ma in che paese viviamo? Uno si fa un mazzo cosi' per laurearsi, fa master etc... si sbatte a fare concorsi e dopo tanti sacrifici e tanto studio riesce finalemente a superare un concorso tosto come quello che abbiamo superato noi al dap... e poi? non solo ti fanno aspettare 50 anni per l'assunzione, ti offendono pure di sopra con questi dispregiativi???!!! ma bamboccione saraà lui!!! Sono molto delusa da questo paese:ma non bisogna mollare, perchè dobbiamo ottenere quello che ci siam guadagnati con fatica e onestamente!!! senza l'aiuto di nessuno!
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ai vincitori e idonei dei concorsi dap
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Billy e la bambocciona
Ok, mi sa che avete ragione voi, meglio non confonderci e rivendicare in maniera ben distinta il nostro legittimo diritto all'assunzione. Io ci sarò qualsiasi sarà la data e magari porterò, anche quest'anno, il mio cagnolo Billy che l'anno scorso si divertì un mondo... almeno lui! Sì, Rosario, ero proprio io ad essere andata "sola con un cane" il 24 novembre del 2006. Dopo, se gradite, vi allego la sua foto, cmq prima vi vorrei chiedere una cosa, visto che mi risulta evidente essermi persa qualche telegiornale: ma che vuol dire bamboccioni? Così Tommaso P.S. ha appellato noi poveri disgraziati?Che bella schifezza! Però, a chi va, per cortesia mi si spieghi meglio quello che è successo.
Intanto vi mando un abbraccio a 6 zampe, 2 mie e 2 del mio adorato cagnolo.
Di seguito c'è l'indirizzo dove potrete vedere la foto di Billy, ma non sfottete, mi raccomando!
Qui di cane c'è solo il ministro dell'economia!
http://foto.webalice.it/simi_re
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idoneo bamboccione
Concordo con chi dice che la protesta debba essere indipendente da quella degli statali.Solo in questo modo si potrà catturare maggiore attenzione possibile. Questo governo è sensibile solo a scioperi,manifestazioni e proteste varie.SE vogliamo ottenere qualcosa dobbiamo protestare con forza.Gli idonei ae sono un ottimo esempio.
P.S. Ringrazio il ministro tps per la definizione che ci ha affibiato!Dovrebbe aver il buon gusto di usare il cervello prima di parlare,perchè é grazie a lui e a prodi e i suoi compari che ci troviamo in questa situazione.
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Azzzz!!! Non vi posso lasciare due gg che è successo tutto stò casino.....
Ho letto anche io i gionali e pur fortemente amareggiata da quanto si stagliava davanti ai miei occhi, ho pensato che questa rappresenta ancora di più la molla per andare avanti e per combattere, perchè - costi quel che costi - la manifestazione si farà e in modo indipendente.
Il motivo per cui è stato aperto un post "vincitori/idonei concorsi DAP - protesta" risponde all'esigenza di volersi mostrare come individualità, come categoria, piuttosto che come numero.
E con piacere vedo che quelli che hanno scritto sono sulla mia stessa lunghezza d'onda! Rimango cmq, sempre pronta a rimettermi in discussione, per qualsiasi cosa.
La vostra preoccupazione, in questo momento, sarà solo quella di tentare di coinvolgere il maggior numero di persone possibile....scorrete le vostre graduatorie, vedete un pò se ricordate qualcuno, o se il cognome di qualche vincitore/idoneo vi risulta familiare; accantonate il resto!
Appena possibile vi darò comunicazione della data (non è escluso possa essere il 24-25 c.m.) che in questo momento, mio malgrado, non sono in grado di confermarvi. In questi giorni metterò in comunicazione attraverso gli indirizzi email (chiedendo prima il consenso a coloro che non l'hanno espresso) persone della stessa regione/città (ai siciliani indicherò il referente per la Sicilia) in modo che possiate prendere contatto, così da poter essere pronti per partire.
