11 luglio 2008CARCERI - OSAPP: BENE NOMINA IONTA A AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
"Serve riforma strutturale. Diffusi privilegi e irregolarità"
L'Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria (Osapp) esprime "tutto il suo apprezzamento al ministro della Giustizia per la nomina di Franco Ionta al vertice del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria", il Dap.
Lo annuncia il segretario generale del sindacato, Leo Beneduci, offrendo "i nostri migliori auguri" al nuovo capo, a cui spetterà "l'ingrato compito di rifondare integralmente l'amministrazione penitenziaria dopo i disastri degli ultimi due anni. Il nuovo Capo del Dap - prosegue il segretario generale - farà presto i conti con un'organizzazione contrassegnata da nutrite sacche di privilegio, fuori da ogni più elementare regola di legalità, dove ogni istituto penitenziario è amministrato da logiche autonome, e in cui gli attuali dirigenti generali (alcuni dei quali si erano già opposti esplicitamente alla nomina) non svolgono alcuna azione di controllo e ripristino delle condizioni di legittimità nelle sedi di competenza".
"Il nuovo capo del Dap si farà presto carico - questo è l'auspicio di Beneduci - di un corpo di polizia penitenziaria che rappresenta ormai il 90% del personale dipendente, e che oggi più che mai risulta vessato e abbandonato a se stesso, e deluso da una situazione che, dopo 28 anni, non vede più spiragli per un'efficace riforma strutturale. Il nuovo capo del Dap - conclude Beneduci - dovrà porsi al cospetto del nuovo ed incalzante problema del sovraffollamento delle carceri, arrivate quasi a toccare la capienza tollerabile: una grave piaga questa che determina ed aggrava, oltretutto, le condizioni di lavoro per tutti i nostri colleghi".
"Serve riforma strutturale. Diffusi privilegi e irregolarità"
L'Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria (Osapp) esprime "tutto il suo apprezzamento al ministro della Giustizia per la nomina di Franco Ionta al vertice del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria", il Dap.
Lo annuncia il segretario generale del sindacato, Leo Beneduci, offrendo "i nostri migliori auguri" al nuovo capo, a cui spetterà "l'ingrato compito di rifondare integralmente l'amministrazione penitenziaria dopo i disastri degli ultimi due anni. Il nuovo Capo del Dap - prosegue il segretario generale - farà presto i conti con un'organizzazione contrassegnata da nutrite sacche di privilegio, fuori da ogni più elementare regola di legalità, dove ogni istituto penitenziario è amministrato da logiche autonome, e in cui gli attuali dirigenti generali (alcuni dei quali si erano già opposti esplicitamente alla nomina) non svolgono alcuna azione di controllo e ripristino delle condizioni di legittimità nelle sedi di competenza".
"Il nuovo capo del Dap si farà presto carico - questo è l'auspicio di Beneduci - di un corpo di polizia penitenziaria che rappresenta ormai il 90% del personale dipendente, e che oggi più che mai risulta vessato e abbandonato a se stesso, e deluso da una situazione che, dopo 28 anni, non vede più spiragli per un'efficace riforma strutturale. Il nuovo capo del Dap - conclude Beneduci - dovrà porsi al cospetto del nuovo ed incalzante problema del sovraffollamento delle carceri, arrivate quasi a toccare la capienza tollerabile: una grave piaga questa che determina ed aggrava, oltretutto, le condizioni di lavoro per tutti i nostri colleghi".
Commenta