scelte diverse
Chi si sposta di 900 km per un tirocinio evidentemente ha già compiuto una scelta di questo tipoconsapevole dei sacrifici, delle alternative, e di tutto quanto incida su una decisione del genere.
Io non ho fatto un concorso per andare nella Provincia Autonoma di Bolzano. Non avrei partecipato in tal caso.
Ho concorso per la mia Regione e non posso valutare la mia scelta in funzione di chi ne ha fatte di maggiormente estreme (è scorretto il comparativo del superlativo, ma ci stava bene lo stesso).
Io decido sulla base della mia situazione, che è quella di un lavoratore con moglie e figlio di 6 mesi a carico, che già ha fatto una scelta non facile nel rimettersi a studiare per un posto di qualifica più elevata dell'attuale pur consapevole di doversi, un domani, con tutta probabilità, trasferire.
Il doverlo fare già oggi (trasferirmi) che ancora il posto non è assicurato, giocandomi con l'affitto buona parte della borsa di studio, quando già dovrò rinunciare allo stipendio col quale mantengo la mia famiglia, è una scelta un po' pesante.
Ma a questo punto la curiosità mi impone una domanda: ma a voi chi ve lo paga l'affitto? E al vostro paese avete casa di proprietà? E come fate a mantenere la famiglia?
Ovvie saranno le risposte dei più giovani, ma altrettanto ovvio è il fatto che la mia situazione non è paragonabile alla loro.
Evidentemente, come qualcuno aveva giò postato in qualche forum, questo concorso è per loro, e chi ha qualche anno in più (io devo compierne 35 e da oltre 7 lavoro nella Pubblica Amministrazione) può competere con loro solo se ancora non ha una situazione stabile.
Non è riducibile dunque la questione al fatto che non ci sono mezzi pubblici. Di mezzo ahimé ci sono 12 miglie di mare, che significa un'ora di traghetto con orari che durante l'inverno sono molto disagevoli e con coincidenze ferroviarie impossibili. Purtroppo so che chi non vive i disagi dell'insularità non può capire cosa significhi. E non basta una scelta, fatta peraltro una volta per tutte, di "emigrare", per capire. Vivere su un'Isola vuol dire avere servizi limitati all'osso, con tagli in continuazione (oggi chiude l'Agenzia delle Entrate, ieri è chiusi il catasto, domani chiude la sezione distaccata del tribunale, ma comunque niente rispetto alla drammaticità della situazione della sanità, per cui per ogni magagna oltre l'ordinario tocca andare in "continente", con la speranza di non avere urgenze tali da richiedere l'elicottero, che peraltro spesso non parte o non riesce ad atterrare per il troppo vento o solo per l'ora notturna. L'ho già vissuta per la gravidanza di mia moglie: corsa folle con l'ambulanza fino a Genova e poi tre mesi lassù ferma a letto senza potersi alzare dovendo io affrontare le spese di una camera d'albergo per tutto il perido, per starle vicino).
Molti le piccole isole le conoscono solo da turisti durante le ferie estive, ma qualcuno ci vive tutto l'anno e tutto l'anno ci lavora e ci tira su i famiglia.
Mi scuso di avere messo in piazza i fatti miei, ma sentivo di dovere chiarire meglio come stanno le cose.
Ciao
Chi si sposta di 900 km per un tirocinio evidentemente ha già compiuto una scelta di questo tipoconsapevole dei sacrifici, delle alternative, e di tutto quanto incida su una decisione del genere.
Io non ho fatto un concorso per andare nella Provincia Autonoma di Bolzano. Non avrei partecipato in tal caso.
Ho concorso per la mia Regione e non posso valutare la mia scelta in funzione di chi ne ha fatte di maggiormente estreme (è scorretto il comparativo del superlativo, ma ci stava bene lo stesso).
Io decido sulla base della mia situazione, che è quella di un lavoratore con moglie e figlio di 6 mesi a carico, che già ha fatto una scelta non facile nel rimettersi a studiare per un posto di qualifica più elevata dell'attuale pur consapevole di doversi, un domani, con tutta probabilità, trasferire.
Il doverlo fare già oggi (trasferirmi) che ancora il posto non è assicurato, giocandomi con l'affitto buona parte della borsa di studio, quando già dovrò rinunciare allo stipendio col quale mantengo la mia famiglia, è una scelta un po' pesante.
Ma a questo punto la curiosità mi impone una domanda: ma a voi chi ve lo paga l'affitto? E al vostro paese avete casa di proprietà? E come fate a mantenere la famiglia?
Ovvie saranno le risposte dei più giovani, ma altrettanto ovvio è il fatto che la mia situazione non è paragonabile alla loro.
Evidentemente, come qualcuno aveva giò postato in qualche forum, questo concorso è per loro, e chi ha qualche anno in più (io devo compierne 35 e da oltre 7 lavoro nella Pubblica Amministrazione) può competere con loro solo se ancora non ha una situazione stabile.
Non è riducibile dunque la questione al fatto che non ci sono mezzi pubblici. Di mezzo ahimé ci sono 12 miglie di mare, che significa un'ora di traghetto con orari che durante l'inverno sono molto disagevoli e con coincidenze ferroviarie impossibili. Purtroppo so che chi non vive i disagi dell'insularità non può capire cosa significhi. E non basta una scelta, fatta peraltro una volta per tutte, di "emigrare", per capire. Vivere su un'Isola vuol dire avere servizi limitati all'osso, con tagli in continuazione (oggi chiude l'Agenzia delle Entrate, ieri è chiusi il catasto, domani chiude la sezione distaccata del tribunale, ma comunque niente rispetto alla drammaticità della situazione della sanità, per cui per ogni magagna oltre l'ordinario tocca andare in "continente", con la speranza di non avere urgenze tali da richiedere l'elicottero, che peraltro spesso non parte o non riesce ad atterrare per il troppo vento o solo per l'ora notturna. L'ho già vissuta per la gravidanza di mia moglie: corsa folle con l'ambulanza fino a Genova e poi tre mesi lassù ferma a letto senza potersi alzare dovendo io affrontare le spese di una camera d'albergo per tutto il perido, per starle vicino).
Molti le piccole isole le conoscono solo da turisti durante le ferie estive, ma qualcuno ci vive tutto l'anno e tutto l'anno ci lavora e ci tira su i famiglia.
Mi scuso di avere messo in piazza i fatti miei, ma sentivo di dovere chiarire meglio come stanno le cose.
Ciao
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