A presto
Ginevra
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Diritto All'assunzione Del Vincitore Di Concorso
L’espletamento delle procedure concorsuali termina con l’approvazione della graduatoria. Con quest’ultimo provvedimento la pubblica amministrazione proclama i vincitori.
Può accadere, però, che l’amministrazione decida di non procedere all’assunzione. Si tratta allora, in questi casi, di verificare quale posizione può vantare il vincitore a fronte di tale decisione, se cioè l’amministrazione sia o meno tenuta ad effettuare l’assunzione, e, in quest’ultima eventualità, se il vincitore non assunto abbia comunque diritto al risarcimento di eventuali danni.
Sul punto si sono formati, in giurisprudenza, due orientamenti.
Secondo un primo orientamento, formatosi in epoca antecedente la cd. privatizzazione del pubblico impiego, il vincitore di un concorso non vanterebbe un diritto all’assunzione bensì una mera aspettativa legittima. In sostanza, la scelta di assumere o meno il vincitore rientrerebbe nella potestà organizzatoria della pubblica amministrazione, la quale, per sopravvenute circostanze, potrebbe ritenere di revocare l’intera procedura esecutiva. ( cfr. Tar Lazio sent. n. 7029/2005). Cionondimeno, i sostenitori di quest’orientamento ritengono che la scelta dalla P.A. di non procedere all’assunzione, debba essere supportata da un’adeguata motivazione che ne riveli la conformità all’interesse pubblico nonché ai canoni di razionalità e logicità. Ove invece il provvedimento di revoca si appalesi illegittimo sotto i profili evidenziati, il vincitore pretermesso potrebbe impugnare il provvedimento di revoca della procedura concorsuale. La scelta della P.A. di revocare la procedura concorsuale e dunque di non procedere all’assunzione del vincitore è stata ritenuta legittima nelle seguenti fattispecie: blocco delle assunzioni, derivante da un’espressa previsione di legge ( cfr. i vincoli alle assunzioni previsti dalle ultime leggi finanziarie, o il c.d. factum principis – cfr. .A.R. Valle d'Aosta, 12/12/2001, n.190, Cons. Stato, sez. V, 19/03/2001, n.1632); nel caso in cui l’amministrazione, nell’esercizio della potestà organizzativa, durante l’espletamento della procedura, e dunque ance dopo, l’indizione del concorso, ridetermini la dotazione organica eliminando il posto messo a concorso; quando manche la copertura finanziaria per la nuova assunzione.
In questi casi, la giurisprudenza ha effettuato un bilanciamento di interessi, tra quello perseguito dalla P.A. e quello perseguito dal privato. L’interesse pubblico dell’amministrazione è stato ritenuto prevalente rispetto all’affidamento ingenerato nel privato vincitore del concorso. Il vincitore non assunto non rimane tuttavia privo di tutela. Alla stregua di quest’orientamento, infatti, ove, l’amministrazione abbia motivato la scelta di non assumere in base ad una delle sopraindicate circostanze, il vincitore del concorso revocato può eventualmente contestare il provvedimento di revoca sotto il profilo della congruità e la correttezza delle scelte in concreto. In secondo luogo, anche laddove la revoca fosse legittima, la pubblica amministrazione sarebbe comunque responsabile della violazione dell’aspettativa del privato, di conseguenza, sarebbe tenuta, ove ne sussistessero i presupposti, a risarcirgli i danni.
Il secondo orientamento, () consolidatosi in seguito alla privatizzazione dei rapporti di pubblico impiego, giunge ad opposta conclusione. La circostanza che le nuove norme in materia di pubblico impiego abbiano devoluto alla giurisdizione del giudice ordinario il contenzioso afferente la fase successiva all’approvazione della graduatoria concorsuale, e dunque quello afferente l’assunzione, deve indurre a ritenere che il vincitore del concorso vanti un vero e proprio diritto soggettivo all’assunzione. La pubblica amministrazione, infatti, dal momento successivo all’approvazione della graduatoria si comporta nei confronti del vincitore come un datore di lavoro privato, i suoi atti pertanto non sono provvedimenti amministrativi bensì atti di gestione. Questa tesi è confortata dalla più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione ( sentenze nn. 3252 e 14529/2003).
