal modo rientrerebbero nelle liste persone preparatissime, perchè ottenere 25 significa studiare e sgobbare per molto tempo, non ci sarebbero ricorsi a destra e a manca e chi ha un punteggio minore se ne fa una ragione. le graduatorie saranno più corte, i tempi d'attesa per ulteriori concorsi si accorceranno e chi ha preso un voto basso ad un concorso si fa l'esperienza di modo che al prossimo cercherà di prendere voti più alti.
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