In questi casi il giudice ordinario può adottare, nei confronti della P.A., sentenze costitutive e di condanna.
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Gentile Simona
Motivazioni da parte nostra per adire il giudice ordinario, ve ne sono e diverse (alcuni di noi ci siamo già recati presso lo studio di un eminente Prof. Amministrativista). Pertanto io inviterei tutti (gli interessati) a non tralasciare questa importante opportunità (indipendentemente dalle altre iniziative in corso) che potrebbe essre attuata,a fronte di un congruo numero di partecipanti con una esigua spesa. Io ed altri ci siamo, attendiamo adesioni.
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Cari colleghi capisco la vostra rabbia,ho però una lamentela da fare. Circa tre settimane fa Gin, io e altri colleghi abbiamo contattato molti di voi proponendo un'azione legale nei confronti della P.A..Numero di adesioni cinque.
Molti non hanno voluto esporsi. Pietra sopra,ora è il momento di far cessare ogni polemica. Mi auguro solamente che alla manifestazione di Roma non saremo sempre i soliti cinque.
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Tutto fa brodo
Carissimi ragazzi, è certo che alla manifestazione a Roma ci sarò, ci mancherebbe altro! (L'anno scorso andai da sola, il mio cagnolo fu la mia sola compagnia, figuriamoci se disertassi proprio quest'anno, quando sembra dovremmo essere MOLTI di più!) Il mio consenso l'ho espresso più volte, pur essendo, in un primo momento, del parere di "accodarci" alla manifestazione della Cisl il 26 ottobre. Però ho voluto comunque "postarvi" quello che ho trovato, navigando in internet, circa appunto una consulenza legale in materia di ricorsi contro la P.A. da parte di vincitori di concorso per i quali non si è proceduto all'assunzione.
Penso sia sempre utile sapere tutte le armi di cui possiamo disporre per ogni eventualità.
Fermo restando che (e qui mi rivolgo soprattutto a Papy) io non fui contattata per la proposta di un'eventuale azione legale, comunque dico, con la massima onestà e sincerità, che, qualora lo fossi stata, avrei risposto di aspettare almeno fino al D.P.R. recante la deroga al blocco delle assunzioni.
Se dopo la nostra manifestazione, e l'uscita del D.P.R., ancora non si fosse smossa, non dico tutta l'acqua, ma neanche una goccia, allora sì che sarò pronta a giocarmi il tutto e per tutto, senza paura di espormi, e quindi a metterci la firma sotto una qualsivoglia azione legale volta a favorire le assunzioni al D.A.P.
Ricordatevi però che io sono una dei 39 psicologi, pertanto, se l'azione legale dovesse essere a nome di una sola delle altre categorie, contabili o collaboratori, allora io non "c'azzeccherei" niente.... Dovrei solo reclutare altri della mia stessa graduatoria per invitarli, a loro e mia volta, a seguire il vostro esempio.
E anche in questo caso l'unione farebbe di sicuro la forza! Se lamentano scarsità di fondi per procedere alle assunzioni, non si potranno certo permettere di risarcire tutti quanti noi (39+110+36+3) lesi in un nostro diritto legittimo e/o legittima aspettativa!
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x Simona
Carissima Simona,
purtroppo la strada giudiziale che pensavamo di poter intraprendere poteva riguardare solo i contabili, visto che sulle ns teste si era abbattuta la spada di Damocle della stab.ne dei precari, quindi oltre al problema dei fondi, noi ne abbiamo uno in più....sai com'è a noi piace fare le cose in grande!!!!
Ora che è stata formalizzata la stabilizzazione dei precari, tutti noi (collaboratori, contabili, psicologici) abbiamo le stesse problematiche.
Attendiamo senz'altro il DPR, manifestiamo con forza le nostre ragioni e vediamo cosa succede...auguriamoci dunque che il tutto si risolva per il meglio e presto!
Qualora così non fosse teniamoci pronti a qualsiasi azione, nei limiti del lecito ovviamente!
Ginevra
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